Disney Dreamlight Valley: La Recensione

Abracadabra e tutti i nostri eroi spariscono

Ehm ragazzi, l’Olimpo sarebbe per di là”. Così esordirei per parlare del titolo partorito dagli studi di Gameloft – che ne è anche il publisher – Disney Dreamlight Valley. Si, perché il nostro compito è quello di recuperare le pecore smarrite dall’ovile, alias, i nostri noti eroi dell’infanzia, e non, che si sono dispersi a causa dell’Oblio. Una misteriosa forza che ha provocato la crescita di nere spine, una potente magia che ha cancellato i ricordi degli amici più cari e un buon motivo per essere richiamati, da Merlino – quello della Spada nella Roccia per gli ignoranti che non lo sapessero – che sarà il nostro Virgilio (una guida). Avete presente il caro vecchio mago che avevamo nel cartone? Bene, ne abbiamo una rappresentazione videoludica carina e ben realizzata dal punto di vista grafico. Cosa che non possiamo dire per il doppiaggio, di cui il titolo non erge a portatore, in quanto si doppiano, quando se lo ricordano, solo le scene principali e vengono sparate delle frasi, anche un po’ a ca….so, quando veniamo visti o quando interagiamo direttamente con i personaggi.

Durante la nostra esperienza di gioco, su PlayStation 5, abbiamo avuto modo di assaggiare molti dei tagli che sono stati dati al titolo. Dalla componente sendbox, di cui parleremo a breve, a quella esplorativa-avventuristica, sempre ricordandoci che questo è un titolo rivolto a quasi tutta la popolazione mondiale, compresi i bambini, Disney Dreamlight Valley ci porta in un titolo abbastanza vasto ma veramente molto semplice, sottolineando, infatti, il target molto giovane a cui punta. Dalla costruzione e gestione, non solo della nostra casetta ma anche della città tutta, il nostro alter-ego si ritroverà a gestire risorse da raccogliere, da distruggere e mobili o strumenti da spostare in giro per la città o a casa. Lo stile gestionale risulta molto easy, forse anche troppo banalizzato, con una visuale gestibile liberamente e così, la tanta oggestica (come il tavolo, il pc e quant’altro da mettere dentro la nostra stanza). Insomma, è da subito chiaro il target dell’accessibilità del titolo, pur non togliendo nulla alla bellezza di vedere i nostri eroi e sentire i motivi delle migliori canzoni.

Elemento fondamentale del gioco, il crafting svolge un ruolo chiave per il proseguo della storia. La necessità di fare amicizia con gli altri personaggi, di vendere a Pippo quanto a nostra disposizione, di cucinare, di creare, di trovare componenti e di ben altro, richiedono al nostro personaggio un’attività di raccolta costante, onnipresente. Ben strutturata, attraverso la presenza di una pala, di un piccone, di un innaffiatoio e di un canna da pesca, le modalità di crafting sono immediate e di facile apprendimento, e ci permettono di sentire un senso di appagamento grazie alla loro semplicità. È proprio con queste dinamiche, sfruttando argutamente il senso di nostalgia per noi più vecchi o il senso di curiosità nei più piccoli, che i ragazzi di Gameloft dimostrano come un gioco semplice possa anche appagare facilmente, seppur con delle “mbhe mbhe“. Anche la scelta della costruzione della mappa si fonda sulla semplicità – mappe isolate tra loro ma non scollegate (e lo vedrete dal Porto delle Stelle) – ma senza cadere nella banalità, permettendo al giocatore di scoprire il mondo man mano che i poteri si potenziano. Poteri, che possono sfruttare la Dreamlight per poter sbloccare nuovi mondi raggiungibili, nuove zone della mappa, altrimenti bloccate da enormi spine insormontabili.

Molto interessante la scelta di sincronizzare il ciclo giorno notte con il fuso della zona in cui viviamo. Nel mio caso, Roma – in un contesto che mi ha portato a provarlo, per lo più, di notte – ho vissuto costantemente in una Dreamlight Valley notturna, tra pioggia e sereno. Devo dire, non mi è dispiaciuto minimamente, anche se – per i giocatori notturni – potrebbe essere, obiettivamente, un problema dato dalla monotonia ambientale. Insomma, vedere sempre buio potrebbe non essere proprio il massimo.

Tutto sommato, un titolo appagante – forse più per nostalgia che per altro – anche se pecca di eccessiva ripetitività fin da subito, con una ripetizione di azioni che sono motovate solo dalla curiosità, leggermente coltivata grazie alla trama narrativa. Missioni che sono, nonostante un gameplay non lineare e una trama semplice ma non stupida, abbastanza noiose e che non riescono a garantire quel feeling necessario per godere di un bel titolo. Un’occasione, forse, un po’ gettata nell’oblio del mancato coraggio di buttarsi, di osare un minimo. Non DIMENTICATEVI di giocare, raccogliere e fare amicizia!

Titolo sul mercato dal 5 dicembre 2023, Disney Dreamlight Valley è disponibile per qualsiasi console voi abbiate o decidiate di comprare o farvi portare da Babbo Natale.

CONCLUSIONI: Titolo carino, che merita sicuramente di essere provato ma che non garantisce quel esperienza videoludica che ci fa dire: lo devo finire perché vale davvero il mio tempo

VOTO FINALE: 6

  • Rievocativo
  • Motivi mai stancanti
  • Di immediato apprendimento
  • Molto ripetitivo
  • Doppiaggio non soddisfacente
SCHEDA GIOCO

  • DATA RILASCIO: 5 dicembre 2023
  • GENERE: Avventura, Simulazione, Sandbox
  • SVILUPPATORE: Gameloft
  • PUBLISHER: Gameloft
  • PIATTAFORME: Ps4, Ps5, X One, X Series X/S, PC
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