Call of Duty Vanguard – La Recensione del nuovo capitolo del brand

Appuntamento annuale con Call of Duty Vanguard

Ebbene si, come ogni anno siamo tornati con un nuovo capitolo di Call of Duty. Quest’anno però niente di entusiasmante (lo specifico già da ora) e difatti la review sarà anche più breve del solito per quanto riguarda la campagna, perché le uniche innovazioni su questo nuovo Call of Duty Vanguard le abbiamo nel comparto multiplayer.

Torniamo con l’ambientazione nella seconda guerra mondiale, però qui è una versione alternativa o quasi perché, districandosi fra eventi realmente accaduti e personaggi fittizi, Sledgehammer Games rivisita a modo suo la fine del conflitto. La modalità campagna ci getta tra i titoli di coda di una seconda guerra mondiale a metà tra realtà e fantasia in cui una variegata task force di eroi fittizi deve fermare i nazisti e sventare il loro misterioso Progetto Phoenix in ambientazioni ed eventi realmente appartenenti al conflitto. Siamo dunque nel 1945, Adolf Hitler è morto ma il Terzo Reich non vuole saperne di arrendersi agli Alleati, ragion per cui è necessario continuare a spargere sangue dell’Asse sulle Midway, in Francia, a Stalingrado e nel Nord Africa. Nessun problema per i nostri protagonisti, quattro soldati scelti dotati di capacità fuori dal normale, background differenti e motivazioni personali che scopriremo poco alla volta. Il problema di questa campagna? La sua durata è circa di sei ore scarse e mette in scena un racconto seppur adrenalinico e a tratti molto spettacolare fatto per lo più di stereotipi, frasi fatte ed eroi che non fanno in tempo a distinguersi dalla massa di soldati impavidi che riempiono copioni e sceneggiature da tanti anni ormai. Del punto di vista tecnico ne parlerò meglio dopo, però tengo a sottolineare che nelle cut-scene ci sono molti momenti bloccati a 30 fps mentre tutto il resto gira a 60, purtroppo fa storcerne il naso più di una volta questo problema. La narrazione è molto sempliciotta e il tutto è sempre troppo guidato, non è stata data neanche una sola possibilità di scelta al giocatore durante la campagna.

Passiamo ora al punto forte di questo capitolo (e brand ormai), il comparto multigiocatore. Sono due le scelte che il menu di gioco ci offre per l’online: multiplayer e zombie, la prima è la classica modalità dove si può giocare contro i vari giocatori online nelle numerose battaglie in deatmatch a squadre, tutti contro tutti, dominio, cerca e distruggi, uccisione confermata e nelle nuovissime Pattugliamento e Campione Hill. Nella modalità pattugliamento bisognerà sempre muoversi e cercare di difendere/conquistare il cerchio che comparirà in giro per la mappa, Campione Hill invece è essenzialmente uno scontro a fuoco in un formato in stile torneo. E’ una competizione con altre 7 squadre. Queste squadre saranno composte da 2 o 3 persone a seconda della modalità. Inoltre, il giocatore condividerà 12 vite con il suo compagno di squadra. Prima della modalità, si selezionano le armi in base al proprio budget. Se si hanno più vite degli avversari o se la vita dell’avversario si esaurisce più velocemente della nostra, allora vinceremo. Ultima aggiunta è Blitz 24/7 che ci darà una qualsiasi delle modalità di gioco ma su mappe leggermente più grandi, una modalità di gioco molto caotica. Il gameplay e tutto il comparto multiplayer si basa sull’architettura meravigliosamente realizzata da Infinity Ward per il Modern Warfare uscito nel 2019. Ci si muove e spara più come in Modern Warfare e Warzone che in Cold War (e questa è una cosa davvero ottima). la personalizzazione degli accessori delle armi, il doppio sprint e l’irruzione delle porte sono tutti presenti in Vanguard ma ci sono anche alcune novità. C’è, finalmente, un’ombra di distruggibilità degli ambienti nel multiplayer quindi questo aspetto risulta anche molto strategico e divertente. In questo Call of Duty è presente anche Il Combat Pacing che permette di definire il numero di giocatori in una partita, attraverso tre modalità impostabili nel menu. La modalità Tattica aumenta il tempo di ingaggio e ha lo scopo di creare una sensazione di combattimento intimo e intenso, è l’ideale per il classico 6v6. Assalto mira a un tempo di ingaggio medio, con combattimenti ad alta tensione per più giocatori su mappe abbastanza grandi da ospitarli. Blitz punta all’adrenalina pura e al caos con un sacco di giocatori ammassati nelle mappe. La cosa bella di questo nuovo sistema è che rende più facile la personalizzazione dell’esperienza per tutti creando un multiplayer davvero accessibile. La fusione con Warzone si sente moltissimo, abbiamo anche un battlepass che ci darà non solo ricompense per Vanguard ma anche per il battle royale quindi è chiaro che quello è il loro obiettivo, fondere tutto insieme sotto la grande ala di Warzone. Il Cross-play anche su questo capitolo è presente e ci sono gli operatori sbloccabili attraverso battle pass (pagando dieci euro) oppure si possono sbloccare facendo le sfide nella modalità multiplayer.

Ultima modalità di gioco presente è l’immancabile modalità Zombie che in questo capitolo viene lanciata in questa nuova esperienza chiamata Der Anfang: un nuovo modo di giocare composto da una hub di gioco ambientata nelle strade disseminate di cadaveri di Stalingrado. Lì, è possibile spendere risorse per aumentare di livello le armi e le abilità tra i round. Da quest’area ci sono anche dei portali con cui raggiungere delle mini quest/obiettivi che, una volta completati, riportano alla hub di gioco. Man mano che vengono completati questi obiettivi, si guadagnano crediti e si sbloccano nuove aree dell’hub. Il problema di questa modalità è che se giocata in solitaria porterà alla noia molto velocemente perché con soli tre obiettivi e tre tipologie di zombie, il tutto risulterà ripetitivo molto presto. La bellezza di Zombie nei vecchi capitoli era la classica modalità a round da fare magari con gli amici per cercare di battere il proprio record, qui purtroppo questa emozione non c’è e seppur sia bello sperimentare sempre cose nuove, questa versione di Zombie per ora non convince a pieno.

Tecnicamente Call of Duty Vanguard è un gioco molto avanzato, si percepisce in tutta la sua poderosa magnificenza che parliamo di un motore grafico che dona maggiore fotorealismo alle ambientazioni, mette in mostra affascinanti effetti d’illuminazione e buone animazioni. Giocato su console di nuova generazione (la nostra prova è stata su Xbox Series X) è una meraviglia grazie anche ai 60 frame al secondo presenti sempre su schermo anche nelle situazioni con tanti personaggi a schermo e quando l’azione è molto frenetica. L’esperienza di gioco verrà, come sempre, arricchita tramite stagioni quindi aspettiamoci tanti nuovi contenuti (e tanti gigabyte di aggiornamenti..) al più presto.

CONCLUSIONI: Se vi aspettavate un netto cambiamento per questo capitolo, resterete delusi. Il buon vecchio Call of Duty senza aggiunte particolari, non c’è innovazione né rivoluzione per il franchise e chi ha giocato gli altri capitoli recenti sa già cosa lo aspetta e forse il segreto del suo probabile successo commerciale è proprio questo.

VOTO FINALE: 7

SCHEDA GIOCO

  • DATA RILASCIO: 05/11/2021
  • GENERE: Sparatutto
  • SVILUPPATORE: Sledgehammer Games
  • PUBLISHER: Activision
  • PIATTAFORME: Famiglia Xbox, Playstation 5 e 4, PC
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