SPECIALE HARRY POTTER: GELLERT GRINDELWALD – N-files

GELLERT GRINDELWALD: IL NEMICO DEI MAGHI PRIMA DI VOLDERMORT

Manuel Enrico 28 Nov 2016

Esser un personaggio secondario in una saga in cui vivono decine di figure è un mestiere ingrato e impegnativo. Pochi attimi di presenza e tutto il proprio ruolo si esaurisce in quattro scene, due battute in un capitolo e si torna nell’oblio, magari venendo ricordato da quei pochi fanatici che sanno anche il minimo, risibile dettaglio della propria saga preferita. La sfortuna dei personaggi secondari, figure ingrate che spesso hanno un potenziale immenso e un’importanza focale nella crescita dei veri protagonisti, ma che sono comunque trattati come meteore nel quadro generale della storia narrata. Anche nel ciclo di Harry Potter esistono molti di questi maltrattati personaggi, ma finalmente almeno uno di loro sta per avere un po’ più di visibilità, un riconoscimento del suo ruolo tutt’altro che secondario: Gellert Grindelwald!


PERSONAGGIO POCO NOTO, GELLERT GRINDELWALD DIVENTA ORA CONOSCIUTO GRAZIE ALLA SUA PRESENZA IN ANIMALI FANTASTICI E DOVE TROVARLI


La prima citazione a questo personaggio nei libri di Harry Potter avviene in Harry Potter e la pietra filosofale, quando sulla figurina di Albus Silente contenuta nelle Cioccorane viene citato il successo del preside di Hogwarts su tale Grindewald nel 1945.

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Gellert Grindelwald, nato nel 1883, venne ammesso alla scuola di magia di Durmstrang, dove l’approccio mirato alla forza fisica e allo spirito rigido sembra adattarsi al considerevole talento di Gellert ed al suo carattere. La passione di Grindelwald per gli esperimenti e lo studio delle Arti Oscure portarono gli insegnanti di Durmstrang a votare per la sua espulsione, provvedimento che rafforzò le idee radicali di Gellert. Dopo aver letto la Storia dei Tre Fratelli, Gellert intraprese un viaggio in Inghilterra per cercare la tomba di Ignotus Peverell, sepolto a Godric’s Hollow e presunto detentore del Mantello dell’invisibilità; durante il soggiorno inglese, il mago viveva presso al zia Bathilda Bath, rinomata storica della magia. È in questo periodo che Gellert fa amicizia con un giovane studente inglese: Albus Silente.

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Il rapporto tra i due è uno dei punti fondamentali del mito del mondo di Harry Potter. Tra Albus e Gellert si instaura subito una complicità, basata sulla forte attrazione che entrambi hanno per il mito dei Doni della Morte e per la avversione allo  Statuto Internazionale di Segretezza della Magia; l’idea dei due giovani è di entrare in possesso dei leggendari oggetti per poter stabilire un nuovo ordine, in modo che i maghi possano avere il giusto ruolo nelle gerarchie mondiali. Secondo la Rowling, oltre a questo comune intento, Silente prova anche sentimenti più forti per l’amico (non è un mistero l’omosessualità del direttore di Hogwarts); il primo motivo di dissenso tra i due amici era lo scopo della loro ricerca.  Gellert voleva i Doni della Morte per divenire il Signore della Morte, mentre Albus desiderava solo la Pietra della Resurrezione, in modo da riportare in vita i genitori e le persone a lui care decedute.L’amicizia tra i due cessò quando il fratello di Albus, Aberforth, iniziò a preoccuparsi della pessima influenza di Gellert; i Silente dovevano curare la terza sorella, Ariana, maga afflitta da una malattia che non le consentiva di dominare pienamente i suoi grandi poteri. Grindelwald vedeva negli obblighi familiari di Albus un limite ai loro piani, e soprattutto considerava Aberforth l’ostacolo maggiore, convinzione che lo portò a tentare di eliminare il fratello di Albus. Durante lo scontro, Albus, confuso dai sentimenti per fratello e amico, si unì al loro scontro un triello magico durante il quale si manifestarono i poteri di Ariana, che venne uccisa involontariamente da Grindelwald. Questo incidente fu un durissimo colpo per Silente, che aveva sempre detestato prendersi cura della sorella, vedendo questo impegno come un limite alla sua possibilità di godersi al giovinezza. Gellert non ebbe la forza di continuare lo scontro contro Albus e si materializzò altrove, lasciando per sempre la Gran Bretagna e abbandonando l’amico, non prima di aver recuperato la Bacchetta di Sambuco, rubandola a Mikew Gregorovitch .Ma non rinunciò ai suoi piani.

