La passione per i videogiochi da alcuni anni ha una certa valenza nel campo mediatico, dato che nel bene e nel male questo argomento è sempre sulla bocca di tutti.
La community italiana di gaming su youtube di certo ha fatto la sua parte, facendo conoscere un vasto mondo anche ai genitori dei ragazzini che si stanno avvicinando al mondo videoludico, espandendo così l’argomento ad un target più ampio.
Secondo una ricerca svolta da Multiplayer.it tramite Euromedia Research però, che analizza l’evoluzione dei videogamer negli ultimi 20 anni, già abbiamo un misto di genere che è appassionato a questo mondo: uomini, donne, dai più giovani, agli appeni maggiorenni, agli over 50, il target “buca” questo taboo e l’idea generica che il videogiocatore media è il classico ragazzino timido, chiuso e senza vita sociale.
Prima dei dati statistici, ecco le parole di Andrea Pucci, CEO e fondatore di Netaddiction, l’editore proprietario di Multiplayer.it, partito da una passione per arrivare ad una azienda con più di 60 collaboratori, due sedi e 10 milioni di Euro di fatturato:
“Quest’anno Multiplayer.it ha compiuto vent’anni di attività sul Web; vent’anni di carriera per raccontare e trasmettere la passione per i videogiochi degli italiani, Scattare un’istantanea per capire a chi parliamo oggi attraverso questo sondaggio, ci è sembrato il modo migliore per concludere 1 anno molto speciale per noi”.
I risultati della ricerca mostrano che 8 italiani su 10 confermano di aver utilizzato i videogiochi almeno una volta negli ultimi sei mesi (81,4%), su varie piattaforme (console, smartphone, tablet e pc). Inoltre, la ricerca sfata il luogo comune che vede il gaming essere una prerogativa prevalentemente maschile: il 75,1% delle donne intervistate si dichiara giocatrice assidua (il 41,8% si dedica ai videogame 2/3 volte alla settimana e quasi 1 donna su 3 gioca tutti i giorni). Quindi già abbiamo un idea sbagliata in Italia per quanto riguarda i videogiochi.