Bonaparte: A Mechanized Revolution è un titolo strategico a turni sviluppato da Studio Imugi che ci proietta in un what-if della Rivoluzione Francese in chiave steampunk. Rilasciato in accesso anticipato il 21 Maggio 2025, il gioco offre un mix intrigante tra storia alternativa, gestione politica e combattimenti tattici. La premessa è: cosa sarebbe successo se la Francia rivoluzionaria avesse potuto contare su colossi meccanici e tecnologia avanzata per guidare il cambiamento?
Il punto forte del gioco è senza dubbio l’ambientazione. L’unione tra estetica settecentesca e elementi steampunk è curata nei minimi dettagli, dalle uniformi degli ufficiali decorati con tubi di rame e ingranaggi, ai giganti meccanici che calcano i campi di battaglia. La Parigi che si esplora è tanto affascinante quanto opprimente, attraversata da tensioni sociali, scioperi, discorsi infuocati e cospirazioni aristocratiche. Lo stile grafico, pur non essendo fotorealistico, è evocativo e trasmette con efficacia l’atmosfera di un’epoca in bilico tra rivoluzione e restaurazione.
Il cuore del gioco è diviso tra due sistemi principali: la gestione politica della mappa e le battaglie a turni. Nella prima, il giocatore, nei panni di Céline o César Bonaparte, può stringere alleanze con figure storiche come Robespierre, Danton e Lafayette, approvare leggi, sedare rivolte, o al contrario alimentarle. Le scelte politiche non sono solo decorative: influenzano radicalmente l’andamento della campagna e le relazioni con le varie fazioni che sono molteplici: repubblicani, monarchici, giacobini, ecc..
Le battaglie tattiche, invece, richiamano giochi come XCOM e Fire Emblem, ma con l’aggiunta di unità meccanizzate, droni d’epoca e attacchi basati sull’energia a vapore. Ogni combattimento richiede pianificazione: scegliere dove posizionare le truppe, gestire le risorse, e sfruttare le abilità speciali dei personaggi principali. L’intelligenza artificiale nemica è ancora grezza in alcuni momenti, ma gli sviluppatori hanno già annunciato miglioramenti nelle prossime patch.
La narrativa è ben scritta e interattiva: le scelte dei dialoghi influenzano profondamente la trama. Si può guidare la Francia verso un futuro monarchico illuminato, una repubblica radicale o persino un dominio tecnocratico guidato dai Bonaparte. Ogni campagna dura circa 15-20 ore, ma grazie alla varietà di scelte e finali multipli, la rigiocabilità è elevata.
Essendo ancora in accesso anticipato, Bonaparte non è privo di difetti. Alcuni bug occasionali, caricamenti un po’ lunghi e una certa rigidità nelle animazioni possono intaccare l’esperienza. Tuttavia, lo sviluppo attivo e la trasparenza degli sviluppatori nel comunicare con la community sono segnali positivi per il futuro del progetto.