Undisputed: La Recensione

Il ritorno della grande Boxe

Sudore, fatica, allenamento e tante botte. Torna sulle console la grande boxe attraverso Undisputed, titolo sviluppato da Steel City Interactive e pubblicato da Deep Silver uscito l’11 ottobre 2024. Con Canelo come frontman e un’impostazione ormai consueta nei videogames sportivi, Undisputed prova a dar lustro alla nobile arte.

In primis, bisogna dare atto allo studio britannico di aver avuto il coraggio di riproporre uno sport di cui si sentiva la forte mancanza. Nonostante UFC sia ormai una certezza in ambito sportivo, la boxe pura mancava e le tante mosse a disposizione del giocatore permettono un’immersione soddisfacente e completa. Tanti i pugili con licenza, tra cui il suddetto Canelo, un certo Ali, Tyson Fury e ancora tanti altri. A tutti questi combattenti viene affiancata la tecnica del capture motion, così da riprodurre fedelmente i movimenti dei pugili. Questa caratteristica è la più riuscita del gioco che, ovviamente, non è esente da pecche. Combattere con Canelo permette di accostare i tanti colpi tirati a quelli veramente messi in campo dal campione messicano. Dalle movenze sul ring al modo in cui si tira un jab o un montante.

Le interazioni tra i pugili sul ring risultano tendenzialmente molto precise. Ogni cosa ha una sua durata con relativa barra: la salute del corpo; della testa; della parata; il gonfiore. E si, attenti al gonfiore perché può trasformarsi in un prezioso alleato in un incontro per poi diventare la causa della propria sconfitta. Diretti, ganci e montanti devono essere lanciati con cervello, proprio come nella realtà. Una strategia da ariete potrebbe non sempre essere la soluzione migliore, portando fatica al vostro pugile e rendendolo, quindi, più vulnerabile.

Tecnicamente parlando, quindi, la trasposizione videoludica risulta di qualità e divertente. A parte rari cali di frame rate, non particolarmente fastidiosi, il gioco regge bene il dinamismo a cui è portato durante i round, portandoci da un incontro reale alla scena di Creed in pochi secondi.

Divertenti -anche se per me difficili da sfruttare (forse sono scarso)- i momenti di power up della propria stamina, avuti come conseguenza di un colpo di incontro che stordisce l’avversario. Se ben sfruttati possono portare alla possibilità di ottenere un KO dell’avversario o, almeno nel mio caso, al totale consumo della parata dell’avversario. Una pecca a livello di immersività da segnalare risulta essere la serie di jab violenti che tiriamo all’avversario. Nella stragrande maggioranza dei casi, il pugile avversario si ferma allontanando il proprio volto e rimanendo preda facile dei jab che seguono.

La scelta di design per evitare un KO quando si è atterra è molto interessante. Il mantenimento delle barre in figura entro in campi rossi, per riempire la barra dell’equilibrio necessaria per tirarsi su, non è banale e progressivamente più difficile.

Il gameplay non è difficile da apprendere. Tuttavia, come ogni videogame da combattimento, necessita di pratica per prendere confidenza con i comandi. Se pratici della boxe possiamo subito divertirci a lanciare combinazioni sensate che, quando vanno a segno, danno davvero una bella sensazione. Attraverso i tasti dorsali, infatti, possiamo decidere se indirizzare o meno al corpo il colpo, se caricare o meno una bordata impressionante. Come sempre, anche qui la strategia ha la sua grande importanza, sottolineando il grande lavoro al realismo svolto dal gruppo di sviluppo. Tutti i colpi dalla grande potenza saranno più lenti e, quindi, smanacciare un gancio destro come primo colpo potrebbe non essere una bellissima idea. Inoltre, far respirare il proprio pugile tra una combinazione e l’altra è necessario e non facoltativo se si vogliono lanciare colpi efficaci. Come nella realtà, combinazioni di troppi colpi portano il pugile a stancarsi e a lanciare mozzarelle.

Ben realizzata, anche se con troppa uniformità e poca variazione tra un pugile e un altro, è la formazione delle ferite e dei gonfiori. Sempre uguali tra loro e, soprattutto, dopo la decisione del KO tecnico sempre la stessa identica reazione. Attenzione, non che sia un problema drastico ma, nell’ottica di un’immersività completa nel titolo, risalta sicuramente all’occhio. D’altro canto, ottimamente realizzata risultano gli schizzi di sudore dovuti ad un bel colpo portato a segno.

Elementi importanti nella costruzione del titolo sono la modalità Carriera e quella Online. La Carriera risulta molto simile a quella di UFC, costringendo il giocatore a giostrarsi tra allenamenti, media, contratti e incontri. Per quanto la costruzione ad alto livello sia simile a quella dell’altro titolo di combattimento, in Undisputed risulta -almeno per me, fortunatamente- molto più leggera e rapida. Gli allenamenti sono riprodotti automaticamente, i contratti sono siglati velocemente e l’allenatore può essere livellato con velocità. La contrattazione con la controparte per l’incontro è minima e serve a guadagnare più soldi, fama e -se volete- tempo per allenarsi. Le classifiche vanno scalate con calma. Vengono proposti tre incontri automatici tra i quali possiamo scegliere ma, nel caso in cui volessimo qualcosa di diverso, potremmo selezionare a mano un avversario e proporre un incontro. Badate bene alle scelte che fate fuori e dentro al ring.

L’online permette di affrontare partite classificate con un pugile a nostra scelta contro altri tizi nel mondo. La qualità del gioco migliora, diventando ancora più divertente e realistico. Peccato che sia super permessa l’uscita rapida e facile dall’incontro, portando all’annullamento dello stesso. Quindi, se state combattendo bene, state vincendo ma dall’altra parte incontrate qualche rosicone -mi è successo- magicamente ci sarà un problema di rete.

Dunque, l’obiettivo di riportare ai grandi fasti videoludici la boxe, con tendenze al forte realismo risulta per lo più riuscito, senza nulla togliere al divertimento. Anche se un po’ statico in alcuni frangenti, il gioco vale tutti i suoi 59,90€ per divertimento e strategico realismo.

PS. Evitate le palestre piccole e affollate. La telecamera potrebbe essere leggermente antipatica in quei frangenti, finendo dietro alle teste del pubblico, il quale -per inutile cronaca- è tutto tranne che realistico.

CONCLUSIONI: Titolo che segna il ritorno della boxe in ambito viseoludico. Divertente e realistico -pur se non privo di difetti- è un gioco che diverte e soddisfa anche gli appassionati della nobile arte.

VOTO FINALE: 8.5

  • Realistico
  • Strategico
  • Gestione carriera light
  • Appagante
  • A tratti macchinoso
  • Gestione camera
  • Ripetitivo
SCHEDA GIOCO

  • DATA RILASCIO: 11 ottobre 2024
  • GENERE: Simulazione sportiva
  • SVILUPPATORE: Steel City Interactive
  • PUBLISHER: Deep Silver
  • PIATTAFORME: PS5, Xbox, PC
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