BERSERK – Recensione

24 Ott 2016

“L’UOMO SI ILLUDE DI ESSERE IL FAUTORE DELLA PROPRIA VITA, MA ESISTONO ELEMENTI SUPERIORI CHE GUIDANO E CONTROLLANO IL DESTINO DI OGNUNO DI NOI, CHIAMATELI FORZE SOVRANNATURALI OPPURE INTERVENTO DIVINO, QUEL CHE È CERTO, È CHE LE NOSTRE AZIONI NON SONO IL RISULTATO DEL LIBERO ARBITRIO”

Cosa succede quando l’ucronia va a braccetto coi generi fantasy, horror e drammatici, il tutto portato sulle tavole di un manga? Semplice, nasce un capolavoro: Berserk.  Il lavoro del magaka Kentaro Miura è qualcosa di nuovo e poco sperimentato ai tempi nel panorama fumettistico (1989). Miura vuole esplorare i lati più nascosti e profondi della natura dell’uomo, portando il lettore a fare lo stesso, una lettura a tratti angosciante e opprimente ci attende, grazie alle meravigliose tavole ed all’intensità dei dialoghi. Le tematiche principali toccate dall’autore e disegnatore di questo manga sono l’illusione dell’umanità per libero arbitrio (capacità di scegliere liberamente qualcosa senza che sia già scritto in una sorta di destino), il “necessario” potere della violenza nella storia, l’istinto innato di sopravvivenza e conservazione che porta l’uomo ad essere una bestia e quindi il tutto sintetizzato verso il pensiero che il male sia onnipresente nel mondo e nella storia dell’uomo.
Proprio per tutti questi elementi, il primo motivo per cui si ricorda Berserk è la violenza grafica delle tavole, successivamente trasportata fedelmente sull’anime. Inutilmente violento, noioso e senza “energia”, questa sarebbe la descrizione di qualsiasi fruitore di manga degli ultimi anni. Ovviamente questo succede perché, la maggior parte di coloro che vantano la loro profonda conoscenza di manga, data dal fatto che si tengono aggiornati su nuove uscite senza farsi mancare i riassunti wikipediani dei manga vecchi (LOL), non sono mai andati oltre allo Shonen. (ricordando che non è il termine per indicare i manga di “punta” che escono su un giornale, ma un target!!) Berserk è chiaramente un Seinen, sia per la narrazione che per la grafica è targettizzato per adulti.

Proviamo a presentare la corposa e complessa trama di Berserk.

