Tekken 8: Il Re dei picchiaduro è tornato

GET READY FOR THE NEXT BATTLE

Tekken 8 approda finalmente su console domestiche e PC. Dopo una demo, rilasciata il mese scorso, dove i giocatori hanno potuto mettere mano al titolo con ben quattro modalità di gioco (adattate per questa versione di prova) e quattro personaggi, il titolo vede il suo rilascio ufficiale e diventa già uno dei giochi più giocati su Twitch. Parlare di questo nuovo capitolo è davvero un piacere, visto che la persona che sta scrivendo l’articolo è cresciuta con questo brand e soprattutto è molto legata a determinati personaggi che con questo ottavo capitolo (canonico) giungono ad una conclusione dopo oltre vent’anni.

Andando con ordine, partiamo con la modalità storia intitolata The Dark Awakens che continua la tragica saga delle linee di sangue Mishima e Kazama con le loro sfide di rancore padre-figlio che scuotono il mondo. In questo ultimo capitolo, Jin Kazama sfiderà il suo destino mentre affronta suo padre Kazuya Mishima causando guerra e distruzione in tutto il mondo. Come avvenuto con Tekken 7 questa modalità è un piacere da vedere e da giocare, con cutscene di livello e battaglie come al solito esagerate. Ci sono alcune aggiunte che i fan di vecchia data (soprattutto chi ha a cuore Tekken 3 e 4) apprezzerà e non poco. Rivelarle in questa sede sarebbe un peccato perché il piacere che si prova quando si scoprono certe meccaniche di gameplay a sorpresa legate alla storia stessa non ha prezzo e sarebbe un peccato rovinare così questo effetto. Parlando della trama effettiva, come anticipato poco fa, il tutto è piuttosto semplice e si conclude in altrettanta semplicità che però riesce a chiudere un’era di combattimenti per salvare, o meno, l’umanità. Oltre a Jin e Kazuya ci sono molti personaggi del roster che appaiono in questa modalità anche solo per qualche minuto, il che riesce almeno a renderli, in parte, importanti in questa storia, menzione doverosa al cast vocale multilingue che aggiunge un livello di autenticità notevole. Ovviamente focus su alcuni personaggi piuttosto che altri, ma un ruolo molto importante lo avrà Reina, una delle new entry che stupirà tutti i giocatori. Questa modalità si estende per quindici capitoli e come capita spesso in titoli del genere, la durata è il suo tallone d’Achille, qui però si sente meno rispetto a qualche altro titolo perché in Tekken 8 c’è davvero l’imbarazzo della scelta su cosa e come giocare.

Per approfondire e padroneggiare al meglio il vasto roster (composto da ben trentadue elementi) è presente la modalità ad episodi, caratterizzata da cinque incontri, per personaggio, ambientata durante il King of Iron Fist Tournament. Alla fine di ciascun episodio ci sarà una cutscene esclusiva che fa da What If? e permette, appunto, di fantasticare grazie a questi finali che si ottengono ogni volta che li terminiamo. Novità vera e propria di Tekken 8 è la modalità Arcade Quest: i giocatori creano e controllano un avatar personalizzato, salendo di livello nel circuito competitivo di Tekken. Per certi aspetti questa modalità ricorda il Battle Hub di Street Fighter 6 visto che abbiamo aree esplorabili con il nostro avatar con potenziali sfidanti da sconfiggere per sbloccare ricompense estetiche e valuta di gioco. C’è anche una breve e semplice storia in questa modalità che vede il nostro avatar protagonista nel cercare di arrivare sempre più in alto nella classifica dei giocatori di Tekken 8, affiancato da altri NPC che ci aiuteranno in questa avventura. La modalità Super Ghost Battle ci consente di affrontare avversari basati sulle proprie tendenze di gioco, questa meccanica è molto interessante perché possiamo sfidare letteralmente un nostro “ghost” quante volte vogliamo e più lo sfidiamo, più lui si adatta al nostro stile di combattimento così da renderlo sempre più complicato da battere, e in questa maniera aiuta il giocatore a migliorarsi. Oltre al nostro Ghost ce ne sono molti altri da poter scegliere, sconfiggendo alcuni di questi sbloccheremo dei costumi inediti per i personaggi del roster principale. Ultima novità è il ritorno della modalità Tekken Ball nella quale ci si deve passare un pallone da spiaggia (personalizzabile) a suon di colpi, fiore all’occhiello di Tekken 3, che viene reintrodotta con aggiornamenti significativi per arricchire e rinvigorire il suo meccanismo di gioco. In questa nuova versione, alcuni attacchi speciali possono ora conferire effetti unici alla palla. Non ci soffermiamo molto sulle altre due modalità (Arcade e Pratica) visto che sono presenti da sempre e funzionano benissimo la prima con i soliti otto incontri e la seconda obbligatoria sia ai nuovi giocatori che ai veterani per imparare ad usare al meglio i personaggi.

