Elden Ring Nightreign – La Recensione


È dal 21 Giugno 2024 che non sentivamo parlare di From Software tolto l’annuncio di The Duskbloods, così, dopo neanche un anno di silenzio, ecco che arriva l’ultima fatica della casa fondatrice della formula Souls: Elden Ring Nightreign. Io l’ho giocato per parecchie ore, e sono finalmente pronto a dirvi la mia. Cominciamo!

Il gioco propone una premessa narrativa quanto mai vaga e a tratti bislacca, se commisurata agli eventi che abbiamo lasciato nell’Interregno durante il capitolo principale di Elden Ring. Non è mia intenzione scendere in dettagli troppo espliciti, ma vi basti sapere che dopo un certo e non meglio specificato lasso di tempo (mesi, giorni, anni, eoni?) tutto subisce una grande catastrofe come quell ache vediamo all’inizio del gioco. Il Nightlord (il Signore della Notte) si avventa su ciò che resta dell’interegno ed è compito nostro sconfiggere, letteralmente, la notte prima che questa spazzi via la qualunque.

Chiaramente non è un gioco pensato per essere narrativamente accattivante. Il comparto in relazione alla scrittura è giusto un orpello la cui funzione è al totale servizio del gioco e della sfida che questo può offrire, ma non soltanto i fan dei souls (e di Elden Ring in particolare) capiranno che da un punto di vista narrativo, il gioco è davvero buttato là, con molta poca attenzione nella sua costruzione. Al di là di ciò, quando la nostra avventura inizia, si viene spostati immediatamente sul campo di gioco, a mio dire in parte fiore all’occhiello di questo titolo: una mappa fissa e sempre più stretta (come vuole la forma del migliore battle royale), fatta per essere sempre diversa nonostante mantenga una morfologia del territorio tendenzialmente fissa. È, infatti, il boss, il così detto Nightlord che si sceglie di affrontare prima di partire per la spedizione, che consente alla mappa di randomizzare una serie di assets geografici sul suo terreno, mescolandoli tra loro e dando al giocatore un’esperienza talvolta diversa, talvolta frustrante di ciò che il gioco può offrire. Ovviamente non è sempre qualcosa di interamente nuovo. Questi assets non sono fatti per essere infiniti, e le loro combinazioni appariranno prevedibili già dopo circa 8 ore di gioco.

A proposito di assets… il gioco richiama i suoi predecessori, e lo fa in maniera eclatante. Come è da prassi per i titoli From Software, non è improbabile ritrovare movesets, nemici o architetture di vario genere prese a piene mani dai titoli precedenti e rielaborate per il videogioco corrente. Qui, però, si esagera un pochino. Perché se è vero che con gli elementi urbani o i vari landscape la ripetitività subita è meno marcata, con tutto ciò che concerne i nemici gli sviluppatori hanno fatto una vera e propria pesca (e ripesca) a strascico. Avversari e movesets, che per una grande percentuale deriva dal passato. Inizialmente può far sorridere, ma a un certo punto diventa svilente, soprattutto quando si spendono 40 euro per qualcosa che, solo in teoria, dovrebbe essere nuovo.

Il core del gioco è senza dubbio il suo gameplay. I cari e vecchi fan potranno dimenticare molto presto la strategia e il ritmo compassato delle battaglie tipiche di un souls. In Night Reign non si avverte la pesantezza delle proprie armi ed armature, e neanche la prudenza che da sempre ha mosso i nostri passi negli anfratti dei mondi di gioco magistralmente creati da From Software. No. In Nightreing vige una sola regola: velocità. Lo scopo del personaggio e del party è quello di correre, falciare quanti più nemici possibili e raccogliere rune per potenziarsi, al fine di trovare l’oggetto più utile o il miglioramento necessario al fine di riuscire a battere il boss che si para davanti alla fine del giorno. Al termine dei 3 giorni (ciascuno della durata orientativa di 15 minuti) vi è il combattimento contro il NightLord, forte e spettacolare, ostico come non mai se non si è effettivamente in 3 amici ben sinergizzati per sconfiggerlo.

Qui veniamo agli ultimi due punti: il bilanciamento e l’online. Il titolo offre un’esperienza divisa tra la spedizione in single player e quella online multiplayer, da fare obbligatoriamente in 3. Posto il fatto che nel 2025 trovarsi di fronte a un titolo che NON offre il Cross Play è quanto mai deprimente, il vero problema è il setup interno alla difficoltà per chi magari non ha con chi giocare, e sceglie di affrontare il gioco in singolo (avendo una modalità che offre, per l’appunto, tale esperienza). È semplicemente impossibile giocare da soli. Ora, se è pur vera la promessa di futuri e repentini bilanciamenti della difficoltà interna alla modalità, non si può non giudicare un dettaglio tanto gravoso. Perché se la suddetta modalità è messa a disposizione, io DEVO aver modo di giocarla senza sentirmi costretto a farmi un abbonamento online e trovarmi 3 amici con i quali giocare (che per chi lavora, studia e deve organizzarsi è un ulteriore grado di sfida).

CONCLUSIONI: In sunto: Elden Ring Nightreign presenta una formula diversa e molto divertente per un party di tre giocatori poco interessanti a una direzione artistica affatto certosina, ma il ripetersi estremo degli assets e un bilanciamento poco accorto, nonché la mancanza del Cross Play e la costruzione di un incipit tirato per i capelli rendono questo titolo uno sforzo sì apprezzato, ma che non supera la sufficienza.

VOTO FINALE: 6.5

SCHEDA GIOCO

  • DATA RILASCIO: 30 maggio 2025
  • GENERE: Roguelike, Gioco di sopravvivenza
  • SVILUPPATORE: FromSoftware
  • PUBLISHER: FromSoftware, Bandai Namco Entertainment, BANDAI NAMCO Entertainment America Inc.
  • PIATTAFORME: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One, Microsoft Windows
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