Final Fantasy 7 Rebirth arriva su PC – la prova su Legion Go
Federico Cavallaro 29 Gen 2025
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L’acclamato videogioco, Final Fantasy 7 Rebirth, sviluppato e pubblicato da Square Enix uscito in esclusiva temporale su PlayStation 5 il 29 febbraio 2024 è finalmente arrivato su PC. Questa versione ci dà la possibilità di goderci uno dei JRPG più acclamati dalla critica usciti lo scorso anno e, dopo averlo testato a lungo possiamo confermare che questo porting è davvero imperdibile.
![Screen catturato da Legion Go, ovviamente su schermi piccoli rende molto di più.](https://nerdgate.it/wp-content/uploads/2025/01/Screenshot-2025-01-29-095739-1024x478.png)
Partiamo col dire che non occorre necessariamente aver giocato al primo gioco, Final Fantasy 7 Remake Intergrade, per giocare a questo capitolo, ma è fortemente consigliato visto che il tutto fa parte di una trilogia. C’è un’opzione per guardare un breve video che spiega cosa è successo nel titolo precedente, tuttavia, non spiega i dettagli più cruciali della storia. Se invece si ha giocato il gioco originale del 1997, potrebbe essere abbastanza, ma la trilogia del remake si arricchisce molto con questo titolo e l’esperienza sarà decisamente migliore dopo aver giocato a Final Fantasy 7 Remake. La storia di Rebirth riprende subito dopo il finale del gioco precedente, quando Cloud e il suo equipaggio si trovano ora fuori da Midgar e si avventurano nel mondo aperto. Stanno ancora inseguendo Sephiroth e trovano nuovi indizi per raggiungerlo e sconfiggerlo una volta per tutte. Tuttavia, il malvagio conglomerato Shinra è ancora alle loro calcagna mentre prepara nuovi piani per far crescere il loro impero, con il nuovo presidente dell’azienda, Rufus Shinra, che prende il comando. A differenza di Remake, il gruppo iniziale è composto da cinque personaggi, che alla fine aumentano a sette. I quattro originali di Remake, Cloud, Barrett, Aerith e Tifa funzionano in gran parte allo stesso modo, anche se ci sono alcune modifiche per ciascuno di essi. I nuovi personaggi Red XIII, Yuffie e Cait Sith hanno tutti meccaniche di combattimento diverse per renderli distintivi. Il mondo di gioco è diviso in sette regioni diverse, al’interno di quasi tutte le regioni ci sono varie missioni secondarie e attività da svolgere, ad esempio quasi tutte hanno torri da trovare e attivare. Una volta accese, mostreranno le varie attività secondarie che si possono fare in quella specifica regione. Il gioco ha una forte componente esplorativa, utile anche per permetterci di trovare materiali che servono a farmare oggetti curativi oppure oggetti importanti per sbloccare le evocazioni.
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I requisiti di sistema, come si potrebbe immaginare, sono abbastanza esigenti. Per giocare a 1080p/30 FPS con impostazioni grafiche basse, è necessario un processore AMD Ryzen 5 1400 o Intel Core i3-8100, una scheda grafica Radeon RX 6600, Intel Arc A580 o Nvidia GeForce RTX 2060, e 16 GB di RAM. I requisiti consigliati, che consentono di giocare a 1080p/60 FPS con impostazioni di qualità media, richiedono un Ryzen 5 5600, Ryzen 7 3700X, Core i7-8700 o Core i5-10400, una Radeon RX 6700 XT o GeForce RTX 2070, e 16 GB di RAM. Infine, per giocare a 2160p/60 FPS con impostazioni di alta qualità, è necessario un Ryzen 7 5700X o Core i7-10700, una Radeon RX 7900 XTX o GeForce RTX 4080, e 16 GB di RAM. Inoltre, saranno necessari 155 GB di spazio di installazione su un SSD. La nostra prova è stata effettuata sul device handheld Lenovo Legion Go ed è andata decisamente meglio del previsto. Il gioco funziona bene grazie alla sua eccellente ottimizzazione, per sfruttarlo al meglio su questo dispositivo abbiamo settato il tutto a risoluzione 800p con tutti i dettagli grafici su “basso” e “medio” sulle texture, 6 GB di VRAM e la scala di risoluzione dinamica minima impostata su 66 %. Giocandolo a 25W siamo riusciti a mantenere i 60 fps quasi sempre, alcune zone sono inevitabilmente pesanti (come quelle open world) e quindi calano fino a 45 o 50 però se si vuole mantenere una stabilità maggiore basta impostare la frequenza di aggiornamento a 30 dalle impostazioni e il gioco non avrà problemi. Sullo schermo di Legion Go e quindi in portabilità il titolo è davvero piacevole da giocare, la durata della batteria con questi tripla a è sempre un “problema” però la sua ora e mezza la fa senza grossi intoppi.
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