Videogiochi: noi italiani popolo di gamer, lo dice Multiplayer.it

17 Gen 2020

Videogiochi: noi italiani popolo di gamer, lo dice Multiplayer.it

La passione per i videogiochi da alcuni anni ha una certa valenza nel campo mediatico, dato che nel bene e nel male questo argomento è sempre sulla bocca di tutti.

La community italiana di gaming su youtube di certo ha fatto la sua parte, facendo conoscere un vasto mondo anche ai genitori dei ragazzini che si stanno avvicinando al mondo videoludico, espandendo così l’argomento ad un target più ampio.

Secondo una ricerca svolta da Multiplayer.it tramite Euromedia Research però, che analizza l’evoluzione dei videogamer negli ultimi 20 anni, già abbiamo un misto di genere che è appassionato a questo mondo: uomini, donne, dai più giovani, agli appeni maggiorenni, agli over 50, il target “buca” questo taboo e l’idea generica che il videogiocatore media è il classico ragazzino timido, chiuso e senza vita sociale.

Prima dei dati statistici, ecco le parole di Andrea Pucci, CEO e fondatore di Netaddiction, l’editore proprietario di Multiplayer.it, partito da una passione per arrivare ad una azienda con più di 60 collaboratori, due sedi e 10 milioni di Euro di fatturato:

“Quest’anno Multiplayer.it ha compiuto vent’anni di attività sul Web; vent’anni di carriera per raccontare e trasmettere la passione per i videogiochi degli italiani, Scattare un’istantanea per capire a chi parliamo oggi attraverso questo sondaggio, ci è sembrato il modo migliore per concludere 1 anno molto speciale per noi”.

top ten videogiochi

I risultati della ricerca mostrano che 8 italiani su 10 confermano di aver utilizzato i videogiochi almeno una volta negli ultimi sei mesi (81,4%), su varie piattaforme (console, smartphone, tablet e pc). Inoltre, la ricerca sfata il luogo comune che vede il gaming essere una prerogativa prevalentemente maschile: il 75,1% delle donne intervistate si dichiara giocatrice assidua (il 41,8% si dedica ai videogame 2/3 volte alla settimana e quasi 1 donna su 3 gioca tutti i giorni). Quindi già abbiamo un idea sbagliata in Italia per quanto riguarda i videogiochi.

Vediamo invece, quali sono i diversi profili di gamer e quali sono le loro caratteristiche principali:

I “videogamer appassionati”

Sono “videogamer appassionati” coloro che giocano almeno due o tre volte alla settimana se non addirittura tutti i giorni. Una distinzione netta tra i due generi si nota relativamente alle piattaforme utilizzate: il 46,2% delle donne preferisce lo smartphone mentre 1 uomo su 3 è affezionato alla console fissa (PS4, Nintendo Wii, Xbox, etc.). Una polarizzazione simile si rileva anche tra le varie fasce d’età: lo smartphone è molto popolare tra gli over 40 mentre il 36,5% dei giovani tra i 18 e i 24  anni conferma la preferenza per la console.

Si gioca da soli: la modalità di gioco preferita è infatti la single player (70,1%), che non prevede la possibilità di giocare con più persone né con lo stesso dispositivo né attraverso una connessione Internet. Indagando gli aspetti più emozionali, per oltre la metà dei giocatori più assidui (53,9%) il tempo dedicato ai videogame è vissuto come un momento di relax e di stacco dalla vita quotidiana ed è fonte di un senso di tranquillità.

Dato particolarmente interessante si riscontra nella risposta data dal 54,2% degli intervistati nella fascia di età più giovane (dai 18 ai 24 anni) per i quali i videogame non provocano nessun effetto sull’umore, né in positivo né in negativo.

