Ali Hazelwood si approccia per la prima volta al fantasy col paranormal-romance Bride, uscito il 13 febbraio per Sperling & Kupfer. In una New York in cui vivono umani vampire e licantropi, rimanendo però ognuno nel proprio territorio, Misery una vampira, la nostra protagonista, si vede costretta a un matrimonio con Lowe l’alfa del branco di New York per mantenere la pace tra le due specie. Fra i due sin dal matrimonio non scorre buon sangue. Lui non sembra nemmeno tollerare la sua presenza e soprattutto non riesce a fidarsi di lei, e non ha tutti i torti. Infatti lei non l’ha sposato solo per il benessere della sua specie ma anche per un tornaconto personale, pensa di poter trovare nel territorio dei lupi qualcosa che ha perso. Un paranormal-romance in chiave ironica, soprattutto grazie alla protagonista, in cui però non mancano i misteri. Questi sono sicuramente più presenti nella prima parte del romanzo mentre dalla seconda parte ci si concentra molto di più sul romance a discapito della trama che sembra quasi conclusa con un finale troppo frettoloso. Per gli amanti del fantasy potrebbe sembrare un libro un po’ scontato, con qualche cliché che ci riporta a Twilight, e carente di worldbuilding, ma non pensiamo siano quelli i dettagli su cui punta l’autrice giustamente trattandosi principalmente di un romance. Per essere un primo approccio verso il fantasy-romance è sicuramente un libro ben riuscito, scorrevole, con dei personaggi ben caratterizzati, anche alcuni di quelli secondari, che intrattiene e tiene incollati alle pagine.
CONCLUSIONI: Bride in conclusione è una storia romantica di successo, piena di arguzia e fascino, alcuni cliché familiari e molte sorprese. È una dolce storia d'amore con una grande narrazione di fondo e semplicemente un libro piacevole da leggere.