Quanto partorito dalle menti di Arc System Works è quel titolo che può portare un genere videoludico dentro molte case, molte console e molte menti. Di che titolo stiamo parlando? Bhe, dell’ormai noto Granblue Fantasy Versus: Rising, sequel di uno dei titolo più conosciuti in Giappone e figlio di un JRPG che rientra tra i titoli più remunerativi nel Paese del Sol Levante. Un piacchiaduro in 2.5D a scorrimento laterale, per quanto riguarda la parte inerente ai combattimenti, che ben si differenzia da quanto proposto nelle lobby del reparto multiplayer. La possibilità di giocare online ci fornisce una exit strategy dal modus operandi del picchiaduro classico. Uno spazio aperto 3D, con personaggi in stile non più anime ma Chibi, che permette lo svolgersi di giochi competitivi – simil wii party – in modo tale da fermarsi, per un attimo, dal fulcro centrale del titolo: le mazzate a non finire.
Partiamo dalle modalità presenti nel titolo, iniziando da quella Offline. Se non vogliamo o possiamo giocare online, abbiamo modo di provare il titolo attraverso battaglie Arcade o Versus, Training e Story. Se si volesse provare una modalità in cui si combatte con l’obiettivo di completare una trama narrativa, basta scegliere la sezione Story. Una storia interessante, strutturata in maniera molto semplice, dove si devono dare mazzate a tantissimi avversari differenti per avanzare verso un misterioso individuo cattivissimo, di quelli oscuri e ignoranti come una zucchina. Un manipolatore di menti, che trasforma chiunque in un nemico e che saremo, quindi, costretti ad affrontare in uno scontro a scorrimento laterale. Tante mazzate, vero, uno stile grafico che definirlo di alto livello sarebbe riduttivo, uno stile di combattimento davvero user friendly e divertente ma – un MA grosso quanto una casa – il livello di difficoltà da affrontare è troppo basso. Nemici, anche i boss, non impossibili e davvero poco punitivi. Insomma, una modalità che permette anche al neofita del genere, oppure a chi vuole solo gustarsi la storia, di avanzare facilmente, scontro dopo scontro, tanto da far pensare che si voglia, in realtà, sfruttare il percorrimento dell’arco narrativo per far skillare l’utente. Per prepararlo e addestrarlo al vero obiettivo del titolo: permettere, attraverso un modello semplice ma ben strutturato, di picchiarsi nelle modalità online e Versus (Single Player).
Ai tantissimi scontri, che fungono anche da palcoscenico di presentazione per un roster di 28 personaggi (una marea, considerando l’unicità delle mosse per ognuno di loro), si alternano delle fasi cinematiche – dinamiche o meno – in cui si può assistere al progredire della trama. Delle parentesi, quindi, in stile anime ottimamente realizzate ma, in alcuni casi, con un numero di frame davvero da prima guerra mondiale. Nulla da dire, invece, al reparto musicale, costantemente di alto livello e integrato nelle diverse situazioni presentate dal gioco in maniera calzante.
I combattimenti sono, ovviamente, il fulcro di questo titolo. A portata ma profondi, semplici da attuare ma non banali nella loro gestione, i comandi riescono a permettere un’esperienza piuttosto immersiva nel titolo. Si pompa poi, in maniera forse eccessiva, l’insieme delle mosse a disposizione, passando dalle Skill alle Technical e poi Ultimate Skill, per poi passare alle mosse speciali – quelle super fighe, quelle che quando le riesci a fare esce il graficone pazzesco – che chiameremo, per “semplicità”, Skybound Art. Insomma, una diversa platea di mosse azionabili attraverso una diversa combinazione, che ben vien introdotta – per ogni tipologia di Skill – dal popup laterale durante il combattimento. Da notare, almeno nella mia esperienza, il ritardo che, in alcuni casi, si ha nella risposta del personaggio ai nostri input. Problema che rovina l’esperienza di gioco ma che non porta gravissime problematiche grazie all’eccessiva facilità delle modalità single player.
Il titolo è disponibile, nella sua versione standard, alla cifra di 49.99€ sulle console di casa Sony – sia la 4 che la 5 – e su Steam. Questa review è stata il risultato della prova effettuata su Playstation 5.