Dark Ark – Quaranta Notti (Vol.1) : il racconto distopico dell’Arca di Noè (Recensione)

Dark Ark - Quaranta Notti (Vol.1) : il racconto distopico dell’Arca di Noè

Tante volte ci troviamo di fronte a soluzioni geniali che sono talmente tante nascoste e radicate in un’altra versione, che solo pochi eletti riescono ad estraporarle; questa volta è il caso di Cullen Bunn , che insieme ad altri professionisti di talento come e Juan Doe, Ryan Hill e Dave Sharp racconta al mondo la versione distopica ed alternativa dell’Arca di Noè, che questa volta porta a bordo qualsiasi entità maligna del mondo (e non) offrendo una visione diversa del famigerato episodio raccontato nel libro della Genesi dell’Antico Testamento, quando Dio decise di distruggere il mondo con un diluvio al fine di punire gli uomini per i loro peccati; allora Noè costruì un’arca su cui ospitò le varie specie animali da salvare.

Quindi partendo da questo spunto, secondo Dark Ark di Bunn non solo Dio decise di salvare le sue creature dal terribile disastro imminente, ma anche il Diavolo, che tramite un potente stregone a cui affida l’ardua missione, anche i più terribili mostri che popolavano la terra hanno percorso un tragitto via mare, per essere salvati dall’ira di Dio.

Il primo numero della serie – brossurato, 16×24 cm, 136 pagine a colori, 15,00 euro – si intitola Quaranta notti, è stato pubblicato con due variant dal colore rosso e uno blu, ed è distribuito in fumetteria e libreria a partire dal 3 febbraio 2021; ecco il link Amazon dove potete acquistare questa piccola perla.

Dark Ark - Quaranta Notti (Vol.1) : il racconto distopico dell’Arca di Noè (Recensione)

Storia, personaggi e simbologia

In Dark Ark, se avete già letto le premesse di certo non è difficile individuarne la ricerca simbolica (se non approfondita) della religione e della sua eterna lotta tra bene e male, ed anche se in maniera diretta, brutale e violenta, l’episodio religioso da cui trae spunto fa comunque capolino anche se con lo sfogliare delle pagine, la storia diventa tutt’altro che un semplice “passo biblico”.

Gli angeli, i demoni e la concezione dell’ “essere superiore” sono subito distorte ed interpretate in maniera autoriale da Bunn e Doe, tracciando una linea sottile tra il cinismo, l’oggettività ed il concetto astrale, inteso come la concezione di tutto quello che comprende la Genesi, il Vangelo e tutti i concetti reconditi e mai analizzati come si deve dal mondo, che giustifica tutto sempre con la stessa frase “Avete fede, e tutto vi verrà rivelato”. Ma questa volta la missione è più ardua.

Ecco in mostra il talento di Ryan Hill e Dave Sharp

Se vogliamo inoltrarci nella storia in questione quel tanto che basta da incuriosirvi e non spoilerare nulla, vi basti sapere che ogni mostruosità che avete in mente è presente sull’Arca: Goblin, Orchi, Unicorni (a proposito ci viene offerta una visione di come possa essere andata con questa specie), Licantropi, Vampiri, Chimere e altre inquietanti creature della notte che da sempre fanno parte del nostro immaginario collettivo, vengono racchiuse tutte insieme dove vengono “legate” da un capitano dai poteri immensi capaci di tenerli a bada nel caso avessero in mente qualche piano, o semplicemente un’ammutinamento che comprenda lo sbranare gli umani a bordo per esempio; Angeli Malvagi, Stregoni supremi e tanta altra “malvagità storica” è presente in Dark Ark, che vi consigliamo assolutamente a mani basse.

La caratterizzazione dei personaggi almeno per questo primo volume è ben strutturata, infatti anche se parliamo di semplici e banali creature delle tenebre qualche accenno di crescita di alcuni personaggi già inizia ad intravedersi in trasparenza, ma almeno è gia qualcosa visto è considerato che non stiamo parlando di “Watchmen”, dove Moore esplora concetti filosofici più sofisticati e complessi da sviluppare e quindi per forza di cose ti serve una struttura forte che regge l’idea, e questo parte sempre dai personaggi; qui nonostante non serva questo incredibile supporto da parte dei protagonisti, comunque esiste e questo è sempre un punto di vantaggio agguntivo che è sempre gradito dal lettore.

Impatto visivo e stilistico di location e personaggi

La trama ideata da Cullen Bunn è seplicemente un colpo di genio, e le premesse di uno sviluppo interessante di certo non mancano, ma come tutte le storie a fumetti i disegni coprono un ruolo fondamentale nel complesso, e di certo l’impatto visivo delle tavole hanno un valore inestimabile che tante volte portano avanti le vendite. Ora si passa a Juan Doe che ha regalato al pubblico dei dipinti degli di nota con tante aggiunte per quanto riguarda il design dei personaggi che vengono risaltati in ogni loro forma e sfaccettature; potete ammirare la prima tavola che apre Dark Ark sopra, ed in calce seguono altre pagine dal valore artistico davvero immenso, non serve aggiungere altro:

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CONCLUSIONI: Dark Ark è un piccolo capolavoro che si basa su un'intuizione geniale di Cullen Bunn, dove reinterpreta il famoso passo dell'antico testamento riguardante l'Arca di Noè in maniera brutale, violenta e diretta visto e considerato che si tratta di un'Arca popolata da Demoni. La forte caraterizzazione dei personaggi, insieme all'alone di mistero che questi ultimi si portano dietro, conducono ad una trama spessa già dal primo volume, che oltre a vari colpi di scea regala tavole immense e sensazionali, che mettono in atto la storia e ne raccontano la sua più pura e cruda forma; consigliato fortemente.

VOTO FINALE: 7.5

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: 03 Febbraio 2021
  • SOGGETTO: Cullen Bunn
  • SCENEGGIATURA: Cullen Bunn
  • DISEGNI: Juan Doe
  • COLORI: Juan Doe
  • CASA EDITRICE: Edizioni BD
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