Siamo nella immaginaria terra delle Midlands, in una specie di Medioevo alternativo (Ucronia). Il nostro “eroe” è Gatsu, conosciuto come “Guerriero Nero”, nato dal grembo di una donna morta impiccata ad un albero. Un gruppo di mercenari passa di lì e Sys, compagna del capitano Gambino, lo prende con sé. Gatsu viene cresciuto per essere un mercenario e fin dalla tenera età, impara a combattere all’ultimo sangue. Non passa troppo tempo e Gatsu torna a soffrire poichè Sys  muore per la peste. Gambino, disperato per la morte del suo amore, sviluppa un odio intenso per Gatsu considerato colpevole, poichè raccogliere un neonato dato alla luce da una donna morta era considerato segno di grande sventura, cosa che a Sys non interessava. Deciso a sbarazzarsi di Gatsu, Gambino lo vende per soddisfare la perversione sessuale di Donovan, un suo compagno d’armi; non contento, dopo poco tempo e tra l’ebrezza dell’alcool, tenta di ucciderlo nel sonno. Gatsu per un istinto, improvviso si rende conto che sta per morire e svegliandosi di colpo si difende, pugnalando al collo Gambino, ponendo fine alla sua follia e alla sua vita. Vari miss-understanding su cosa sia successo obbligano Gatsu a fuggire dai suoi vecchi compagni, durante la fuga cade in burrone salvandosi. Altri 4 anni con un’altra compagnia di mercenari quindi altri 4 anni di battaglie sanguinose e guerre a pagamento, alla fine dei quali, con un bel pò di soldi, Gatsu si congeda. Le sue gesta arrivano alle orecchie di molti, un piccolo gruppo della Squadra dei Falchi lo attacca per derubarlo, facendo una pessima fine. Arriva quindi Grifis, il capo della stessa squadra, che lo mette KO vincendo la sua libertà, Gatsu non può far altro che unirsi ai Falchi. Membri di rilievo sono: Caska, Judo, Pipin, Kolcas e Rickert con i quali entrerà in confidenza il nostro protagonista. Gatsu e Grifis, dopo varie battaglie, entrano più in confidenza e Gatsu si accorge di un ciondolo dal viso informe che sembra un uovo, pendere dal collo di Grifis; questi gli spiega che è chiamato Bejelit, “uovo del re conquistatore”, e la leggenda vuole che il possessore di tale oggetto sia destinato per natura a conquistare il mondo. Varie battaglie e vicissitudini (che salterò per ovvi motivi…spoiler!) portano all’attivazione del Bejerit di Grifis, che si incarna in un arcidemone sacrificando la Squadra dei Falchi: inizia così il “Banchetto Demoniaco”. La squadra dei Falchi viene divorata da mostri e spiriti evocati dalle tenebre; solo Gatsu, Caska e Rickert grazie ad un’inaspettato intervento, riescono a fuggire dalla carneficina. Gatsu perde un braccio e un occhio, Caska impazzisce poiché è stata violentata da Phemt (Grifis trasformato) e il bambino di Gatsu, che portava in grembo, diventa un essere deforme a causa della malvagità che l’ha violentata.

Bene, questo è solo il lungo flashback che ci porta alla storia vera e propria di Gatsu, del perché cerca Phemt e la Mano di Dio, per vendicarsi come mai sia stato marchiato ecc… Sapete che non mi piacciono gli spoiler quindi non dirò altro. La narrazione della trama potete godervela anche tramite l’anime, che affronta l’arco narrativo del flashback, il resto è tutto manga, per adesso.

Berserk viene alla luce nel 1989 con un primo volume, che fece sicuramente scalpore. Basti pensare che prima della serializzazione ci furono ancora 3 volumi indipendenti, nel 1992 Young Animal, nota rivista giapponese che pubblica Seinen, lo pubblica. Tutt’oggi il secondo e il quarto venerdì del mese la rivista ne pubblica capitoli. Ogni biennio viene pubblicato un volume targato Jets Comics, che raggruppa dagli 8 agli 11 capitoli. In Italia dobbiamo ringraziare Planet Manga che ha tradotto e pubblicato tutti i volumi ad oggi usciti nel Sol Levante, sono infatti 38  i tankōbon (74 nella 1° ed. italiana, 37 + 34 nelle due successive: Collection e Serie Nera).


“MI ERO SBAGLIATO. IL MIO POSTO È QUI CON LORO. PURTROPPO NON ME NE ERO MAI ACCORTO. TUTTO QUELLO CHE HO SEMPRE CERCATO E DESIDERATO È QUI, DAVANTI AI MIEI OCCHI. MA PERCHÈ?…PERCHÈ SI COMPRENDE IL VALORE DELLE COSE SOLO QUANDO ORMAI LE ABBIAMO PERDUTE?”


