MOON KNIGHT – La recensione dei primi due episodi

29 Mar 2022

MOON KNIGHT – La recensione dei primi due episodi

MOON KNIGHT – Il supereroe con super problemi mentali.

Moon Knight, a differenza delle altre serie Marvel presenti sulla piattaforma, si presenta al grande pubblico come la prima serie che va ad introdurre un nuovo personaggio nell’MCU totalmente da zero. Nonostante Kevin Fiege ci abbia tenuto a precisare che sarebbe stata la serie Marvel più cruenta su Disney plus, va subito detto che in parte è cosi ma si tratta sempre di una violenza suggerita e mai del tutto esplicita, anzi, in alcuni momenti viene anche ironizzata. Detto questo, per quanto riguarda i primi due episodi, la serie parte benissimo, ci introduce bene i personaggi e il protagonista (o dovrei dire “i” protagonisti) viene caratterizzato molto bene grazie a un fenomenale Oscar Isaac, che riesce a dar sfoggio delle le sue eccellenti doti attoriali in più di un occasione. Questo perché si è ritrovato a interpretare due personalità diverse intrappolate nello stesso corpo, di conseguenza è quando c’è da passare dall’una all’altra che Isaac da il meglio di se e tramite il cambiamento di una singola espressione facciale ci fa immediatamente capire di quale delle due si tratti.

Moon Knight: le diverse fasi della serie TV nei poster pubblicati da Disney  - Justnerd.it
Oscar Isaac nei panni di Marc Spector

Inoltre ci troviamo finalmente di fronte a un villain che sembra essere molto interessante, merito soprattutto di un bravissimo e inquietantissimo Ethan Hawke. Se poi amate la mitologia egizia, è inutile sottolinearvi quanto avrete modo di respirare quel mondo e quelle atmosfere, apprezzando ancora di più il desing stupendo dei personaggi e delle ambientazioni che ci vengono mostrate. Il costume è semplicemente strepitoso nonostante fosse difficile renderlo credibile e soprattutto non ridicolo in live action.

Per parlare di fedeltà alla sua controparte cartacea è presto, ma sembra discostarsi abbastanza dalle storie più profonde e disturbanti del personaggio, i Marvel Studios hanno optato probabilmente per una semplificazione delle sue problematiche mentali e delle sue molteplici personalità, riducendo il numero a due soltanto (a scanso di sorprese nel finale o nel corso della serie). La CGI oscilla tra alti e bassi ma nel complesso è molto godibile. La percezione che traspare però, anche se in misura minore, è che si stia ancora assistendo a un film allungato e diluito in più puntate piuttosto che a una serie tv vera propria, questo pero non inficia alla visione e alla qualità del prodotto. Moon Knight, insomma, apre bene le porte a questo secondo anno di mini serie legate all’MCU ad alto budget, con un personaggio nuovo, fresco e molto interessante, di cui non vediamo l’ora di scoprire di più nei prossimi episodi.


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