Contro Luce – la recensione

Yuka Tatami, nel suo lavoro “Contro Luce”, non trasmette al lettore né una storia strappalacrime, né un’avventura mozzafiato, né tanto meno qualche esperienza misteriosa. Quella che ci viene fatta vedere, altro non è che l’evoluzione di un’amicizia tra una ragazza, Sae, e la sua amica d’infanzia Riko. L’evoluzione porta, nella fase adolescenziale, la nostra protagonista Sae ad imparare a vedere gli atteggiamenti della propria amica, rendendosi conto di come sia solamente una figura secondaria agli occhi di Riko e delle proprie compagne di classe.

Tutto si sviluppa molto linearmente, senza nessun intreccio temporale, senza nessun ragionamento troppo complicato ma, semplicemente, con una storia che potrebbe rappresentare un’analisi sociale dell’adolescenza ai tempi odierni. Un’analisi che, nella sua linearità, risulta essere particolarmente triste, sottolineando come non ci si accorga davvero di chi si ha vicino finché non si vogliono aprire gli occhi. Questo è il messaggio che si legge in questa storia, non in maniera velata, non in maniera leggera, ma esplicitamente, evidenziando l’insofferenza della protagonista nei confronti dell’amica Idol. L’iperbole di odio ha un aumento della propria inclinazione quando viene introdotto il personaggio di Koike, compagno di scuola delle due amiche del quale una si innamora seriamente mentre l’altra per osmosi. Il finale, senza voler rivelare troppo, è un climax di odio esplicitato dalla protagonista per poi sfociare in una piatta indifferenza, come fosse un silenzio post esplosione atomica.

La mangaka ci permette sicuramente di entrare nelle scene, di assaggiare i sentimenti di Sae, senza però farci capire mai, veramente, quelli di Riko che cela, dietro la sua bellezza, quel velo di mistero che tanto affascina in una storia. Dal punto di vista dei disegni si deve fare una distinzione ben definita: i volti da tutto il resto. Parlando di quest’ultimi, lo stile grafico utilizzato non è realistico, con occhi enormi – per esempio di Riko – messi in forte contrasto con quelli, a titolo di esempio, dell’amica Sae, rappresentati nel classico stile manga. L’irrealismo delle figure viene amplificato con una scelta di rappresentazione del collo, molto lungo su ogni personaggio, rendendolo, almeno ai nostri occhi, poco apprezzabile. Se invece parliamo di esterni, interni e oggetti non c’è nulla da dire.
Da lettori visualizzare scene esterne come la passeggiata di Sae sotto la pioggia, permette di godere di dettagli davvero ben realizzati e coinvolgenti.
Possiamo quindi concludere scrivendo che questo manga autoconclusivo è di piacevole lettura, molto scorrevole – e questo è sicuramente un ottimo elemento a suo favore – e senza troppe pretese. Disponibile all’acquisto con il prezzo consigliato di 7,90€