Mike Schmidt, giovane 30enne, inizia il suo primo giorno di lavoro come sorvegliante notturno nel ristorante per famiglie “Freddy Fazbear’s Pizza“, un tempo famosa pizzeria che adesso è un luogo abbandonato e in decadenza. È costretto ad accettare questo lavoro anche se con controvoglia poiché orfano dei genitori e costretto a badare alla sorellina più piccola, Abby. Le sue prime notti di lavoro prendono una piega bizzarra quando scopre che le 5 mascotte del ristorante, degli animatronics dall’aspetto di simpatici animali domestici, improvvisamente prendono vita cercando di uccidere ogni cosa che si muove all’interno del locale.
Queste sono le premesse di Five Nights at Freddy’s film, genere supernatural horror, tratto dalla famosa serie di videogiochi dall’omonimo nome che attira l’attenzione per il suo concept giocoso che però spaventa lo spettatore con le sue mascotte inquietanti che hanno un design intrigante. Il film è ben fatto, non ci aspettavamo che una storia tratta da un videogioco del genere potesse essere sviluppata così a fondo a livello di trama. Due temi principali su cui ruota la storia sono la famiglia, molto bello il legame tra i due fratelli e la loro backstory drammatica, e il sogno che diventerà perno su cui si svilupperanno inaspettate dinamiche che porteranno i protagonisti a ricercare risposte del proprio passato affrontando le spietate mascotte della pizzeria. Gli animatronics in quasi tutte le scene sono reali, c’è stato un uso molto limitato della CGI, e questo ha permesso un’immersione più profonda nella storia che inizialmente sembra divertente, mostrandoci come il locale fosse ristorante, sala giochi old school, centro di feste di compleanno, ma poi man mano che i personaggi iniziano ad indagare nel loro passato diventa sempre più profonda e melanconica.
La regia di Emma Tammi è puntuale, ottima, le scene horror non sono eccessive e riprendono il mood del videogioco ponendo al centro del terrore le mascotte del locale ma soffermandosi soprattutto sul subconscio dei protagonisti, con dei primi piani grandangolari che hanno messo in risalto la loro recitazione. Il prodotto è ben fatto forse proprio perché alla sceneggiatura c’è il creatore del videogioco, Scott Cawthon, che è stato supportato dalla casa di produzione Blumhouse Productions che ha sfornato sempre ottimi film come “Split”, “M3gan” o “La notte del giudizio”. I fratelli Schmidt sono interpretati da Josh Hutcherson, famoso protagonista della serie di film “Hunger Games”, e Piper Rubio, giovane promessa che si è distinta per le capacità di recitazione nonostante la giovane età, accompagnati da Elizabeth Lail che interpreta una alquanto sospetta poliziotta e Matthew Lillard, famoso per essere stato protagonista di film come Scooby-Doo, Scream e SLC Punk!.
La visione è assolutamente consigliata, vi suggeriamo di andarlo a vedere proprio il giorno di Halloween per entrare nel mood giusto.