Oggi vi parlerò di Akame ga Kill!, un’opera conclusa in 15 volumi, scritta da Takahiro e disegnata da Tetsuya Tashiro, pubblicata, in Italia, da Planet Manga al prezzo di copertina di 4,90€. Questo manga nel corso del tempo è diventato sempre più famoso e apprezzato dagli appassionati del genere, per questo motivo vediamo pubblicati successivamente un prequel chiamato Akame ga Kill! Zero, concluso con 10 volumi, e Hinowa ga Crush!, un sequel spin-off in corso d’opera che vede pubblicati 5 volumi in Giappone e 4 nel nostro paese. Inoltre con l’uscita di Kaijin Reijoh, opera realizzata dall’illustratore Tetsuya Tashiro (trovate qui la recensione sulla nuova opera di Planet Manga), è stata pubblica una meravigliosa variant del primo volume di Akame ga Kill!, reperibile solo con l’acquisto di un pack speciale. Da quest’opera è stato tratto l’omonimo anime, disponibile anche su piattaforme streaming come Netflix.
“I malvagi che il cielo non può giudicare, li uccideremo nell’ombra”.
Tatsumi, il protagonista di questa storia, lascia il suo povero villaggio in cerca di fortuna, e si dirige verso la grande capitale dell’impero in compagnia di due amici, Ieyasu e Sayo. Durante il viaggio però i tre si perdono di vista e Tatsumi si ritroverà da solo nella capitale, la quale si rivela completamente diversa dall’idea che si era fatto. Il giovane senza soldi e senza un tetto sopra la testa, viene accolto da un ricca famiglia e viene invitato a rimanere nella loro residenza. Quella notte però la casa viene assalita da una banda di individui pericolosi, si tratta dei Night Raid, una banda di spietati assassini!
La trama dell’opera si rivela molto originale e innovativa, mostrando un miglioramento costante nel susseguirsi dei volumi, portando numerosi elementi interessanti e avvincenti come ad esempio la questione dei Teigu. Akame ga kill! vede infatti come protagonisti un gruppo di assassini che paradossalmente fanno parte della schiera dei buoni e si porranno come obiettivo quello di rovesciare un impero corrotto e malfunzionante, governato dal giovanissimo imperatore che segue le direttive dello spietato primo ministro. A causa di questo governo la popolazione si trova ridotta in condizioni estremamente povere e precarie, motivo che spinge il giovane Tatsumi a viaggiare verso la capitale in cerca di una piccola fortuna. Da qui avranno inizio tutte le vicende che lo porteranno a unirsi ai Night Raid e a fargli capire che l’unico modo possibile per liberare la popolazione dalla miseria è perseguire la via dell’assassinio. Si tratta dunque di un battle shonen estremamente crudo, con la presenza di numerosi scontri all’ultimo sangue che riescono a rendere il tutto più avvincente. L’opera presenta numerosi punti di forza, primo tra tutti la caratterizzazione dei personaggi, che risulta essere ottima fin dai primi capitoli, ma anche l’evoluzione che essi hanno nel corso dell’opera. Fin dal primo volume del manga viene infatti dato ampio spazio alla descrizione del doloroso passato dei personaggi e delle vicende che li hanno portanti a intraprendere la via dell’assassinio. Un secondo punto di forza è sicuramente lo sfondo su cui le vicende sono ambientate: oltre che sui personaggi, l’autore pone infatti molta attenzione a descrivere e a mostrare in modo accurato la condizione in cui la società si trova a vivere, mostrando da una parte l’avidità dell’uomo, e dall’altra una società povera e abbandonata a sé stessa. In aggiunta a ciò i disegni sono realizzati bene, nonostante siano più grezzi rispetto a Kaijin Reijoh, ultima opera di Tashiro e nel quale riesce sicuramente a dare il meglio di se. Sempre le illustrazioni sono in grado di trasmettere al lettore i veri punti di forza del manga, dove la presenza del sangue è riportata magnificamente dall’autore in tutte le tavole più crude e violente.