Dopo anni passati, a leggere manga, ho imparato che non bisogna mai giudicare un titolo dalla sua copertina e mai avere pregiudizi su un genere che solitamente non solletica il mio interesse. Lo ammetto, con World’s End Harem avevo inizialmente qualche dubbio, visto i risvolti “ecchi” di cui si avevo sentito parlare, eppure a me alla fine questo primo volume è piaciuto tanto soprattutto perché i disegni Kotaro Shono sono davvero il top.
Se siete uomini come me allora la trama che sto per raccontare vi piacerà di sicuro, perché diciamocelo, a chi non piacerebbe essere uno dei pochi uomini in una Terra popolata da sole donne? Ma soprattutto, a chi non piacerebbe avere la possibilità di poter trascorrere ogni sera in compagnia di una donna diversa? Reito il protagonista di quest’opera che nel 2040, dopo aver scoperto di aver contratto la Sclerosi Multipla, decide di ibernarsi per riuscire a combattere la malattia. Dopo aver salutato la sua famiglia e l’amata Elisa, storica amica di infanzia per cui ha sempre provato dolci sentimenti, Reito si risveglia 5 anni più tardi, in un futuro dove a causa di un virus letale (MK Virus) il 99% della popolazione maschile è stato annientato. Gli unici sopravvissuti sono Reito e altri 4 giovani, come lui precedentemente affetti da sclerosi, ai quali spetta l’arduo compito di ripopolare il mondo, fecondando più donne possibili. Proposta allettante per un uomo qualunque, peccato però che il cuore di Reito batte solo per Elisa, la quale però è scomparsa nel nulla.
Detta così potrà sembrare un po’ banale, forse proprio perché potrebbe sembrare che la storia tendi all’erotico, cosa che invece fa solamente in parte. Sia chiaro, di scene hot ce ne sono eccome, ma l’attenzione si focalizza ben presto sui rapporti tra i personaggi e sulla ricerca di Elisa da parte di Reito. Nonostante non ci siano, almeno in questo primo volume, veri e propri momenti di pura e sana ironia, a me la storia ha fatto sorridere a più riprese, soprattutto quando il protagonista si ritrovava in momenti piccanti e imbarazzanti allo stesso tempo.
Il ritmo che caratterizza la storia è rapido e ricco di colpi di scena, senza escludere misteri e trame che si aggirano nell’ombra; è infatti chiaro che c’è ben poco da fidarsi del prossimo! La caratterizzazione e lo sviluppo dei personaggi per questo volume è assai minima, ridotta ad una chiara presentazione, poiché questo volume è atto proprio a introdurre il lettore in questo futuro dispotico all’interno del quale si muovono protagonisti che a mio parere hanno tanto da raccontare e da stupire.
Nel classico stile “ecchi” alla quale siamo abituati da To Love Ru, ad esempio, anche World’s End Harem si prospetta come una storia ricca di personaggi e intrecci, di amori e amicizie, tutte gravitanti attorno ad un unico personaggio maschile, un po’ imbranato ma all’occorrenza coraggioso, che però sarà chiaramente messo un po’ in ombra dalle sua controparti femminili.
Menzione d’obbligo per chi ha ideato il manga, perché se Link dimostra la sua bravura di sceneggiatore attraverso questa trama rapida ed esplosiva, il sensei Shono ribatte con uno stile già maturo e ammaliante. Seni prosperosi e figure sinuose si muovono attorno al protagonista e anche se un tantino irrealistiche attirano l’attenzione del lettore, anche se principalmente queste figure attraggono per l’attenta caratterizzazione dei volti, che personalmente mi hanno intrigato davvero molto.
Questa serie, composta solo da 8 volumi, è senza dubbio un “buon investimento!”
CONSIGLIATA! Parola di SHIDO 😉