L’opera di Miura in Italia ha avuto una storia particolare. Partiamo dal manga che è “al contrario”. Già siamo nei primi anni ’90, i manga non sono molto diffusi e di conseguenza neanche la stampa degli stessi è “normale”. Il protagonista Gatsu è quello che più ha, per così dire, patito questa cosa. Vi è una differenza evidente (è un eufemismo) tra l’edizione giapponese e quella italiana: nel Sol Levante Gatsu perde braccio sinistro ed occhio destro mentre qui da noi il contrario (ma…WTF??). A riprova di ciò, il capitolo 103 del tredicesimo volume ha come titolo italiano: “L’immagine persistente dell’occhio sinistro” mentre quello inglese fedele all’originale intitola “Afterglow of the Right Eye”. Questo curioso errore, è dovuto semplicemente al metodo di stampa che usavano per i primi manga. Volendo renderli fumetti “normali”, facevano in modo di specchiarli tramite la simmetria assiale, così facendo si poteva leggere da sinistra verso destra come tutti gli altri, ma gli elementi rimanevano invertiti. Questo colpì tutti i personaggi: chi era destrorso risultava mancino e così via.

Per quanto riguarda la trasposizione anime, ha fatto scalpore per altri motivi. Come per il manga, l’anime inizia dal presente di Gatsu, ma cambiandone il contesto, per affrontare poi (al termine del 1° episodio) il lungo flashback, che però ci racconta solamente le vicende della Squadra dei Falchi, tralasciando tutta l’infanzia del protagonista, fino al “Banchetto Infernale”. A confronto col manga è totalmente snaturata la trama, per ragioni dovute alla censura ovviamente. Assai più strana è la scelta di eliminare alcuni personaggi, infatti durante il banchetto non vedremo apparire il Cavaliere del Teschio e non vi sarà alcuna traccia, in nessun punto della serie tv, del mitico Pak, l’elfo col compito di alleggerire la pesante, cruda e cupa trama, che infatti rende l’anime molto più angosciante. Incredibilmente l’Italia ha pensato bene (per una volta) di portare l’anime su Italia 1, tra il 2001 e il 2002, in fascia notturna, senza censure!! Ovviamente l’opinione pubblica si scatenò per questo affronto verso i ragazzi che alla sera tardi guardavano la TV, definendola una serie scandalosa per la violenza e l’indecenza della trama. Brava opinione pubblica! Oh finalmente qualcuno che si preoccupa per i ragazzi che guardano la TV e cerca di tutelarli. Bandiamo un anime dato di notte e facciamo spazio al GF di giorno…non guardate cartoni finti in cui succedono cose surreali, ma gente che s***a in diretta nazionale!! Scusate lo sfogo ma era doveroso.

Berserk è un’opera molto matura, incentrata su un racconto crudo e una realtà dominata da un destino soffocante. Il seinen di Miura è da considerarsi un capolavoro del genere, le tavole sono spettacolarmente realistiche, il sangue maniacalmente posizionato, per essere quell’elemento di crudità che ti fa entrare nello stato psico-fisico dei personaggi. Non è un manga per coloro che si impressionano facilmente, la commistione di generi, ha permesso uno sviluppo Horror/Drammatico, che a volte metterà il lettore in uno stato di tristezza, altre di ansia. Le tavole stesse però, a volte, sono un pò troppo cariche e “sporche”, le linee si perdono negli sfondi rendendo meno fruibile la narrazione e di più difficile codifica.
La trama risente di alcune “forzature”: in alcuni punti sembra quasi che la violenza non sia a servizio della trama, ma ne sia la protagonista, forzando quindi situazioni dove spingersi tanto in là forse non era necessario. Questo rende qualche passaggio un pò splatter, che rimane “fine a se stesso” e fa perdere un pò di interesse nella visione d’insieme della vicenda narrata. 

CONCLUSIONI: Nonostante qualche piccolo difetto Berserk è assolutamente qualcosa che va letto e gustato, per cambiare dal solito Shonen con la solita trama, ed addentrarsi in una più "matura" lettura, in un nuovo orizzonte narrativo.

VOTO FINALE: 7.5

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: dal 1989 (in corso)
  • SOGGETTO: Kentaro Miura
  • SCENEGGIATURA: Kentaro Miura
  • DISEGNI: Kentaro Miura
  • COLORI:
  • CASA EDITRICE: Hakusenshan
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