Labirinth of Galleria: The Moon Society – uno stile in trasferta

Labirinth of Galleria: The Moon Society è una tipologia di titolo che in Italia fuoriesce dalla confort zone dei gamers, una trasferta videoludica. Prodotto da Nippon Ichi Software, il titolo ci immerge in un equilibrato mix di stili – da quello dei dungeon a quello delle visual novel – per convergere, definitivamente, in un JRPG.

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Partiamo, però, da ciò che con la narrativa andiamo a scoprire. Ci viene presentata una giovane ragazza, Eureka, il cui obiettivo sarà quello di lavorare dentro la villa del Conte, il Maniero di Galleria. Ci viene subito presentata un’altra figura costante del titolo, Madame Marta, una vecchia strega al servizio della villa che testerà le capacità della protagonista. Capacità che non rispecchiano quanto richiesto dall’annuncio di lavoro. Infatti, Eureka viene catapultata nella gestione di uno spirito, Fantie – di cui sarà il giocatore a vestirne i panni – che è l’unico in grado di addentrarsi nell’armadio Mangiauomini e, quindi, di esplorare il labirinto. Da qui, appunto, il nome del titolo. L’obiettivo dello spirito è quello di raccogliere quanti più tesori possibili – Curio d’Art – ricercandoli nel labirinto, il quale sarà infestato da molti mostri che ci attaccheranno nelle modalità di un gioco da tavola prima, e a turni poi. Il solo modo che abbiamo di affrontare tali mostri sarà quello di generare, livellare ed utilizzare il nostro esercito di marionette.

Una delle scene in stile anime

Tra goffe presentazioni, scene simpatiche e un labirintico sviluppo del titolo, il giocatore sarà tenuto incollato al controller trascinato dalla necessità esplorativa e di prosecuzione della storia. Ciò è reso possibile attraverso un livello di design talmente contorto del labirinto, in tutti i suoi livelli, da rendere interessante la ricerca di nuove strade, ispirando un’esperienza esplorativa non scontata ma, a lungo andare, ripetitiva. Nel breve termine siamo portati a ‘schiarire’ ogni quadratino della mappa, scoprire ogni svolta nascosta e tesori oscurati da un muro, o immersi. Si vuole scoprire ciò che è nascosto e, personalmente, più esplorare che combattere. Anticipato da una strategica selezione dei soldati, dall’assegnazione dell’equipaggiamento adatto, nella sua semplicità anche il combattimento risulta interessante, tra fughe, combattimenti e formazioni. Il tutto, tranne per quegli scontri infiniti in cui sia noi che i mostri non veniamo sconfitti. Nonostante possa spaventare, e a volte far arrabbiare, la morte dopo una lunga sessione esplorativa converge nel ritorno di Fantie nella villa, con la perdita di metà delle risorse. Risorse che, però, possono essere facilmente ritrovate durante la prossima fase esplorativa. Questa, si fonde bene con le diverse dinamiche in game, che permettono al giocatore di interagire con diversi elementi come punti di interesse (punti esclamativi), consigli (punti di domanda), boss-fight (punto esclamativo rosso), routine dei nemici non particolarmente complesse ma nemmeno sempre così scontate e loot costanti – tanto da diventare quasi obbligatori. Nel corso dell’avanzamento narrativo, riceveremo capacità che ci permetteranno di avanzare e di accedere a luoghi che precedentemente erano inaccessibili. Tra queste di utilizzo frequente, per lo meno nella mia esperienza di gioco, è la rottura dei muri e il salto lungo.

Momento narrativo tra Madame Marta ed Eureka

Questo lato si amalgama allo spirito anime che gli sviluppatori vogliono dare, accompagnato da scene di sviluppo della trama ben disegnate, quasi a ricordare i tratti del caratteristico Studio Ghibli. Tale spirito viene, infatti, costantemente esplicitato attraverso la trascrizione dei dialoghi che, però, a lungo andare diventano pesanti.

Scontro con mostri al piano ‘giallo’

Come rappresentare però un mix così diverso? Semplicemente, ai momenti esplorativi di Fantie, si alternano, una volta finite le richieste di Madame Marta, le scene narrative, condite da lunghi, quasi infiniti dialoghi. A questo elemento non proprio piacevole, si accosta però la variegata presenza di personaggi e soprattutto di ambientazioni fortemente caratterizzate dall’utilizzo di colori variegati. Per quanto in alcuni casi si gioca con tonalità scure, il titolo fornisce sempre allo ‘spettatore’ la possibilità di godere di ambientazioni davvero piacevoli. Parallelamente, l’accompagnamento musicale sembra procedere in perfetta sintonia con la situazione, con i colori e con i dialoghi, con quei temi sempre leggermente frizzanti, che ci aiutano ulteriormente con l’immersione nel carattere anime del titolo.

Di particolare interesse risulta essere la personalizzazione, molto ampia, dei personaggi, non tanto a livello esteriore limitato ad una combinazione tra genere e colori, quanto più a livello di skill e caratterizzazioni dei vari soldati. Spaziamo, infatti, dal nome alla voce, dal carattere del personaggio descrivibile attraverso connettori logici (per esempio, coraggiosa e pura) ad una skill in particolare. Ci troviamo in mezzo ad una caratterizzazione che, se fatta bene, porta via qualche minuto di troppo ma che, per il genere, risulta necessaria ed indispensabile. Questo perché ci troviamo di fronte a diverse classi di personaggi, con diversi ruoli e con diverse possibilità. Sta al giocatore selezionare la formazione che più lo aggrada e con la quale riesce a trovare la strategia vincente, compresa quella della fuga in qualche caso, perché no?

Gartan, che ogni tanto ci appare davanti

Il titolo è uscito per Playstation 5, Playstation 4, Nintendo Switch e PC il 17 febbraio 2023 e l’esperienza di gioco, che ha avuto come figlia questa recensione, si basa su console Playstation 5 con diverse ore alle spalle e l’utilizzo delle voci giapponesi nei dialoghi. A valle di tutti i commenti e dell’esperienza, mi sento di poter essere soddisfatto.

CONCLUSIONI: Titolo piacevole agli occhi, dalla narrativa curata e dalla ricerca costante di nuove strade e camere. Ripetitivo a lungo termine ma soddisfacente nel loot e nella ricerca, oltre che nell'equipaggiamento dei nostri soldati-marionette.

VOTO FINALE: 7.5

  • Talmente labirintico da permettere la scoperta costante di nuove parti
  • Design curato ed immersivo
  • Personalizzazione dei soldati stratificata e poco banale
  • Ambientazioni, del labirinto, troppo simili tra loro
  • Frustranti rinascite post mortem
  • L’elevata labirinticità porta, a lungo termine, della monotonia
SCHEDA GIOCO

  • DATA RILASCIO: 17 Febbraio 2023
  • GENERE: JRPG
  • SVILUPPATORE: Nippon Ichi Software
  • PUBLISHER: NIS America, Inc.
  • PIATTAFORME: Playstation 5, Playstation 4, Nintendo Switch, PC
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