Bellwright è il nuovo gioco sviluppato e pubblicato da Donkey Crew, casa di sviluppo Polacca indipendente, che ha alle spalle un team di sviluppatori che ha in passato ha sviluppato l’open world RPG: Last Oasis e ha lavorato alle mod di Mount and Blade e proprio per questo le contaminazione tra i due titoli sono molto forti.
In Bellwright interpreteremo i panni di un ex principe medievale esiliato dal proprio regno da bambino a causa di una congiura atta a sterminare lui e la sua famiglia. Durante una passeggiata con la madre, il nostro protagonista vede con i proprio occhi l’attentato alla sua famiglia che viene uccisa e si ritrova costretto a fuggire per salvare la propria vita. Cresciuto, divenuto forte e allenatosi nell’arte del combattimento, decide di tornare nei regni della famiglia e rivendicarne la potestà, uccidendo l’assasino dei genitori e liberando i regni dal suo comando.
L’espediente narrativo non era necessario per un gioco del genere, ma è ben gradito. Ci permetterà innanzitutto di capire il perchè di alcune meccaniche, e in secondo di immedesimarci al meglio nel mondo di gioco. Difatti per comandare la ribellione avremo bisogno di un esercito, in questo open world costruiremo il nostro villaggio, recluteremo persone per aiutarci nella nostra missione e cresceremo di potenza per sconfiggere il regnante malvagio e completare la ribellione.
Le meccaniche di gioco sono quelle del classico open world RPG con componenti di crafting, in questi ultimi anni sono usciti parecchi giochi con questo tipo di meccaniche, gli ultimi recensiti sono stati: Pax Dei, Enshrouded, V Rising, Night of the Dead. Partiremo dal basso per scalare in alto in termini di potenza e abilità del nostro personaggio e di quelli che recluteremo. Inizialmente crafteremo le strutture base dei nostri villaggi, quindi tavoli da lavoro per creare oggetti, armature, armi, case per ospitare le persone che recluteremo. Proprio il recruiting è un elemento diverso da tanti giochi del genere, poichè potremo espandere il nostro esercito o affidare ad ognuno un ruolo diverso (es: il carpentiere), in modo da automatizzare tante attività che i reclutati potranno svolgere in autonomia.
Il gameplay è interessante, il look & feel invece è un po’ macchinoso, sembra un gioco vecchio stampo di una decina di anni fa e forse il crafting è troppo oneroso, soprattutto nella parte iniziale. Nonostante questo le meccaniche di gioco verranno apprezzate da tutti gli appassionati dei crafting open world, avremo modo di combattere, esplorare, e crescere. Il combattimento è molto simile a quello dei titoli di Mount & Blade, qui difatti si sentono di più le influenze del passato videoludico della casa di sviluppo. Proprio come in M&B, il combattimento è divertente e dinamico.