Hearthstone: profondi cambiamenti per il futuro Blizzcon 2017

27 Dic 2016

Hearthstone: profondi cambiamenti per il futuro Blizzcon 2017

A quanto pare Blizzard apporterà dei cambiamenti nel 2017 per migliorare l’ambiente competitivo di Hearthstone.

Dopo l’uscita de I Bassifondi di Meccania, sono in arrivo novità anche per il sistema di punti iridati; andiamo subito a vedere quali saranno i cambiamenti.

– Nella Road to Blizzcon 2017 sarà bandito il formato “al meglio delle 3 partite” (Bo3) da tutte le Cup ufficiali ed i tornei Open in cui vengono assegnati punti mondiali. Quindi, per passare il turno in un torneo bisognerà vincere almeno 3 partite nel formato “al meglio delle 5”, (Bo5) più partite vuol dire meno possibilità di colpi di fortuna e maggior premio alla consistenza.

– Il numero minimo di partecipanti sale dai 32 del 2016 ai 64 dell’anno che sta iniziando.

– Un altra novità riguarda l’eliminazione del cosiddetto “Last Call”, ovvero il torneo di ripescaggio fra i primi 8 giocatori di ogni server a non essere riusciti a qualificarsi tramite i Championship stagionali, per intenderci il torneo in cui l’anno scorso si è qualificato il campione del mondo Pavel. Con le regole nuove, al suo posto sarebbe andato a giocarsi le sue chance mondiali il rumeno di G2 RDU che si trovava al primo posto nella classifica EU per punti complessivi.

A prima vista tutte belle novità, pensate allo scopo di rendere l’accesso ai preliminari regionali più meritocratico e meno casuale, eliminando dalla corsa ogni torneo/torneino “scorciatoia” che nel 2016 hanno assegnato grandi quantità di punti diluendo il pool di player qualificati. Chiaramente nel quartier generale Blizzard non è passato inosservato il calo di interesse registrato in occasione della Road to Blizzcon 2016, tra le cause è stato individuato anche il basso appeal mediatico di troppi player poco conosciuti approdati alle fasi finali “usurpando” i campioni preferiti del grande pubblico di twitch e dei social.

Ragionando sulle nuove regole per la qualificazione ai mondiali 2017, che come abbiamo visto comprendono anche una redistribuzione del sistema di punti ladder e tornei, sembrerebbe che vogliano restringere il cerchio di giocatori avvantaggiando i “soliti noti”. L’operazione porterà delle conseguenze sia positive che negative che andrebbero valutate sul medio e lungo periodo prima di giungere a conclusioni.

Purtroppo però il giocatore che non può permettersi di girare il mondo per fare Major ogni settimana o due, avrà di fronte un muro sproporzionato da scalare se cercherà di qualificarsi attraverso le competizioni online accessibili a tutti.

Da un altro punto di vista però, il volto nuovo o futuro outsider che spera di arrivare a vincere i soldoni con la sua skill, deve tenere a mente una cosa fondamentale: i migliaia di dollari che gli sponsor mettono sul tavolo nei prize-pool sono “merito” dei grandi nomi che a torto o a ragione muovono il pubblico e fanno crescere le visualizzazioni. Senza i protagonisti non ci sarebbe il film e di conseguenza anche le comparse sarebbero disoccupate e non potrebbero sperare nel colpo di fortuna che li porta sotto i riflettori.


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