UFC 5: La Recensione

Picchiare bene, ma prenderle meglio

UFC 5 si presenta come l’ultimo capitolo dell’acclamata serie sportiva dedicata all’MMA, pubblicato da Electronic Art e sviluppato da EA Sports. Da subito notiamo una certa somiglianza strutturale con i titoli precedenti, dalla presentazione del titolo alle possibili scelte da effettuare per giocare. Da subito lanciato nella carriera, ho creato il mio personaggio (pelato – la tendenza è quella – con barba ma con qualche tatuaggio di troppo). L’edit del personaggio approfondito e ben strutturato, troppo per uno come me, permette di creare il proprio personaggio con precisione e, per chi vuole, fantasia.

Finita la creazione dell’io mmaistico – con tanto di voce, nome e cognome – veniamo buttati all’interno di tante, forse troppe, clip video in cui veniamo introdotti ai comandi base. Attraverso l’aiuto del nostro coach arriviamo rapidamente all’esordio, dove verrà finalmente vissuta la carriera priva di episodi da serie tv assolutamente superskippabili. La gestione, solita, degli eventi nella carriera single player, risulta molto in linea con i titoli precedenti, sottolineando la volontà di non volersi distaccare troppo dal filone. Nuova e comoda risulta essere la gestione degli allenamenti. Non vi sarà più una necessaria ripetizione delle sfide nel Training Camp ma, a seguito del loro primo completamento, avremo la possibilità di simularle rapidamente, senza perdere troppo tempo nell’affrontare situazioni già vissute. Fate molta attenzione durante gli allenamenti, nei quali il personaggio potrebbe essere ferito più o meno gravemente. Ciò potrebbe compromettere, in base all’entità della ferita o del danno, la possibilità di effettuare altre sessioni di sparring, di guadagnare punti abilità e di sponsorizzare il futuro match. Per guarire dalle ferite ricavate nell’allenamento abbiamo due vie: curarci spendendo soldi e punti evento; aspettare, perdendo, però, la possibilità di effettuare le sessioni di allenamento. Obbligatoria, invece, risulta l’attesa per recuperare l’infortunio che abbiamo avuto durante il match.

Il preciso istante del primo (di tanti) ko subito

Ora, entriamo nel vivo dell’azione, del gioco e delle novità che EA ha introdotto in questo nuovo quinto titolo della serie. Dopo un’attesa abbastanza lunga dal capitolo precedente, siamo arrivati ad assaggiare incontri ben fatti, bilanciati e dinamici. La grafica, come dicevano nell’annuncio del gioco, risulta essere davvero rompischermo, con una qualità delle texture davvero elevata, e un realismo delle immagini di altissimo livello. Vivere un incontro, in modalità simulazione, con danni realistici, ci permette di godere di un’immersività grafica davvero notevole. Dalle gocce di sudore alle dinamiche facciali post impatto, abbiamo modo di assistere ad un’evoluzione che non si ferma qui, non è, quindi, solamente grafica. Parliamo di miglioramenti della IA dell’avversario, che portano ad un comportamento più umano, il più delle volte, più tattico e pericoloso (in base alla difficoltà ovviamente). Un’intelligenza che non è impressionante, ma che permette lo svolgersi dei match in maniera godibile e raramente meccanica, dinamica tanto nelle azioni quanto nelle mosse. State ben attenti ad ogni lottatore. Ognuno ha le sue caratteristiche, che lo rendono pericoloso nelle diverse arti marziali. Tali strategie, così definite, possono essere scoperte durante le settimane pre-match, spendendo punti evento (30 per la precisione). Insomma, una sorta di spionaggio industriale.

Come negli altri capitoli che hanno preceduto il quinto titolo, abbiamo una vasta, anzi vastissima, platea di combinazioni possibili per effettuare enne colpi, in enne situazioni. Non sempre tutti i colpi sono efficaci. A seconda della copertura dell’avversario, a seconda della distanza, della resistenza e dei danni che abbiamo ricevuto durante il combattimento, potrebbe convenire un colpo più che un altro. Diventa, quindi, complicatamente divertente pensare ad una strategia vincente, che deve necessariamente tenere conto delle reazioni avversarie (e grazie arca***). Non prestare attenzione alle reazioni dell’avversario, almeno nella modalità simulativa del match, porta al “guadagno” di ferite fortemente realistiche, ognuna di diversa tipologia, profondità e localizzazione. Lodevole il lavoro svolto anche sulla rappresentazione delle escoriazioni sul volto, che rientra perfettamente nelle migliorie apportate al titolo, rendendolo una simulazione sportiva di notevole livello.

Interessantissima la nuova modalità introdotta: la Carriera Online. In questo caso possiamo far progredire il nostro personaggio in una carriera che ci vedrà affrontare altri giocatori, per l’appunto online.

Provato su Playstation 5, in condizioni simulative, ad un prezzo di accesso di 79.99€, il titolo riesce a ben performare, mantenendo stabile, almeno ad occhio, il frame rate, amalgamandosi perfettamente a quella dinamica che il sistema di combattimento riesce a regalarci.

Se non ci fosse qualche bughetto, questa spalla sarebbe già andata direttamente al creatore

CONCLUSIONI: Titolo di qualità grafica e strutturale elevata. Si conferma uno dei simulativi sportivi migliori in commercio. Divertente, realistico e dinamico. Un ottimo prodotto che può solo migliorare.

VOTO FINALE: 9

  • Grafica rompischermo
  • Incontri dinamici, realistici e divertenti
  • La carriera si conferma ben strutturata
  • Titolo completo, uno dei migliori simulativi di sport in commercio
  • L’elemento follower continua a non convincere, elemento inutile in un pentolone di ottimi ingredienti
  • Non tutte le combo di comandi hanno una risposta precisa da parte del lottatore
SCHEDA GIOCO

  • DATA RILASCIO: 27 ottobre 2023
  • GENERE: Simulativo, Combattimento
  • SVILUPPATORE: EA Sport
  • PUBLISHER: Electronic Art
  • PIATTAFORME: Playstation 5, Xbox Series X/S, PC
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