Dragon’s Dogma II: Recensione

Sono passati 10 anni da quando giocai al primo capitolo di Dragon’s Dogma, che al netto degli innegabili difetti riuscì a ritagliarsi un posticino nel mio cuore, finendo nella categoria dei titoli “magici” da me giocati.
Ho quindi approcciato questo secondo capitolo nella speranza di ritrovare quella magia; scoprite com’è andata.

SEQUEL? NON ESATTAMENTE

Dragon’s Dogma 2 approda quindi sul mercato a distanza di 12 anni dal capostipite, pubblicizzandosi come un sequel…anche se non è proprio così. Difatti nel menù del gioco è assente il numero 2 dal titolo, questo poiché a conti fatti l’avventura si svolge in un mondo parallelo rispetto a quello del primo, una mossa astuta che ha permesso totale libertà narrativa e che rende questo seguito più una sorta di remake, considerato anche quanto le meccaniche di gioco siano rimaste pressoché le medesime.

Detto questo, non starò a parlarvi della trama perché ritengo giusto che la scopriate da soli incipit compreso, quello che posso dire è che “fa il suo”, intrattiene al punto giusto mettendo fin da subito un grande obiettivo da raggiungere, contornando le avventure ed i combattimenti con intrighi a corte ed intrufolamenti notturni; è palese però come non rappresenti il fulcro dell’esperienza di Dragon’s Dogma 2, dato che i personaggi coinvolti nell’intreccio narrativo risultano poco approfonditi, così come i dialoghi non brillino mai per qualità della scrittura, ma come detto poco sopra mi ritengo comunque soddisfatto.

A SPASSO PER UN MONDO INSIDIOSO

Dopo un editor del personaggio ricchissimo di opzioni nel quale è possibile perdersi per ore, il giocatore verrà catapultato nel mondo di gioco dovendo fare la prima, importante scelta: la classe. Ce ne sono 4 all’inizio: guerriero, mago, arciere e ladro. Insomma, i grandi classici del genere fantasy.
Il titolo sprona fin dalle prime battute ad utilizzare più classi, incentivando così il giocatore a cambiare drasticamente approccio nei combattimenti rendendo così l’esperienza molto più dinamica, considerato quanto le varie vocazioni siano ben caratterizzate e variegate.

Dragon's Dogma 2
Pronti a risolvere gli enigmi che la Sfinge vi porrà davanti?

Personalmente ho iniziato con l’Arciere, prediligendo un approccio iniziale più cauto tenendo quindi a distanza i nemici, trovando fin da subito grande soddisfazione nel combat system che restituisce un ottimo feeling ai colpi inferti e subiti, dove dovremo anche sfruttare sapientemente il terreno di gioco a nostro vantaggio per abbattere i nemici più coriacei.
Da segnalare l’assenza di un lock-on sui nemici, che se sulle prime battute potrebbe spiazzare, in breve tempo non risulterà assolutamente un problema, anche perché è in realtà presente in modo soft e senza indicatori che lo segnalino.

L’epicentro dell’esperienza di Dragon’s Dogma 2 sta tutto qui, nella gestione dei combattimenti con nemici spesso possenti e che richiederanno strategia, riflessi e coordinazione con le Pedine (sulle quali tornerò a breve); vi imbatterete in creature quali Ciclopi, Grifoni, Goblin, Arpie, Minotauri e non solo, dove sebbene non ci sia una grande varietà ognuna di esse risulta ben caratterizzata richiedendo approcci sempre diversi, adattandosi costantemente senza sottovalutare mai il nemico ed il terreno sul quale combattete; del resto, anche una semplice arpia potrebbe afferrarvi e scaraventarvi giù da un burrone!

Procedendo con l’avventura ho switchato classe nel Cavaliere Mistico, che fa uso di una lama doppia e di alcune magie, ibridando così combattimento a distanza e melee in modo eccelso, costringendomi a cambiare totalmente approccio rispetto alla classe dell’Arciere.

LA COMPAGNIA DELL’ARISEN

Come accennato poc’anzi, in questa avventura il nostro caro Arisen non sarà mai solo, dato che ad accompagnarlo troveremo un massimo di 3 Pedine, ovvero NPC che si riveleranno fondamentali per sconfiggere i nemici.
Il gioco dà la possibilità di creare una Pedina fidata allo stesso modo in cui si creerebbe il nostro personaggio, la quale non potrà essere dismessa dal team e ci accompagnerà per tutta la durata dell’avventura; le altre due invece dovremo reclutarle utilizzando la Faglia che sarà accessibile da specifici portali.

