Joker: Folie à Deux ha fatto il suo debutto alla Mostra del Cinema di Venezia e, sebbene un’anteprima al festival abbia molto senso per questo seguito targato Warner Bros. diretto sempre da Todd Philips, che incarna il nemico più famoso di Batman, non sembra che i critici italiani (e non) siano entusiasti del sequel come lo sono stati del primo film.
“Ancora una volta, Phillips ha fatto un film che Joker stesso probabilmente approverebbe. Questa volta, tuttavia, sono molto meno convinto che altre persone condivideranno lo stesso entusiasmo” – IndieWire
“Ciò che è più impressionante di Joker: Folie à Deux è il modo in cui Phillips sminuisce volontariamente il suo blockbuster da miliardi di dollari. Sta guardando dentro di sé. Arthur sta guardando dentro di sé. Spero che anche il pubblico lo faccia, e si chieda perché si preoccupano così tanto di Arthur Fleck in primo luogo. Amiamo davvero Arthur o amiamo solo come la sua storia, di per sé un melodramma televisivo glorificato su una persona triste che commette crimini tristi per il bene di un triste pubblico curioso, ci fa sentire riguardo verso noi stessi?” – TheWrap
“Impedire al Joker di diffondere il caos in modo maniacale nelle strade di Gotham City è praticamente come neutralizzarlo. Per non fare troppi spoiler, ma ancora più del suo predecessore, il sequel riduce l’arcicattivo a un prodotto svuotato di traumi infantili e malattie mentali. Il che significa che c’è ben poco che non abbiamo imparato l’ultima volta. Persino gli intermezzi di danza sono tratti dal primo film” – IGN
“Gaga è una presenza irresistibile e vivace, che divide la differenza tra affinità e ossessione, mentre regala ad Arthur in modo tenero una dose di gioia e speranza che lo porta a cantare ‘When You’re Smiling’ mentre si reca in tribunale. I loro numeri musicali, sia come duetti che da solisti, hanno una vitalità di cui il film cupo ha disperatamente bisogno. In teoria, potrebbe sembrare un’idea caotica quella di trollare il pubblico presentando Lady Gaga come la compagna di follia di Joker, solo per poi relegarla in disparte per la maggior parte della storia in favore di infinite scene di processo che letteralmente ripercorrono gli eventi del film precedente. In pratica però, la decisione di Phillips di affidare a una superstar generazionale un ruolo che sembra progettato per massimizzare sia i suoi talenti supremi come cantante sia la sua presenza sullo schermo totalizzante come attrice, solo per poterla far sedere sullo sfondo di un’aula di tribunale ogni volta che non non vengono tagliati i suoi numeri alle ginocchia… beh, è molto più criminale di qualsiasi cosa Arthur Fleck faccia in questo film” – /Film
“Questo sequel sebbene finisca per essere stridente, laborioso e spesso decisamente noioso, c’è un miglioramento rispetto al predecessore. È una specie di musical, con Phoenix e altri che gorgheggiano standard di melodie da spettacolo, spesso in pezzi fantasy, un po’ come Pennies from Heaven di Dennis Potter. Questo gli conferisce struttura e sapore che il primo film non aveva.” – The Guardian
Al momento il film ha ottenuto uno score di 54 su Metacritic , basato su 23 recensioni di critici cinematografici. Il punteggio ovviamente può aumentare (o diminuire) avvicinandosi alla release ufficiale prevista per il 2 ottobre in Italia.