Justice League: Recensione

UNITI PER LA GIUSTIZIA!

30 Nov 2017

Finalmente, anche per noi è arrivato il momento di dare un’opinione sul tanto atteso Justice League, cinecomic che ha invaso le sale nostrane a partire dal 16 Novembre 2017.
Partiamo con le dovute precauzioni, questa recensione sarà priva di spoiler. Ovviamente si andranno a toccare argomenti quali la caratterizzazione dei personaggi e l’iter narrativo che comunque il film segue per tutta la sua durata (forse un po’ troppo ristretta, ma parleremo anche di questo). Quel che però possiamo assicurarvi è che nonostante gli argomenti discussi, davvero pochissimo anticiperà qualcosa rispetto al film, ammesso che voi dobbiate ancora guardarlo. Cominciamo!

Justice League si articola fondamentalmente su di un deus ex abbastanza classico. C’è un Villain, Steppenwolf in questo caso, che desidera qualcosa. Il suo obiettivo è vitale, e per adempiere alla missione di cui si fa carico, vien da sé l’inevitabile scontro con le forze terrestri, che proteggono ciò che quest’individuo tanto agogna.
Nella narrativa in quanto tale, sovente accade che un incipit classico possa fungere da vero e proprio catalizzatore di originalità. Per intenderci, il limite che stimola il lato artistico e creativo dell’autore. Ecco, tutto ciò di cui si è appena parlato nelle due righe soprastanti, non è presente in Justice League.
C’è la minaccia di Steppenwolf, c’è poi il pianeta terra, orfano di Superman e fondamentalmente non preparato a un nemico del genere, infine c’è Batman che giustamente si chiede “E ora? Come si fa? Meglio radunare gli altri e vedere un po’ come butta.
Vien da sé una spontanea rincorsa al reclutamento. E non si tratta di spoilerare perché a un nemico apparentemente invincibile corrispondono due esiti soltanto: la resa o la chiamata alle armi. E resa di certo non potrebbe essere, altrimenti il film non andrebbe oltre i 13 minuti.
Arriviamo dunque a parlare del gruppo, della Justice League. Anche in questo caso non è che il tutto brilli di una certa originalità, ma se non altro, al di là del percorso drammaturgico intrapreso nel film, ogni personaggio ha delle linee chiare, precise e quindi ben definite. Ben caratterizzati o meno, ognuno di loro ha una propria identità, e su questo non ci piove.

the_flash_justice_league

Il primo da tirare in causa è senza dubbio Flash. Il punto interrogativo più grande per gli appassionati del noto velocista DC. Possiamo tranquillamente affermare che tutto il primo e secondo atto sono dominati da una simpatica freschezza rispetto al personaggio in questione. Che sebbene si allontani sentitamente dalle caratterizzazioni fumettistiche, riesce comunque a rendere concreto un personaggio che forse spaventava un po’ tutti nella sua ignota realizzazione. Certo è che battutine e sguardi impauriti da giovinastro in calzamaglia, a un certo punto saturano lo spettatore. Nel terzo atto (la conclusione del film) è palese che la linea di dialogo appartenente al nuovissimo Flash sia un pelo ridondante. Abbiamo capito che sei te quello simpatico, ora non esagerare.

Cyborg_justice_league

A seguire troviamo un interessantissimo Cyborg. Nonostante il suo percorso abbastanza classico (i miei poteri sono un dono o una maledizione?) il personaggio si attesta fra un dei più graditi del gruppo data la sua evoluzione semplice, fatta di cambiamenti interni piuttosto realistici e soprattutto equilibrati in tempistiche dosate, mai eccessive. Paradossalmente, il personaggio che incuriosisce meno potrebbe soddisfarvi di più.

aquaman_justice_league

Veniamo ad Aquaman. Mha. Un grandissimo, gigantesco Mha. La sua presenza è esclusivamente giustificata dal fatto che presto uscirà un film su di lui. Un personaggio tendenzialmente vuoto, volto a pubblicizzare la pellicola di cui in futuro ne sarà protagonista e utile, ma non ci metterei la mano sul fuoco, a far rientrare nei loro ranghi gli altri personaggi. Diciamo che Aquaman si atteggia da radicale nei comportamenti e nelle idee, ma nel corso del film cambia totalmente la sua caratterizzazione con sterzate interne non del tutto giustificate.

wonderwoman-justice-league

Siamo quasi alla fine della corsa. Wonder Woman! Dobbiamo essere sinceri, questo personaggio ci ha davvero sorpreso. Lei è senza dubbio la colonna portante del film, ogni sillaba che pronuncia, ogni azione, ogni cambiamento. Tutto è ben commisurato, e attraverso un animo forte, saldo, ma posto a scorza di sentimenti fragili, soprattutto in merito alla scomparsa di Superman, ci viene mostrata una supereroina pura, che sa menar le mani ma che riesce ad intavolare discorsi brillanti, concreti. Punta di diamante del film, senza dubbio.

batman-justice-league

E infine lui. Sì. Parlo proprio di Batman… e che Batman! Già perché in Justice League non esiste Batman, o meglio: non quello che conosciamo.
Personaggio quasi parodistico nei confronti di se stesso, che non perde tempo a far battute pur mantenendo a forza quest’animo ombroso, da duro, che rasenta il ridicolo. Batman è quello che dovrebbe stare al passo degli altri membri della Justice League, che nonostante sia solo un uomo possa comunque competere o addirittura superare in qualsiasi prova gli altri membri, vero? E invece no. Qui c’è un Batman tozzo e impacciato, che prende schiaffi da chiunque e che arriva sempre per ultimo sul campo di battaglia, boccheggiando per la stanchezza. E poi quella linea ironica che gli hanno voluto dare… ma sul serio?
Se il Bruce Wayne di Batman VS Superman poteva convincere, in Justice League tutto è sprecato. Buttato al vento.

Un altro passo falso è sicuramente attribuibile alla travagliata produzione che la pellicola ha affrontato. Il continuo cambio creativo, di regista e di scrittore, che rende altalenante una visione mai del tutto precisa, che trova a malapena identità in delle scene in CG che quanto meno fanno il loro dovere. Chiaro è che un film non può esser composto solo da scazzottate a profusione. E in una pellicola del genere diventa quasi palese la presenza di tagli netti sul girato. La si percepisce quasi quella assenza di scene, di sequenze narrative. Non ci resta quindi che attendere una versione retail dalla natura estesa. Che mostri tutto quello che è stato tagliato fuori.

CONCLUSIONI: Al di là di ciò: tutto risulta molto semplicistico, senza un vero e proprio ordito alla base. Il plot si evolve in maniera banale, e si sente forte e chiaro come Justice League sia una diretta risposta alle basi gettate con Batman VS Superman, senza però prendersi quelle giuste tempistiche accolte e ottimamente sviluppate invece dalla casa delle idee, la Marvel. La Warner Bros non lascia lo spettatore con la fame di saperne di più, e dopo due anni passati sotto i ferri di risultati altalenanti (il pessimo Suicide Squad seguito dal più valido Wonder Woman) questo è il risultato. Una visione il cui divertimento copre la sufficienza, ma che non incuriosisce a fine visione e né sostiene un’aspettativa che, di fondo, non è stata ben costruita.

VOTO FINALE: 6

SCHEDA FILM

  • USCITA: 16/11/2017
  • GENERE: cinecomic, azione
  • REGIA: Zack Snyder 
  • DURATA: 120 minuti
  • SCENEGGIATURA: Zack Snyder, Chris Terrio, Joss Whedon
ULTIME NEWS






Tag: , , , , , , , , , , ,

Lascia un commento