Considerato che solo la nostra Pedina prediletta salirà di livello, il gioco mi ha obbligato a cambiare spesso le altre due per non ritrovarmi anelli deboli con l’aumentare della mia potenza, pertanto…non affezionatevi troppo.

In generale ho trovato il sistema delle pedine ben congeniato, dato che esse daranno un contributo proattivo in battaglia, suggeriranno i percorsi migliori, manifesteranno i loro stati d’animo ed i loro dubbi, contribuendo ad immergere il giocatore nello spietato mondo di gioco.

Formare una squadra bilanciata sarà fondamentale per portare a casa la vittoria.

TANTE CAMMINATE E POCHI FPS

Andiamo ora ad analizzare gli elefanti nella stanza, di cui probabilmente avrete letto qualcosa in rete, specie per quanto concerne le performance.

Dragon’s Dogma 2 è un gioco squisitamente vecchio stampo ed a tratti hardcore, non tanto per la difficoltà dei combattimenti quanto per la quality of life e per i pochi aiuti che vengono forniti al giocatore.
Questo significa che dovrete gestire con molto impegno il peso trasportabile degli oggetti nell’inventario, distribuendolo fra le pedine quando necessario; dovrete ricordarvi di salvare il più spesso possibile ricordandovi sempre che il salvataggio automatico può scattare in alcuni momenti e sovrascrivere il vostro, avrete a che fare con alcune quest dalle indicazioni molto nebulose…ma soprattutto, dovrete adeguarvi ad un sistema di viaggio rapido decisamente poco accomodante.

Per quanto ci si aspettasse un miglioramento in tal senso, per viaggiare rapidamente il sistema è rimasto pressoché invariato rispetto al capitolo precedente, pertanto dovremo utilizzare dei consumabili alquanto rari, ovvero le Pietre del Trasporto, per teletrasportarci presso dei Telecristalli(che sono pochissimi) o mobili (rarissimi da reperire), che potremo piazzare dove più ci aggrada.

Messa così la situazione sembra a dir poco frustrante, ma non è così, poiché il viaggio fa parte dell’esperienza, ed anche il tornare indietro può farvi imbattere in nuove avventure e nemici a sorpresa; certo, non nego che in alcuni casi avrei preferito un sistema più snello e vicino agli standard dei videogiochi odierni, ma nel complesso ritengo che col giusto approccio e consapevolezza non avrete grossi problemi.

Parlando invece dell’aspetto tecnico, ho giocato il titolo su PS5, dove il framerate è sbloccato e per questo un po’ ballerino. Nel concreto l’esperienza si è rivelata comunque godibile, con gli fps che si attestavano intorno ai 30 al secondo (in fin dei conti è bastato riabituarsi), salvo qualche momento più caotico dove il drop è decisamente evidente; delle patch in arrivo miglioreranno sicuramente la situazione.
Graficamente parlando siamo su livelli molto alti, con un sistema di illuminazione semplicemente pazzesco e delle texture di pregevole fattura, donando un colpo d’occhio d’impatto in quasi tutte le situazioni.

CONCLUSIONI: Dragon's Dogma 2 è esattamente ciò che i fan volevano da ormai molti anni, un sequel eccelso che non si piega alle leggi del mercato odierno, prediligendo un approccio hardcore senza guidare il giocatore per mano, offrendo un mondo vasto e ricco di sorprese, dove gli epici combattimenti la fanno da padrone grazie ad un combat system divertente e stimolante; per chi ha amato il primo capitolo è un acquisto obbligato, mentre chi è intimorito dai pochi aiuti e da un sistema di viaggio rapido alquanto peculiare potrebbe restarne scottato.

VOTO FINALE: 8

  • Un mondo avvincente e stimolante
  • Combattimenti epici ed adrenalinici
  • Graficamente notevole
  • La Quality of Life è vecchio stampo, nel bene e nel male
  • Scarsa ottimizzazione con fps instabili
SCHEDA GIOCO

  • DATA RILASCIO: 22/03/2024
  • GENERE: Azione, GdR
  • SVILUPPATORE: Capcom
  • PUBLISHER: Capcom
  • PIATTAFORME: PlayStation 5, Windows Xbox Series X/S, PC
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