Avreste mai immaginato di avere la possibilità di leggere una graphic novel e sentire la musica nonostante tutto intorno a voi tace? Blue in green vi lascerà questa meravigliosa sensazione, è una maestosa storia che non parla direttamente di Jazz, ma ne è pregna e carica in ogni suo aspetto. L’iconica copertina colpisce l’occhio e il titolo, richiamo alla nota canzone “Blue in green” del Leggendario Miles Davis, lo rendono un fumetto che tocca le corde dell’anima anche senza leggere una singola pagina.
Erik è un sassofonista jazz con un enorme talento inespresso, sarebbe potuto entrare nell’olimpo dei più grandi jazzisti di sempre eppure si ritrova a dare lezioni in una scuola di musica di poco conto. Il giorno del funerale della madre Erik torna nella vecchia casa dove è cresciuto. Qualcosa in lui cambia quando, rovistando tra i ricordi della madre, trova una foto di un Sassofonista che non ha mai visto fin’ora. Da qui inizia il dedalo mentale del nostro protagonista che inizierà a fare un bilancio della propria vita pesando delusioni, insuccessi e rimpianti, accompagnato dai propri demoni e dall’ossessione di scoprire chi è il musicista ritratto in quella foto.
La trama si riassume in queste poche righe, perché non possiamo svelarvi cosa accade in questo viaggio onirico del nostro protagonista. Il racconto é intrinseco di una malinconia di fondo, il cosiddetto blu, che si lega anche al titolo dell’opera. Una malinconia data dall’insoddisfazione, dal pensiero del talento inespresso e sopito, da una fallimentare ricerca di successo senza neanche aver provato, realmente, a raggiungerlo. Erik dovrà combattere contro i suoi demoni, dovrà fare i conti con un rapporto difficile con la madre, troppo austera, che non ha mai approvato fino in fondo la sua carriera musicale. Eppure lei stessa in gioventù era una grande appassionata di Jazz.
I rapporti conflittuali nella sua vita proseguono anche con la sorella, che diventa quasi una sconosciuta per lui. E poi c’è Vera, ex fidanzata adesso sposata con un altro uomo, due figli, una carriera promettente, ennesimo schiaffo dalla vita. Il rammarico e l’insuccesso sono un leitmotiv costante per lui. Come lo é il Jazz, co-protagonista di questa storia. Sfogliando le meravigliose tavole non si può fare a meno di sentire nella propria mente un malinconico sassofono che tinteggia le vignette. Come se si assistesse ad un concerto di John Coltrane, Bill Evans o Miles Davis solo per citarne alcuni.
Mentre la sceneggiatura ti prende a schiaffi, lo stile grafico del fumetto é incredibile, un connubio assolutamente azzeccato. Le tavole sembrano dei bozzetti inchiostrati e colorati, la sensazione di incompiuto e sfocatura richiama il mood mentale del nostro protagonista. I colori, le luci, l’impaginazione, tutto è perfettamente azzeccato e si amalgama con assoluta sintonia. Blue in green è sceneggiato da Ram V, il disegnatore Anand RK e il colorista John Pearson hanno vinto il Premio Eisner 2021 grazie a quest’opera. Edizioni BD ha fatto centro pubblicando quest’opera incredibile. Il volume cartonato, con pagine di ottima qualità, presenta anche un Art Gallery e degli Extra alla fine del volume, costo 20 euro.