Nato dalla collaborazione tra Giacomo “Keison” Bevilacqua, Giulio A. Gualtieri e Vincenzo Puglia, questo volume autoconclusivo edito da Star Comics dimostra che anche in Italia è possibile realizzare graphic novel capaci di confrontarsi ad armi pari con i grandi titoli internazionali.
La trama ruota attorno a un’idea tanto folle quanto geniale perfettamente collocabile nel tessuto sociale odierno. Una piattaforma segreta del deep web in cui si sfidano assassini professionisti, motivati dalla promessa di un premio assurdo e terribile, l’immunità totale da ogni crimine.
In questa angusta atmosfera viene raccontata la storia di un assassino professionista, il migliore, ed una ragazza ribelle dal passato complicato (che ricorda molto Rebecca di Cyberpunk Edgerunner). I due protagonisti sono i totali opposti e la dualità dei loro caratteri ci permette di esplorare il delicato rapporto mentore – allievo.
Il ritmo risulta serrato ma coerente e le situazioni mai banali. C’è il giusto tempo di affezionarsi ai personaggi ed apprezzarne tutte le sfumature grazie anche a dialoghi taglienti e funzionali. Nessun momento è sprecato, ogni battuta porta avanti la storia o approfondisce la psicologia dei protagonisti.
In questa dinamica si inserisce una riflessione più ampia sull’evoluzione del genere noir in chiave contemporanea. #Justkilling reinterpreta lo stile ed i temi del noir classico come ambienti cupi, una morale ambigua e la solitudine, fondendoli con l’angoscia digitale e il senso di alienazione tipico delle distopie moderne. La violenza diventa uno spettacolo, il crimine un percorso di affermazione, e il deep web lo specchio perverso del nostro bisogno di visibilità.
Ciò che davvero colpisce è lo stile visivo. Vincenzo Puglia firma un comparto grafico potente, con tavole che alternano sapientemente l’estetica cupa del noir moderno a trovate registiche più dinamiche e spettacolari. L’uso del colore crea un’atmosfera psichedelica in perfetta armonia con la frenesia dei momenti, senza mai sacrificare la leggibilità delle tavole.
L’aspetto forse più significativo di #Justkilling è proprio la sua italianità. Gli autori scelgono di costruire un’opera originale, ben radicata nelle ossessioni della nostra epoca. Il risultato è un thriller che spinge il lettore a riflettere sul modo in cui viviamo e percepiamo il mondo digitale.