I “videogamer occasionali”

In Italia, solo il 13,9% degli intervistati si definisce un giocatore ‘occasionale’, ovvero colui che ha provato i videogame almeno una volta nella vita, ma non negli ultimi 6 mesi. Fanno parte di questo gruppo di intervistati gli “ex player” che da oltre 24 mesi non dedicano più tempo ai videogame (63,1%). La causa di questa interruzione è dovuta principalmente alla mancanza di tempo (44,1%, la percentuale si alza di molto se si considera solo la fascia dei gamer più giovani che la attestano come motivo principale nel 90% dei casi). Con l’aumentare dell’età gli intervistati motivano la loro scelta di non giocare più per l’assenza di divertimento (52,7% nella fascia 40-49 anni e 43,7% nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 55 anni): un cambiamento di abitudini o una maniera diversa di rapportarsi con lo svago possono aver contribuito all’allontanamento di questi intervistati dai videogiochi.A cosa preferivano giocare i “videogamer occasionali”? La risposta varia molto a seconda del genere e dell’età: gli uomini preferivano di gran lunga i videogame a tema sportivo (lo dichiara il 53,8% degli intervistati), il calcio in primis; una percentuale che raggiunge il 90% tra coloro che hanno dai 18 ai 24 anni.

Coloro che oggi hanno invece tra i 40 e i 55 anni sono stati dei grandi giocatori di solitario, il gioco più amato anche dalle donne, con una percentuale che raggiunge il 55,6% delle intervistate.

I “mai videogiocatori”

Non stupisce che si tratti di una categoria rappresentata solo dal 4,2% del totale degli intervistati. L’avversione completa al mondo dei videogame viene motivata in maniera diversa dalle donne (non piacciono al 44,4% delle intervistate) e dagli uomini (il 45,4% di loro li considera una perdita di tempo).

Come si informano i videogamer e cosa è cambiato

Gli aspetti che hanno segnato maggiormente l’evoluzione del mondo dei videogiochi in questi anni sono principalmente legati alla tecnologia: una grafica sempre più d’effetto (28,4%), la possibilità di giocare online (18,4%) con connessioni onnipresenti sui vari dispositivi e la varietà di piattaforme (15,5%) sono state le risposte più ricorrenti degli intervistati.

La principale fonte di informazione risulta essere ancora il proprio network di amici e familiari (18,3%) con i quali scambiarsi suggerimenti e news. In controtendenza i più giovani che per la maggior parte si informano attraverso i social network (34,4%) e i siti specializzati (16,7%) a tema videoludico. A confermarlo sono i dati di Multiplayer.it, sito online parte del network di Netaddiction, che si inserisce nell’elenco dei siti online più consultati dalla community dei gamer, riconosciuto come una delle principali fonti di informazione sul mondo dei videogame, come confermato anche dalla ricerca di Euromedia Research: il sito risulta il più visitato dai videogamer appassionati (18,7%), specialmente nella fascia 18-24 anni (34,4%).

Con i suoi 3 milioni e 500 mila utenti unici mensili e le oltre 14.200.000 pagine viste al mese ha raggiunto il secondo posto nel ranking italiano di SimilarWeb, per la categoria dei siti di videogaming, tra colossi mondiali come Twitch e Tik Tok. Uno dei punti di forza del sito sono le recensioni, il contenuto più apprezzato dagli intervistati (26,2%) e quello che genera più interazioni all’interno della community dei gamer, con un numero medio di commenti compreso tra 500 e 800 per singolo contenuto.

Raggiungere questi numeri è stato possibile anche grazie ai canali social (YouTube, Facebook, Instagram, etc.).In particolare il canale di Multiplayer.it su Twitch è fra i più attivi e di maggior successo in Italia, grazie alla collaborazione di diversi Twitcher e alla redazione che ha saputo integrarsi bene con il nuovo modo di comunicare della piattaforma, attraverso dirette e re-streaming di contenuti Gameplay LIVE  con protagonisti i videogiochi più attuali ed interessanti.

minecraft videogiochi

IL CAMPIONE: i campioni sono stati determinati attraverso una stratificazione proporzionale multipla, basata sui caratteri di sesso, età e area geografica di residenza. I dati relativi alle ampiezze assolute e percentuali delle caratteristiche sopra citate provengono dai dati ISTAT relativi all’anno 2019.

UNIVERSO DI RIFERIMENTO: l’universo di riferimento è stato determinato a partire dalle cifre della popolazione assoluta su cui è stata effettuata la determinazione percentuale della popolazione da 18 anni in su ed in seguito incrociata con le caratteristiche di sesso e fascia di età. (Popolazione adulta: 50.680.412).

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