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THE WHISPERS: INDAGINI SU EVENTI MISTERIOSI E PERICOLOSI BAMBINI
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Come capire se l’estate è finita? No, non si guardano gli ombrelloni chiusi, e nemmeno si mette via il costume, lo si capisce perchè tornano in tv i serial, sia le nuove stagioni di serie già rodate e apprezzate sia le nuove proposte che sperano di raccogliere il consenso del pubblico.
Nell’ultimo gruppo rientrano molte delle programmazioni di questo autunno televisivo, in un trend che negli ultimi anni tende a proporci molte novità, caratterizzate da una vita breve che spesso non raggiunge neanche il finale della prima stagione per colpa di ascolti decisamente sotto le aspettative; alla prova del fuoco quest’anno si sottopongono diverse serie, alcune molto attese (come The Expanse, per citarne una), altre come outsider, tipo The Whispers, che vogliamo conoscere meglio oggi.
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THE WHISPERS E’ TRA LE PRIME PROPOSTE DELLA NUOVA STAGIONE TELEVISIVA
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The Whispers, prodotto da Steven Spielberg (mica il primo che passa!), va a toccare un tasto molto delicato, quello del rapporto tra adulti e bambini.
Alla base della storia troviamo dei bambini che sembrano molto legati ai loro amici immaginari, si estraniano dalle amicizie reali preferendo questi rapporti invisibili, con cui sembrano avere dei discorsi decisamente più maturi per bambini della loro età; questi amici invisibili iniziano a diventare preoccupanti quando spingono i bambini a compiere gesti violenti e estremi contro i propri genitori, spesso con conseguenze mortali.
Questo strano comportamento dei piccoli americani non sfugge ad un’agenzia governativa, in modo particolare i casi riguardanti figli di alti funzionari; per potere risolvere questo intrigante caso viene richiamata in servizio l’agente dell’FBI Clarie Bennigan, da qualche mese in congendo in seguito alla morte del marito Sean, pilota militare. La competenza di Claire con i bambini è considerata essenziale per il caso, anche se il suo nuovo partner, Jessup Rollins, pare non considerarla all’altezza, visto i pettegolezzi sulla Bennigan ed il suo ex supervisore, Wes Lawrence, ora passato al Dipartimento della Difesa.
Mentre l’FBI indaga su questi casi, nel deserto del Mali Wes Lawrence, l’ex amante di Claire, viene coinvolto in un’indagine su un misterioso ritrovamento, il relitto di un aereo militare americano, incastrato in una sorta di scultura di folgorite (momento Piero Angela; la folgorite si crea quando un eccesso di calore, spesso di natura elettrica, solidifica la sabbia, ad esempio durante impetuosi temporali); nell’analizzare questo aereo, Lawrence scopre che risulta abbattuto durante una missione di ricognizione nell’Antartico, a più di 6000 chilometri dalla zona del ritrovamento. Come se non fosse abbastanza, dagli archivi risulta che il pilota, di cui manca il cadavere, dovrebbe essere Sean Bennigan!
Nel frattempo in America, Claire e il collega scopre che tutti i bambini coinvolti nella sua indagine hanno come amico immaginario un certo Drill, che comunica con loro tramite le luci e gli oggetti elettrici, coinvolgendoli in un misterioso gioco di cui non possono parlare agli adulti, e che li porta a compiere azioni che non si associano al comportamento di un bambino. La svolta del caso sembra arrivare quando una bambina riesce a fornire un identikit di un inquietante persona che compare sempre sul luogo delle tragedie, riconosciuto anche da una madre sopravvissuta; giusto per aggiungere pathos alla situazione, la Bennigan vorrebbe celare l’identikit il più a lungo possibile, per evitare che si scopra che il ricercato sia in realtà il marito creduto morto!
Tutto questo è il plot delle prime due puntate, fin’ora uscite in Italia (in America sono molto più avanti, visto che la serie va in onda da quest’estate sulla ABC); in poco meno di 90 minuti gli sceneggiatori hanno imbastito una serie di sottotrame fitta e ben incatenate, rese organiche soprattutto dalla forte serie di legami interpersonali tra i personaggi.
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ISPIRATO AD UN RACCONTO DEL GRANDE RAY BRADBURY, THE WHISPERS MISCHIA SAPIENTEMENTE STORIA E RAPPORTI PERSONALI, APPASSIONANDO LO SPETTATORE
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The Whispers presenta una protagonista, Claire, divisa tra il lutto per il marito morto, il senso di colpa per il tradimento coniugale e la cura per il figlio Henry, da tre anni sordomuto a causa di una malattia e ora orfano di padre. La donna deve riuscire a convivere con tutte queste asperità, facendo il proprio lavoro in un ufficio in cui tutti paiono sparlare di lei, cosa che, anche se non viene palesata nel serial, si lascia intendere dai discorsi degli altri personaggi.
Non se la passa meglio Wes Lawrence, ex-amante di Claire, ed ora passato al Dipartimento della Difesa; il suo matrimonio è in crisi per la sua scappatella, e la moglie, indecisa tra il perdono e l’odio, non riesce a trattarlo normalmente, facendo soffrire la figlia, Minx. Lo svolgimento della trama rimette in contatto Claire e Wes, riaprendo vecchie ferite e mettendo a repentaglio anche il tentativo di Wes e della mogli Lena di recuperate il loro matrimonio.
A fare da corollario a questo triangolo, compaiono anche il collega di Claire, Jessup, e il misterioso John Doe, un uomo affetto da amnesia che sembra il gemello di Sean Bennigan e che pare esser presente sulle scene dei delitti su cui indaga l’FBI. Questi due personaggi sono ancora poco sfruttati e approfonditi, nel caso di Jessup per mancanza di spazio in sole due puntate, mentre John Doe/Sean Bennigan sembra essere il cuore della soluzione del mistero, quindi l’enigma che lo riguarda sarà svelato con più calma.
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L’ideatore della serie, Soo Hugh, si è ispirato per la sua storia ad un racconto di Ray Bradubry, Ora Zero, facente parte della raccolta L’uomo illustrato; anche nel caso di The Whispers pare che il 2015 sia l’anno in cui le nuove proposte traggano ispirazione dalla sci-fi cartacea (come il già citato The Expanse).
Il ritmo delle prime due puntate è intenso ma non frenetico, godibile e non confonde lo spettatore, anche se non mancano repentini cambi di ambientazione, che però seguono un filo logico e narrativo che ci guidano con sicurezza lungo la trama, aiutandoci a comprendere e capire la trama alla base della serie. Gli attori sembrano, per ora, dare una prova convincente, aiutando The Whispers ad incuriosire lo spettatore; già in questi primi 90 minuti abbiamo visto come il vero motore di tutto sia il rapporto tra i bambini e l’inquietante Drill, figura fin’ora percepita ma senza un volto, capace però di manipolare senza pietà i poveri piccoli e costringendoli a compiere incarichi anche sotto minaccia.
Ovviamente giudicare un serial dopo due sole puntate è impossibile, ma questa prima incursione nel mondo di The Whispers sembra promettente, con una storia intrigante e misteriosa; visto che la prima stagione è costituita da 13 episodi, direi che un parere più preciso potremmo farcelo intorno alle settima puntata. Quindi rimanete su queste pagine, torneremo presto a parlare di The Whispers, scoprendo anche se il suo apprezzamento oltreoceano sarà sufficiente a garantire a questa nuova proposta una seconda stagione!
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