Morbius – La Recensione del nuovo film con Jared Leto

Il vampiro di Jared Leto approda nell'universo Marvel

31 Mar 2022


Morbius il film pregiudicato! Così potremmo rinominare l’ultimo prodotto targato Marvel sviluppato da Sony. Pregiudicato dai fan sin dall’esordio del suo primo trailer, i quali rimasero scontenti di ciò che avevano appena visto e con il passare dei mesi le sensazioni non migliorarono di certo, anzi…

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Ebbene dopo l’uscita nelle sale, Morbius non convince a pieno, e si riprende solo in parte la sua rivincita verso questi pregiudizi, ma andando con ordine: Il film si apre con il dottor Michael Morbius in Costa Rica alla ricerca di una cura per la sua rarissima malattia, che spera di trovare in una specie particolare di pipistrelli. Subito dopo veniamo catapultati in un flashback dove viene fatto vedere il dottor Morbius durante la sua infanzia passata in una casa di cura per via di questo suo, possiamo chiamarlo, deterioramento fisico a detta dai medici, incurabile! Proprio grazie a questa terribile malattia, incontrerà nella casa di cura colui che diverrà ben presto il suo migliore amico, Loxias Crown. Una volta cresciuti, il geniale dottor Morbius non si è ancora arreso nella ricerca di una cura, come abbiamo già visto ad inizio proiezione, anzi è più determinato che mai, spingendosi ad eseguire test ai limiti della legalità anche grazie al suo migliore amico ormai cresciuto interpretato da Matt Smith, il quale volgerà un ruolo importantissimo nella storia, poiché finanzierà la ricerca del dottor Morbius. Questi esperimenti con il sangue di pipistrello porteranno il protagonista a fare delle scoperte, positive o negative, dipende dai punti vista, i quali costituiranno i perni principali sulla quale gira tutto il film. Dunque dopo aver fatto una breve introduzione su cosa vi aspetterà in questo film passiamo ad un’analisi più tecnica: È evidente la struttura della pellicola in due parti molto ben delineate. La nascita del personaggio (Michael Morbius e il suo alter ego) e lo sviluppo del rapporto tra i due.

Morbius

La prima parte si sviluppa in una maniera molto chiara e lineare dandoci qualche spunto interessante sul movente del protagonista e cosa lo spinge così in fondo. I tempi di narrazione sono ben ritmati e serrati permettendoci di assimilare quasi tutti i concetti e le vicende che porteranno il dottor Morbius a compiere l’atto che cambierà la sua vita per sempre. L’interpretazione di Jared Leto, convince lo spettatore facendoci quasi percepire il suo stesso dolore nel dover portare tale fardello. La prima parte si svolge principalmente all’interno del laboratorio “Horizon” del dottor Michael Morbius. Il rapporto con la sua collega Martine Bancroft, (Adria Arjona), si basa sulla fiducia tra i due e sulla collaborazione nella ricerca di una cura. Nonostante i metodi bruschi e avventati del protagonista, la dottoressa Bancroft non si tira mai indietro anzi lo invoglia a sperimentare così da poter coronare il sogno di trovare una cura. Ma come ben possiamo immaginare ogni cosa ha un prezzo, persino una cura per una malattia rara e i due ne verranno ben presto a conoscenza.

La prima volta che Morbius si tramuterà nel suo alter ego vampiresco non ne possiederà ovviamente il controllo anzi, ricorderà molto un Hulk ai suoi primi esordi dove la bestia possiede il controllo della situazione e contrasta il lato umano del personaggio. Vedremo poi come il dottore studierà ciò che gli è successo e cercherà di comprenderlo, studiandolo: sintomi, come prevenire che accada e con quale frequenza, oppure in seguito a che cosa. Purtroppo questo studio verrà risolto in scene tagliate di pochi minuti e infine vedremo un Morbius, cosciente di ciò che vive dentro di lui e di cosa fare per evitare che possa prendere il sopravvento.

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I problemi veri iniziano in parallelo con quelli del protagonista, ebbene dopo l’apparizione del villain inizia un declino dal punto di vista tecnico da non sottovalutare. Per quanto riguarda il ritmo narrante, perde completamente l’equilibro che era riuscito a mantenere in partenza, facendo salti temporali immotivati e senza seguire un vero e proprio schema logico. Il nemico principale della pellicola viene presentato con un colpo di scena che lasciava intuire chi fosse già da metà film.

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Ciò che dobbiamo alla seconda parte è sicuramente le scene d’azione, un modo di combattere particolare, visto poche volte nell’universo Marvel, il protagonista quando si muove sembra quasi scomparire nel nulla come se fosse un corpo astratto. La CGI, a differenza di Venom 2, non lascia sbavature così facendo ci permette di farci godere ogni singolo combattimento…per quei pochi che riusciamo a vedere. Altro aspetto negativo della seconda parte è sicuramente la mancata caratterizzazione dei personaggi se non fosse per quello di Matt Smith che rende il tutto più elettrizzante e intrigante, il resto completamente piatti, soprattutto i due poliziotti, i quali hanno a carico il caso del dottor Morbius. Non riescono ad entrare all’interno dell’azione, senza riuscire neppure a mettere i bastoni tra le ruote al protagonista, figuriamoci al villain. L’aspetto che più allarma e fa sobbalzare dalla sedia è sicuramente come già detto in precedenza, la velocità con la quale Jared Leto entra quasi in simbiosi con il suo alter ego riuscendo a controllarlo come un Bruce Banner dopo anni di esperienza, peccato che ci fanno capire che il tutto si svolge in una settimana… D’altronde con una durata sotto le due ore il tempo non ci è amico dunque è evidente come in post produzione abbiano dovuto accorciare tagliando sicuramente qualche pezzo. Infine il momento che tutti voi aspettavate, le scene post-credit, ebbene si parlo al plurale poiché sono due e per nulla inutili, anzi! Hanno un ruolo fondamentale proprio perché fungono da trampolino di lancio per il personaggio di Morbius sperando possa trovare il suo posto nell’universo cinematografico Marvel.

CONCLUSIONI: Tirando le somme l'esordio di Jared Leto nel mondo Marvel non è dei peggiori, in sostanza è un buon film introduttivo classico di un'anti-eroe come abbiamo visto per il Venom di Tom Hardy. Presenta dei problemi ovviamente, non eccelle in qualità e narrazione però spiega la nascita di un personaggio che possiede molto potenziale in questo universo, come se fosse una ventata di aria fresca. Dunque il Morbius di Jared Leto ottiene una sufficienza piena senza troppe pretese e con un umiltà da esordiente.

VOTO FINALE: 6.5

SCHEDA FILM

  • USCITA: 31/03/2022
  • GENERE: Cinecomic
  • REGIA: Daniel Espinosa
  • DURATA: 105 min
  • SCENEGGIATURA: Matt Sazama e Burk Sharpless
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