Partiamo subito col dire che Frostpunk 2, uscito il 20 Settembre 2024, è già un successo. Gli sviluppatori e publisher 11 Bit Studios hanno ringraziato i fan per le ottime vendite che hanno già superato le 350k copie. Di questo ne siamo felicissimi, perchè il nuovo capitolo di Frostpunk è un degno erede della sua precedente versione. Il gameplay si rinnova in un mondo distopico, spietato, glaciale, che metterà a dura prova la nostra etica e morale.
Frostpunk 2 è un gioco gestionale survival, con alcune meccaniche city builder. Il nostro scopo sarà quello di far sopravvivere la colonia di umani in un mondo completamente ricoperto da ghiaccio. Il freddo è spietato, non vi è scampo se non quello di coalizzarsi tra i pochi sopravvissuti e cercare una soluzione per scaldarsi. La città dovrà sopravvivere, costi quel che costi.
Saremo il capitano di una piccola cittadina chiamata New London, e dovremo prendere decisioni importanti su come progredire tecnologicamente e su come strutturare la città. Dovremo innanzitutto rompere lo spesso strato di ghiaccio che circonda il generatore di calore/energia, e costruire unità abitative, centri di estrazione di carbone/petrolio, fabbrica di produzione di materiali e così via. Tutto questo mentre il freddo attorno a noi non ci darà tregua e non perdonerà. Le difficoltà e gli imprevisti sono dietro l’angolo, i cittadini pretendono condizioni migliori e saremo noi a decidere come sostentarli.
L’aspetto più interessante di Frostpunk 2 è proprio la componente politica/decisionale, la città è composta da esseri umani e come tali hanno i loro bisogni. Proprio come una vera e propria società vi sono diverse correnti di pensiero che si rispecchiano in altrettante correnti politiche. Dovremo partecipare al consiglio politico in cui i rappresentati delle maggiori fazioni sono chiamati a votare le nostre decisioni. Le fazioni principali si dividono tra i progressisti, che abbracciano la tecnologia e vogliono andare avanti ed innovarsi sia tecnologicamente che culturalmente, e fazioni più ancestrali, più legate al freddo, che non vedono di buon occhio il cambiamento ma vogliono accettare il freddo ed imparare a conviverci a costo di fare numerosi sacrifici, per arrivare ad una stabilità e convivenza con le condizioni climatiche.
Avremo la possibilità di emanare delle leggi, che possono venire accolte o bocciate dal consiglio cittadino, come ad esempio in caso di malattie virali optare per dei centri di quarantena oppure lasciare liberi i pazienti ma “marchiati” da una fascia che ne indica il tipo di malattia di cui sono infetti. Ogni decisione comporta delle conseguenze, a seconda della filosofia della legge potremo rovinare o migliorare le relazioni con determinate fazioni. In Frostpunk l’equilibrio è precario ma bisogna fare di tutto pur di raggiungerlo, spesso scegliendo il male minore, delle volte il costo è di dover sacrificare delle vite. Embletica la scelta che ci pone il tutorial dove ci arriva un avvertimento che le risorse sono scarse e saremo chiamati a scegliere se rischiare di far morire metà della popolazione oppure sacrificare la fascia di cittadini più anziana. La moralità è messa a dura prova, Frostpunk ci pone dietro dilemmi etici a cui non è semplice rispondere, le sensazioni sono le stesso che si provano giocando a This War of Mine, altro titolo degli sviluppatori e publisher 11 Bit Studios.
Il gioco è una versione più ampia e profonda del primo capitolo, abbiamo a disposizione tante scelte di gameplay, potremo creare delle colonie e ci metterà a dura prova sempre. Il livello di difficoltà è alto e non sarà così raro “perdere”, ma ogni sconfitta è un’occasione per ripartire e imparare dai propri errori. La rigiocabilità del titolo è molto alta. Non sarà solo il freddo a metterci a dura prova, anche i cittadini potranno ribellarsi se i loro fabbisogni non saranno soddisfatti o le condizioni di vita saranno terribili.
Il comparto tecnico è lodevole, oltre che graficamente attraente, è stato fatto un gran lavoro di design, meravigliose le cinematic, tutta la parte di concept del mondo di gioco e i volti, così profondi, che appariranno regolarmente a schermo. Molto divertente la possibilità di “zoomare” all’interno degli edifici e vedere i cittadini a lavoro all’interno delle strutture, un dettaglio che non serviva ma è molto gradito.