All’inizio del ‘900, il nome di Gellert Grindelwald divenne un incubo per tutta la comunità mondiale dei maghi. Il suo odio per lo Statuto lo guidò nella sua ribellione, rendendo ancora più salde e radicali le sue idee. Nel 1926 a New York cercò di prendere possesso di un Obscurus, sotto le mentite spoglie di Percival Graves (come abbiamo visto in Animali fantastici e dove trovarli) e la sua battaglia contro l’ordine stabilito continuò fino al 1945, quando venne affrontato da un mago di immenso potere: Albus Silente. Silente aveva esitato per anni nell’affrontare l’ex amico, per timore di scoprire che nella colluttazione magica di anni prima fosse stato proprio Albus a scagliare l’incantesimo che uccise Ariana. Lo scontro tra di due avvenne nel 1945 e Gellert, sconfitto, venne rinchiuso nella sua fortezza di Numengard; qui rimase fino al 1998 quando Lord Voldemort venne a reclamare la Bacchetta di Sambuco. Il vecchio Grindelwald decise di mentire a Voldemort, provocandolo e facendo si che in un impeto di rabbia lo uccidesse (come visto in Harry Potter e i Doni della Morte); la verità è che negli anni di prigionia, Gellert Grindelwald aveva capito gli errori del suo passato e voleva almeno un’ultima volta fare la cosa giusta.

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Il personaggio di Gellert Grindelwald è molto importante nel mito di Harry Potter, non solo per la sua presenza nel nuovo ciclo di film, ma per l’impatto che la sua figura ha avuto nella vita di Albus Silente. Non è un caso che il secondo nome  di Silente, Wulfric, faccia riferimento al mito di Beowulf e Grendel, di cui Grindel è variante. Ma grindel in tedesco antico significa fulmine, mentre nell’inglese antico il termine grind o grendl significava distruggere o distruttore, tutti elementi che che hanno rivestito un ruolo fondamentale nella vita e nelle mire di Grindelwald. La sua figura viene ancora più impreziosita dalla teoria che, dato che il 1945 è l’anno del duello finale con Albus Silente e che gli eventi del mondo reale sono spesso specchio di momenti storici nella comunità magica, Gellert fosse addirittura il ministro della magia del Terzo Reitch, data la nota mania di Hitler per l’occulto. Al cinema, Grindelwald ha avuto ben quattro diversi ad impersonarlo. In Harry Potter e i Doni della Morte la sua versione giovanile era interpretata da Jamie Campbell Bower, mentre il Gellert anziano aveva il volto di Michael Byme; in Animali fantastici e dove trovarli, Colin Farrell gli ha prestato il volto nella sua falsa identità di Percival Graves, mentre brevemente Johnny Depp ha mostrato il verso viso di Grindelwald.

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È curioso come un personaggio così poco presente e sfruttato nel mito di Harry Potter venga spesso definito come il più grande mago oscuro di sempre, al punto che Silente sostiene che fosse suo pari, il che lo qualifica come un incantatore di livello superiore allo stesso Voldemort (come conferma la stessa Rita Skeeter nel suo Vita e Menzogne di Albus Silente). Possiamo contare sul fatto che i futuri film del ciclo con protagonista Newt Scamander ci consentano di vedere nuovamente Gellert, visto che già si vocifera che nelle prossime pellicole figuri addirittura un giovane Albus Silente.

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