MORGAN LOST N.14 “UNA VITA PERFETTA” – Recensione

19 Nov 2016

Con il compimento del primo anno di Morgan Lost noi fedeli lettori del serial killer di New HeliOpolis abbiamo la possibilità di goderci il numero 14, Una vita perfetta, con una edizione variant che è stata presentata in anteprima a Lucca!

Ovviamente non ho resistito e durante la nostra intervista a  Claudio Chiaverotti abbiamo chiacchierato proprio sfogliando questa variant, ma abbiamo preferito attendere che tutti noi morganiani avessimo letto la storia prima di parlarne ( a morte gli spoiler!). Questo quattordicesimo albo della serie ci porta a interrogarci quanto sia facile nascondere in una patina di normalità qualcosa di tremendamente oscuro.


NELLE PIEGHE DI UNA VITA NORMALE POSSONO NASCONDERSI SEGRETI ORRENDI!


Come spesso accade nelle storie di Morgan Lost, incontriamo subito il criminale della storia, il dottoR Damon Matthews; la conoscenza con il medico avviene entrando nei suoi ricordi, nella fatica durante la sua vita di studente di medicina, prima di riuscire a diventare un luminare. In realtà l’integerrimo dottor Matthews nasconde un segreto che scopriamo rapidamente, ma che viene subito velato dal suo ritorno alla vita pubblica, fatta di moglie amorevole e figlia adorata. In modo più drammatico ritroviamo il nostro Morgan, che durante la cattura di un serial killer noto come Santa Claus Killer, assiste al ferimento di una poliziotta, sua ex, Jill. Il destino fa incrociare Morgan e Matthews, che salva la giovane donna da una morte quasi certa; al contempo fra i due sembra nascere un rapporto di stima, che rende l’albo ancora più intrigante.

Con Una vita perfetta, Chiaverotti continua la sua analisi della vita intima di Morgan, aggiungendo un tassello al passato nebuloso di Morgan; il legame (mostrato in una tavola) fra Jill e Morgan ha lasciato uno strascico nella vita solitaria del bounty hunter, un affetto per la ragazza che viene riacceso nella tragica situazione. Ma la vita del cacciatore di assassini è solitaria, non consente a Morgan di aver una vita normale come vorrebbe Jill, ma cos’è la normalità? E soprattutto, cosa si nasconde sotto l’apparente normalità di Damon Matthews?

È appassionante sapere fin dall’inizio chi sia in realtà il medico, assistere agli incontri fra Matthews e Morgan, vederli parlare della caccia del bounty hunter all’assassino della piccozza sapendo che in quel momento il serial killer sta parlando con il suo inseguitore. Chiaverotti riesce a creare una storia coinvolgente, emozionante, una sfida quasi intellettuale tra preda e cacciatore; la costruzione del personaggio di Matthews, le sue problematiche interiori legate al suo passato rapporto con la madre (A voi il gusto di scoprirle) sono il vero motore di questa storia. Anche la scelta finale di Morgan su cosa rivelare e a chi del vero Matthews è un momento di straordinaria umanità, la volontà di non tradire il ricordo di una persona amata con una scomoda verità.

Volendo cercare un’eco cinematografico, il rapporto tra Matthews e il fantasma della madre ricorda una concezione un pò hitchockiana, in cui una ingombrante figura materna diventa un’ossessiva presenza nella vita del figlio.

Per rendere al meglio questa storia, viene arruolato il talento di Max Bertolini. Il tratto realistico del disegnatore esalta la trama, le dona corpo; la tavola in cui conosciamo Santa Claus Killer ha una potenza immensa, Bertolini si focalizza su dettagli vitali del momento e crea una tavola in cui l’ingabbiamento dei personaggi viene infranto, facendo sembrare il tutto tridimensionale, come se il killer stesse per sfuggire alla prigionia dell’albo e invadere il mondo reale. Di Bertolini apprezzo la capacità di rendere al meglio il dinamismo dei personaggi, le movenze sembrano sempre in procinto di continuare, le espressioni sono vive, reali , grazie anche alla cura con cui vengono tratteggiati muscoli e pose. Momento di massima emotività per noi lettori affezionati di Chiaverotti è vedere come il film proiettato al cinema in cui si rifugia Morgan sia uno dei momenti più intensi del passato di Brendon, l’addio con la sua Anja, la sua lacrima di tenebra (il titolo della pellicola). Se non avete idea di cosa si tratti, fatevi un regalo e recuperate il volume cartonato Il sogno di Anja , che potete richiedere in edicola o trovare presso lo store  store Bonelli. La copertina variant è il perfetto riassunto di questa storia, realizzata da Giulio de Vita, anche se il solito De Tommaso non perde colpi e realizza una copertina “normale” che a mio avviso rende ancora meglio l’idea della storia contenuta nell’albo.

CONCLUSIONI: Il nostro Morgan torna in edicola il 19 dicembre, con il quindicesimo albo della serie, I canti dei morti.

VOTO FINALE: 7.5

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO: 19.11.2016
  • SOGGETTO: Claudio Chiaverotti
  • SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
  • DISEGNI: Max Bertolini
  • COLORI: Arancia Studio
  • CASA EDITRICE: Sergio Bonelli Editore
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