Benritrovati cari Gaters! Oggi parliamo dello special numero 12 di Dampyr, che porta il suggestivo titolo de “La Porta dell’Inferno” e, credetemi, non poteva essere più azzeccato! La storia è scritta e sceneggiata da Moreno Burattini, i disegni sono di Fabrizio Longo mentre la copertina è opera di Enea Riboldi.
In questo albo il nostro Harlan, come sempre accompagnato dal fedele e fraterno amico Kurjak, si recherà nella magnifica città di Firenze per indagare sulla misteriosa sparizione di un professore universitario. Lo studioso è infatti scomparso, letteralmente nel nulla, durante la consultazione di un antico manoscritto risalente al 1300. Durante un sopralluogo nella biblioteca dove è avvenuto il fatto, i due cacciatori di mostri vengono assaliti da un demone,anch’esso alla ricerca del libro. Quando lo scontro sta proprio per volgere al peggio, Harlan, Kurjak, un bibliotecario e il demone vengono… Scaraventati a forza nel bel mezzo dell’Inferno Dantesco!
Il manoscritto, contenente tra le altre cose un’antica versione della prima parte della Divina Commedia, è stato scritto sulle pagine cancellate di un antico tomo di magia primordiale, in grado di creare vere e proprie dimensioni parallele. Vergandoci sopra i canti dell’Inferno, questi hanno preso forma e risucchiato i nostri eroi!
UN ALLUCINANTE VIAGGIO ALL’INFERNO ASPETTA HARLAN E I SUOI COMPAGNI
L’idea, secondo me, è davvero bella. I personaggi si ritrovano a dover compiere un viaggio allucinante, affrontando molte delle terribili e inquietanti figure dell’opera dantesca, quali Minosse, Caronte, Cerbero e Lucifero in persona. E per farlo, saranno costretti a sputare sangue, nel vero senso della parola. Infatti, in questa dimensione infernale creata per dare eterna sofferenza, non si può morire. Questo particolare da a Harlan e compagni nuove possibilità di azione, ma ognuna va pagata a carissimo al prezzo di una atroce agonia di dolore, cosa che dona alla storia un tono davvero particolare e “sofferente”.
Le tavole, efficaci e particolareggiate, rendono molto bene la sofferenza di cui ho parlato poco sopra, funzionando benissimo per tutta la storia. Inoltre, la caratterizzazione dei personaggi infernali è davvero ottima, fedeli alla descrizione dantesca, di impatto assicurato.