Ora parliamo del gameplay, questa volta incentrato su tattiche più “aggressive” mantenendo però l’identità unica di Tekken, il gioco fornisce sia ai giocatori che agli spettatori l’esperienza più emozionante della serie con attacchi viscerali e ambienti dinamici e distruttibili. Vediamo l’introduzione del nuovo Heat System, che offre ai giocatori la possibilità di sfruttare l’aggressività come tattica e incorporare attacchi offensivi nel loro stile di gioco, con movimenti speciali e abilità del personaggio basate sulle caratteristiche uniche di ciascun combattente. Fanno il loro ritorno le Rage Arts, mosse attivabili con il grilletto desto del controller quando la salute si abbassa fino ad un certo livello. I nuovi giocatori si troveranno di fronte a una curva di apprendimento significativa, ma non mancano funzionalità pensate per facilitare l’apprendimento delle meccaniche della serie, che rimangono più o meno inalterate per gli esperti. Un nuovo schema di controllo, Special Style, aiuta i giocatori a concentrarsi su tempismo e posizionamento senza sentirsi sopraffatti da comandi complicati. La personalizzazione ha da sempre avuto un ruolo importante nei vari capitoli di questo brand, e anche questa ottava fatica non è da meno, grazie al menu apposito possiamo personalizzare tutti i personaggi dalla testa ai piedi, potendo scegliere tra i numerosi costumi acquistabili con valuta in-game o sbloccabili giocando le varie modalità. Bisogna ammettere che la quantità di vestiti non è vasta come lo era magari in Tekken 6, però il lavoro effettuato qui è senza dubbio lodevole.

Parlando del multiplayer in rete, oltre al rollback netcode di prassi troviamo una lounge di accesso per gli scontri con altri giocatori, funzionamento molto simile a quanto visto su Street Fighter 6 o Dragon Ball Fighterz. Questo spazio include vari tipi di cabinati arcade. Alcuni permettono di competere con altri giocatori sullo stesso server, mentre altri offrono la possibilità di sfidare avversari da tutto il mondo in partite rapide o classificate. C’è anche la possibilità di scegliere se giocare in modalità allenamento oppure Tekken Ball, oltre a un’area dedicata alla personalizzazione dell’avatar e del personaggio, accessibile senza uscire dalla modalità online. Per chi preferisce un approccio tradizionale, il gioco offre opzioni classiche nei menu, consentendo di partecipare direttamente a partite classificate o veloci, o di creare stanze private con amici. Anche dal punto di vista tecnico, Tekken 8 brilla di luce propria. I modelli dei personaggi, gli ambienti di battaglia, l’illuminazione e le animazioni sono realizzati magnificamente, con una cura per i dettagli senza precedenti nei giochi di lotta. Anche la colonna sonora è eccellente, nella modalità storia riesce ad immergere i giocatori ancora di più nelle battaglie spettacolari.

CONCLUSIONI: Questo ottavo capitolo di Tekken è un capolavoro sotto tutti i punti di vista, siete fan di questo brand? sarà un piacere giocarlo, è la prima volta per voi? sarà un'esperienza indimenticabile lo stesso grazie alle numerosi possibilità che il gioco vi darà per facilitarne l'apprendimento. Non vediamo l'ora dei prossimi personaggi in arrivo nel season pass per continuare questa esperienza nel bramatissimo King Of Iron Fist Tournament.

VOTO FINALE: 9.5