MORGAN LOST 18 “LE LACRIME DEL DIAVOLO” – Recensione

22 Mar 2017

Anche questo marzo ci porta un nuovo numero di Morgan Lost, il diciottesimo per la precisione. Giunti a questo punto si potrebbe quasi pensare di essere in grado di avere capito dove le trame di Claudio Chiaverotti stiano portando il nostro bounty hunter, ma la realtà è che il cantastorie torinese sa ancora come sorprenderci. Per gustarsi appieno Le lacrime del diavolo vi consiglio di rileggere prima il precedente albo, Jerome X, perché quel rapporto che abbiamo visto nascere (e svanire?) tra Morgan ed Igraine torna prepotente in questa storia.

A volerla dire tutta, la vera protagonista di questo mese è proprio la cacciatrice di taglie, travolta in modo personale da questa narrazione incredibile.


IGRAINE AFFRONTA UNA PERICOLOSA CACCIA AL SERIAL KILLER IN CERCA DI RISPOSTE SUL PROPRIO PASSATO


Questo mese non vi dico assolutamente nulla della trama. Ogni dettaglio di questa storia è fondamentale, va scoperto gradatamente seguendo il percorso che Claudio Chiaverotti ha scelto per noi; solitamente uno dei tratti meglio curati all’interno delle storie di Morgan è l’aspetto psicologico ed empatico delle vicende, e in Le lacrime del diavolo questa caratteristica viene ulteriormente spinta. Per la prima volta, viene reso più ‘reale’ uno dei compagni di avventure di Morgan, Igraine appunto, una figura che fin dalla sua prima comparsa ha fatto intendere come dietro la sua aria da dura ci fosse una storia interessante.

E il suo passato è in effetti emozionante, tragico, per certi versi reale; figlia di immigrati russi, cresce in un ambiente difficile, in cui certe dinamiche legate ad onore e servizio si scontrano con una morale che rischia di dividere anche una famiglia. La costruzione del tormento interiore di Igraine è lucido, bipolare nel suo offrire un atteggiamento spavaldo salvo poi sfumare nel momento in cui la donna si apre a Morgan. Rivivere l’infanzia di Igraine, scoprire le ferite che la hanno accompagnata nella sua vita è toccante, crea un legame forte tra lettore e personaggio, ci rende partecipi della sua sofferenza a livello non solo mentale ma soprattutto empatico.

Come nell’albo precedente, anche in questo numero si inizia a lasciare trapelare sempre più l’anima del protagonista, mai cosi deciso e disperato, con il suo stato di profonda agitazione che emerge anche con la balbuzie. Morgan Lost sta diventando in questo modo sempre più umano, ad ogni numero si allontana dalla definizione di eroe, complice un’ambientazione in cui l’eroismo non ha spazio; New Heliopolis non è Gotham, è una città in cui la speranza non ha vita, l’unica sopravvivenza è l’adeguarsi ad uno stile di vita che inevitabilmente contrasta con l’indole del nostro amico, più simile ad un lupo solitario.

Il tono da ganster movie non svanisce nemmeno nel finale, dove si giunge al chiarimento dell’intreccio della storia, l’ennesima occasione in cui mi sembra di vedere Claudio che sogghigna nel vederci scoprire l’ennesima svolta della narrazione!

Le lacrime del diavolo offre anche un cattivo estremamente complesso e ben costruito. Evilenko è maniacale, privo di remore, uno strumento volontario di una organizzazione che gli consente di dare sfogo alla propria indole; fin dalle prime pagine la sua follia si respira nelle parole e negli sguardi, la sua paranoia e la sua tendenza a sentirsi vittima della società è palpabile. La sua ferocia e la sua perfidia sono ben costruite, non danno mai l’impressione di avere davanti un villain eccessivo, ma si rimane sempre nei limiti della realtà.

A dare corpo a questa storia ci pensa Val Romeo, che con Le lacrime del diavolo ci regala la sua migliore interpretazione di Morgan Lost. Nella stessa storia, la disegnatrice riesce a far convivere la dolcezza del proprio tratto nel ritrarre Igraine e la durezza e il delirio che anima Evilenko, fondendo i due elementi in modo magico, due facce della stessa medaglia. Sfogliare le tavole di Val è come fare un viaggio emotivo, si passa dalla felicità (rara) alla disperazione, senza dimenticare rabbia e paura, in un cocktail di sensazioni diluito con perizia, in cui non mancano scene d’azione rese alla perfezione.

Come sempre non mancano le citazioni, ed in questo numero sono un’infinità! All’inizio di Le lacrime del diavolo compaiono nientemeno che Charles Bronson e Anthony Hopkins, mentre al cinema il nostro Morgan vede un film di fantascienza che replica uno dei duelli centrali di Kill Bill, con Beatrix Kiddo che affronta O-Ren Ishii sulla Luna (rispettivamente Uma Thurman e Lucy Liu). Restando in casa nostra, compaiono nientemeno che Gerry Scotti, Maria de Filippi e Rudy Zerbi, ovviamente impegnati come giudici in un contest canoro; nella stessa gara una partecipante si chiama Shayla Le Boef, un nome che ricorda l’attore Shea Le Boeuf? Continuando i riferimenti certi, come non notare che il penitenziario si chiama Arkhem, ispirato all’Arkham Asylum del Cavaliere Oscuro; breve apparizione anche per uno dei cattivi da serial più gettonato del momento, il Negan di The Walking Dead, interpretando da Jeffrey Dean Morgan. Una citazione prettamente geografica è la vignetta in cui Val ritrae in lontananza New Helipolis, che ricorda molto una visione di New York, con la Statua della Libertà sostituita da quella di Horus.

Anche Fabrizio de Tommaso sceglie per la sua copertina di omaggiare il mito di Batman, ideando una vignetta che ricorda una storica cover che riguardava Joker e Batgirl! Ma la bravura del disegnatore si vede nettamente, con uno stupendo giochi di riflessi sulla lama del coltello! La colorazione classica di Morgan Lost viene arricchita in questo numero dal solito, impeccabile lavoro dell’Arancia Studio nel realizzare le immagini del passato, delicate, quasi eteree, creando uno stacco evidente ma raffinato rispetto alla maggior intensità degli eventi attuali.

La caccia al serial killer riparte il 21 aprile, con Memorie di una telecamera!

CONCLUSIONI: Questa è forse la storia più reale di Morgan;a parte la classica presenza degli spiriti dei morti sulla spiaggia, Le lacrime del diavolo è un racconto che non lascia spazio al sovrannaturale visto in passato, ma tutto viene ricondotto ad un'ottica di gangster story, in cui scomode verità riemergono cambiando le vite delle persone coinvolte, ribaltando anche alcune sicurezze.

VOTO FINALE: 7

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: 21.03.2017
  • SOGGETTO: Claudio Chiaverotti
  • SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
  • DISEGNI: Val Romeo
  • COLORI: Arancia Studio
  • CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore
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