Life is Strange: True Colors – recensione del nuovo capitolo del brand

Life is Strange torna in grande stile

Sono passati ormai circa sei anni dall’arrivo del primo Life is Strange su console di scorsa generazione, Dontnod è stato infatti uno studio che in diversi casi non è riuscito a lasciare il segno nel cuore di alcuni giocatori, forse perché questi non hanno apprezzato i temi delle successive opere come Life is Strange 2? oppure per alcuni cambi di direzione che queste hanno presentato? Con un rapidissimo cambio di scena però, la palla è passata in mano a Deck Nine, studio già noto per aver dato vita a Before the Storm, il DLC che ha approfondito la storia di Chloe, protagonista del primo capitolo a fianco di Max. Gli sviluppatori sono tornati a farci vivere la loro idea di questo genere con Life is Strange True Colors.

Ringraziamo Koch Media per il codice review Xbox Series X.

Life is Strange True Colors

Partiamo dalle basi. L’idea di trasferirsi in un luogo pittoresco per un nuovo inizio sta rapidamente diventando un luogo abbastanza comune sia nei videogiochi ma anche in TV, film e libri. La nostra protagonista è Alex Chen, una giovane ragazza che si trasferisce dalla clinica psichiatrica in cui era ad una graziosa cittadina di montagna chiamata Haven Springs per riunirsi con il suo fratello maggiore, Gabe, che si è ricostruito una vita tra i vecchi minatori, i giovani hipster e i tranquilli paesaggi innevati. Com’era prevedibile, tuttavia, non tarderà ad arriva una gravissima tragedia e Alex deve usare il suo “superpotere” ovvero leggere le emozioni accresciute delle persone, per scavare a fondo in quello che è successo. Alex cerca di aiutare le persone con i loro problemi e aiutare gli altri a superare i propri traumi anche perché questo è il modo in cui cerca di far fronte ai propri. Questo duplice scopo non è solo un potere inventivo ed empatico, ma ci dà anche una idea sul suo personaggio.

Life is Strange True Colors

Videogiochi come questo vanno vissuti, non c’è molto da fare. Sono esperienze che vanno oltre al classico impegnarsi per superare un livello oppure cercare di completare qualche obiettivo per finire una campagna. Life is Strange True Colors riesce a regalarci una decina (circa) di ore in compagna di un gruppo di persone che impareremo ad amare e anche odiare in base alle nostre scelte, il tutto contornato dallo strabiliante (ma anche pericoloso) potere della nostra protagonista che attraverso dei colori, ad esempio rosso per la rabbia, blu scuro per la tristezza ed un colore molto chiaro per la felicità, possiamo identificare le emozioni dei personaggi che abbiamo di fronte a noi. La storia scorre abbastanza velocemente e, nonostante non sia stato pubblicato episodicamente, il gioco è ancora diviso in capitoli (cinque per l’esattezza) con punti di arresto logici dove ci verranno mostrate le nostre statistiche con annesse percentuali delle scelte che si sono fatte. Va ammesso che in True Colors non si raggiungono le vette di nessuno degli scioccanti cliffhanger degli episodi successivi del primo capitolo del brand e questi sviluppi non hanno molto tempo per respirare, sono proprio velocissimi. Sebbene non presenti così tante rivelazioni inaspettate, la storia di True Colors è ben scritta e tematicamente coesa. Si conclude bene e nel finale dà al titolo del gioco un significato in più. A causa della sua natura disinteressata, Alex è una protagonista molto simpatica e i cittadini sono evidenziati dalle due opzioni romantiche del gioco: il migliore amico di Gabe Ryan Lucan e Steph Gingrich, la musicista amante dei giochi di ruolo che torna da “Before the Storm”. Entrambi i personaggi sono fantastici come amici e mentre la storia d’amore sembra un po’ affrettata dal momento che non hai un retroscena di un amico d’infanzia alla Max e Chloe per capirci, si sentono comunque piuttosto naturali poiché coloro che provano dolore tendono a cercare il supporto degli altri. Tecnicamente il gioco gira molto bene su console di nuova generazione (non abbiamo avuto modo di provarlo su PS4 o Xbox One) anche se il frame rate rimane a 30 fps, scelta comunque voluta dagli sviluppatori che testualmente su Twitter hanno dichiarato “Il gioco è stato progettato per essere un’avventura narrativa cinematica. Limitare il gioco a 30 FPS ci ha permesso di puntare a una maggiore fedeltà cinematografica su ogni piattaforma“.

CONCLUSIONI: Life is Strange: True Colors è un gioco davvero buono che offre una grande storia con un ritmo solido. Dal punto di vista del gameplay, pur non cambiando significativamente la formula, si prende una libertà particolare che risulta molto azzeccata e soprattutto divertente. Riprendendo da dove Dontnod si era interrotto, Deck Nine ha fatto di tutto per creare il miglior gioco della serie fino ad oggi e siamo entusiasti nel vedere come questo brand evolverà in futuro.

VOTO FINALE: 7.5

SCHEDA GIOCO

  • DATA RILASCIO: 10/09/2021
  • GENERE: Avventura
  • SVILUPPATORE: Deck Nine
  • PUBLISHER: Square Enix
  • PIATTAFORME: PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One, PC, Stadia, Nintendo Switch
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