Suicide Squad: Kill The Justice League – Recensione

Da fan di lunga data della saga di Batman firmata Rocksteady, ho approcciato Suicide Squad: Kill The Justice League con un misto di paura e curiosità, per tutta una serie di motivi che andrò a spiegare in questa recensione.

TASK FORCE X

Secondo me l’errore da non compiere con questo titolo, e che invece hanno compiuti in molti, è viverlo come un seguito diretto di Batman: Arkham Knight; è vero che è ambientato nel medesimo universo, che si ricollega al finale di Knight e che c’è Bruce Wayne, ma è bene ricordarsi che i protagonisti sono i 4 criminali della Suicide Squad, con il risultato che i toni ed il modo di raccontare la storia saranno per forza di cose diversi dalle tetre e seriose avventure del Crociato Incappucciato.

Tra le altre cose come in molti prodotti di intrattenimento degli ultimi anni, è presente il Multiverso (con annesse tutte le sue follie narrative) che nelle prossime Season di contenuti ricoprirà un ruolo di rilievo.
Questo non significa che a livello narrativo non siano state compiute scelte a dir poco audaci, ma per vedere se porteranno fino in fondo tutto ciò dovremo aspettare i contenuti che arriveranno nei prossimi mesi.
Fatta questa premessa, voglio parlare subito di ciò che risulta meglio riuscito in questa strana amalgama di elementi, ovvero il comparto narrativo.

I ragazzi di Rocksteady infatti hanno confezionato un’avventura sopra le righe che vede Boomerang, King Shark, Harley Quinn e Deadshot uniti per sconfiggere i membri della Justice League soggiogati dal controllo mentale di Brainiac, il tutto ambientato nella città di Metropolis.
Con queste premesse qualcuno si aspettava davvero una storia “grounded” e seriosa? Io onestamente no, ed infatti con il giusto approccio ho apprezzato la scrittura dei personaggi, i momenti ironici, quelli folli e quelli epici, senza mai gridare al miracolo ma vivendo comunque con trasporto le vicende narrate grazie anche a tutta una serie di personaggi di contorno la cui presenza è decisamente apprezzabile da qualsiasi fan della DC.

METROPOLIS IN PREDA AL CAOS (LETTERALMENTE)

Ora che ho snocciolato delle buone parole sull’unica cosa che funziona davvero di Suicide Squad: Kill The Justice League, è bene parlare di ciò che succede quando le (numerose) cutscene finiscono e si riprende il pad in mano.

I 4 protagonisti saranno liberamente intercambiabili prima di ogni missione, ed ognuno dispone di un sistema di movimento unico che però non riesce più di tanto a differenziarli fra di loro, dato che il tutto si tramuterà in un caos incontrollato.
Ed è qui che viene fuori il primo problema del titolo: Durante i combattimenti con i nemici spesso e volentieri mi sono ritrovato una quantità di numeri, colori, effetti particellari e chi più ne ha chi più ne metta esorbitante con il risultato finale che le strategie verranno meno e conterà solo sparare all’impazzata a tutto ciò che si muove sperando di portare il risultato a casa; certo, con il passare delle ore ho preso dimestichezza e la situazione è un po’ migliorata, ma che fatica.

La problematica del caos e dell’eccessiva velocità dell’azione si ripercuote anche su alcune bossfights, andandole a minare alquanto pesantemente.
Per carità, il gunplay non è male e le armi sono discretamente differenziate, ma fra la ripetitività delle situazioni proposte ed il caos che spesso e volentieri regna sovrano non posso di certo considerarmi pienamente soddisfatto.

Il problema principale, inutile girarci intorno, è la componente coop che si fonde con un sistema di GaaS che nel 2024 risultano vetusti e fuori tempo massimo; gli utenti sono mediamente stanchi di questo genere di prodotti e Suicide Squad ha tutti gli elementi tipici di questa categoria: missioni secondarie ripetitive, loot system che ti inonda di armamentario inutile, game pass e coop.

Tutto ciò mal si amalgama poiché è anche inframezzato da una componente narrativa densa di cutscene e dialoghi, portando ad un ritmo di gioco veramente sballato: si passerà da guardare 15 minuti buoni di cutscene e sparare all’impazzata per qualche minuto per poi ripartire con inframezzi narrativi molto lunghi.

Questo continuo sparare porterà da qualche parte no? Gratificherà il giocatore che si sentirà sempre più potente giusto? Beh, sì ma no.
Già poiché lo skilltree messo a disposizione del giocatore e che sbloccheremo salendo progressivamente di livello, è denso di abilità che il più delle volte sono meri bonus passivi pieni di statistiche e numeri che nel mezzo delle caotiche battaglie non si faranno minimamente percepire; in pratica

COMPARTO TECNICO ED ENDGAME

Graficamente parlando, l’ultima fatica dei ragazzi di Rocksteady si difende piuttosto bene: nella resa visiva della mappa e dei combattimenti siamo su livelli buoni, mentre nella cutscene i personaggi hanno una resa splendida fra illuminazione, texture ed animazioni facciali.
Molto bene anche sul fronte dell’ottimizzazione, che permette al titolo di girare a 60fps con cali di frame rate molto rari, senza contare che anche per i bug la situazione è priva di particolari problemi; tecnicamente parlando quindi posso affermare senza problemi che Suicide Squad si trova fin dal day one in un ottimo stato.

Infine, è bene spendere qualche parola sull‘endgame. Dopo una decina di ore necessarie a terminare la campagna principale, verrà data al giocatore la possibilità di entrare in un loop di attività necessarie per salire di grado e sconfiggere per numerose volte la copia carbone della (riciclata) bossfight finale.
Sembra noioso vero? Beh, lo è. Difatti dopo poche ore la mancanza di stimoli e la ripetitività si faranno sentire e l’unica soluzione è sperare che il supporto post-lancio riesca a portare tanti contenuti di qualità.

CONCLUSIONI: Suicide Squad: Kill The Justice League è un'opera fatta di luci ed ombre e difficilmente inquadrabile: Da un lato abbiamo un comparto narrativo di buon livello immerso in un universo, quello DC, che ha un fascino innegabile; dall'altro abbiamo un sistema di GaaS che arriva sul mercato fuori tempo massimo e dove il core del gioco, ovvero i combattimenti, è dominato da un caos incontrollato e finisce presto per sfociare nella ripetitività. La speranza è che i contenuti post lancio e le patch riescano a migliorare la situazione.

VOTO FINALE: 7

  • Comparto narrativo di buona qualità
  • I personaggi sono ben scritti
  • Il fascino dell’Universo DC è sempre innegabile
  • Combattimenti troppo caotici ed alla lunga ripetitivi
  • Crescita del personaggio poco soddisfacente
  • Open-world che sa di “vecchio” e con missioni secondarie ripetitive
  • Endgame povero di contenuti, per ora
SCHEDA GIOCO

  • DATA RILASCIO: 2 Febbraio 2024
  • GENERE: Azione-Avventura, Terza Persona
  • SVILUPPATORE: Rocksteady Studios
  • PUBLISHER: Warner Bros Games
  • PIATTAFORME: PlayStation 5, Windows, Xbox Series X/S
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