South of Midnight è la nuova opera della casa di sviluppo Compulsion Games che ha partorito una nuova proprietà intellettuale carica di passione, significato, stile artistico. Il nuovo gioco, ambientanto nel Sud degli Stati Uniti, in particolare Louisiana, ci porta indietro in un passato non troppo lontano, quando la segregazione razziale e il razzismo erano ancora in voga. Se lo stile e la forma sono incredibili, non possiamo dire lo stesso del gameplay, troppo sempliciotto e ripetitivo per un action adventure.
Pubblicato da Xbox Studio, il gioco è disponibile su GamePass gratuitamente o su Steam al prezzo di 40€.
La trama in breve: South of Midnight ci riporta in un epoca lontana ma non troppo, in cui le difficoltà per le comunità afro americane erano tantissime. Probabilmente in molti Stati americani lo sono ancora. La nostra protagonista Hazel, giovane, atletica e carismatica, viene separata dalla madre per colpa di un uragano che colpisce il territorio e una inondazione porta via la sua casa e sua madre. Gli eventi climatici devastanti sono una metafora della cultura afro e delle angherie che ha dovuto subire. Il gioco è un avventura nel passato della protagonista, un riscoprire le radici dei propri antenati, delle persone che hanno costruito la cultura afro america e delle leggende del folklore. Presto Hazel scoprirà che dentro di lei risiede un potete più forte del normale, un potere che le permette di tessere il tempo.
Proprio l’allegoria della tessitura è richiamo potentissimo verso il cotone, collegamento malinconico ai tempi che furono.
Il gioco ruota tutto intorno all’esplorazione e la narrativa. E proprio questi due elementi sono due componenti potentissime dell’esperienza. L’ambientazione è gotico/decadente, lo stile grafico incredibile e caratteristico. In questo progetto vi è molto cuore e si nota. Alcune cinematic, non tutte purtroppo, sono girate in stop motion cosa che ogni tanto fa sembrare che il gioco vada a scatti. Questo aspetto non è gestito benissimo. Ad affiancare il comparto grafico degno di nota vi sono una colonna sonora altrettanto valida, che ci fa immergere nel country/blues dell’epoca narrandoci gli eventi e contestualizzandoci.
Il mood della narrazione è molto triste poichè ci fa riflettere sulle ingiustizie sociali e le disparità, rappresentati allegoricamente dall’ambientazione gotica/decadente e dai personaggi caratteristici che incontreremo nel nostro percordo. Allo stesso tempo ci regala emozioni e sensazioni positive e ci porta in un viaggio di riflessione che permette di ragionare e valutare la vita da più punti di vista e prospettive diverse dalla nostra.
La nota dolente del gioco è il gameplay, molto basico e fermo a 15 anni fa, il non è necessariamente un problema ma lo diventa nel momento in cui risulta molto ripetitivo e non aggiunge nulla all’esperienza se non una sensazione di perdita di tempo. A questo punto viene da pensare che invece di fare un action adventure magari un gioco totalmente narrativo, stile The Invincible, forse era più adatto all’opera.
