Il brand cinese OPPO, tra i più famosi e qualitativi al mondo, spazia nei device mobili tra fascia alta e fascia bassa. Se vogliamo mantenere la convenzione del collocamento in base al rapporto prezzo/prestazione, il nuovo OPPO A5 Pro 5G, con i suoi 279,99€, è un fascia bassa. Senza mezzi termini. Tuttavia, se vogliamo prenderla un po’ più diplomaticamente, l’A5 Pro 5G vuole provare a garantire quella qualità costruttiva che pochi telefoni di marca possono vantare. Già solo per questo motivo, il dispositivo merita più di qualche considerazione che deve andare oltre alle mere prestazioni. Ovvio, se cercate un device da gaming o uno smartphone dalle alte prestazioni, non proseguite nemmeno oltre. Se, invece, volete approfondire un dispositivo che lavora su altri elementi che non siano i 5000 fps, o simili, vi invito a continuare.
L’A5 Pro 5G che abbiamo testato in questa settimana abbondante è il primo dispositivo che non mi è dispiaciuto vedere cadere. E si perché, quando nella panoramica viene indicato Resistenza di livello militare, l’utente medio come me non pone molte attenzioni. Lo standard indicato è il MIL-STD-810H, uno standard militare che richiede il perfetto funzionamento post caduta. Sia chiaro che perfetto funzionamento non è sinonimo di perfezione estetica. Ci si potrebbe aspettare tranquillamente che un device con uno standard militare esca immacolato ma no, non funziona così. Il device si può ammaccare – e l’ha fatto – però basta che funzioni come 30 secondi prima che il nostro io volesse arrabbiarsi. E l’ha fatto serenamente.
La resistenza che il telefono sviluppa, inoltre, non si limita agli urti ma anche al funzionamento in condizioni di calore estremo, di freddo e di acqua. Tutte prove a cui ho sottoposto il mio povero compagno di avventure. Certo, la caduta è stata facile da simulare ma il freddo estremo ha richiesto un’oretta bella piena di freezer (-20°C). Facilmente, per il calore basta lasciarlo al sole per un paio d’ore e il dispositivo ha raggiunto subito i 45°C e per la pioggia mi sono messo sotto la doccia a provarlo.
Descritte le condizioni al contorno per fare i test di Andrea* più interessanti, posso tranquillamente dirvi che – ovviamente – li ha superati tutti. Il device non ha mostrato grandi incertezze dopo gli stress a cui è stato sottoposto ma, è importante ricordarselo, il dispositivo provato è nuovo di pacca. Giusto subito dopo la prova del caldo, abbiamo visto qualche piccolo evento di non fluidità, unica vera incertezza.
*I test di Andrea sono prove effettuate sui dispositivi simulando scenari realistici dell’utente medio e rincoglionito. E che fa un individuo del genere? Lascia il cellulare nel frigo, e perché no, nel freezer. Lo lascia al sole, e molti device non la prendono proprio bene. Lo fa cadere e ci si butta in doccia, così per sentire la musica. Lo usa con i guanti, perché simula anche il motociclista pigro. Quindi, sono test che verranno sicuramente presi in considerazione anche dalle case madre per approvare i loro smartphone, grazie alla loro profondità e accuratezza.
Anche la batteria si è comportata bene dopo la prova del freddo, con la quale non ha avuto un significativo calo localizzato delle prestazioni. I consumi sono rimasti sempre molto ridotti e la durata sempre molto longeva. Diciamo che i 5800 mAh sfoggiati fanno il loro lavoro egregiamente e si ricaricano rapidamente ma non come in altri casi. Dall’1% al 100% il device impiega circa un’ora e dieci minuti, garantendo, però, una ricarica rapida di emergenza in pochi minuti. La durata, come accennato, è molto apprezzabile e, sicuramente, facilitata dalle prestazioni non così eccezionali. Alle performance, comunque apprezzabili, si unisce la RAM, sicuramente pochina – solo 8 GB – che non permette l’utilizzo di troppe app contemporaneamente in maniera fluida. Comunque, non c’è da preoccuparsi, perché la RAM è espandibile con altri 8 GB, così come la ROM che può aggiungere un ulteriore Tera di spazio.
Proseguendo con le prove, da motociclista mi sono immaginato il momento in cui – fermo e al freddo – devo scorrere con i guanti Maps. Che fa il motociclista? Pigro e consapevole che: che tu indossi guanti per il freddo, per protezione o per lavare, lo schermo resta reattivo anche attraverso materiali spessi, lo inizi ad utilizzare. Il feeling con guanti estivi, molto leggeri e sottili, è perfetto. Sembra che non risenta minimamente della presenza del tessuto e questo fa molto piacere a chi d’estate non se li vuole togliere.
Ma l’inverno, come si comporterà con i guantoni belli spessi e non pensati per il touch? Bhe, diciamo che si è comportato meglio in altri frangenti ma, a onor del vero, si è comportato meglio di tanti altri dispositivi che negli anni sono passati sotto i miei guanti. Quindi, per i test Andrea relativi al feeling con i guanti, il dispositivo si è comportato abbastanza bene.
La scheda tecnica, che sicuramente risulta dettagliata, è inutile che ve la spammi nell’articolo. Quindi, se volete andare a vederla cliccate qui.