Bentornati ancora una volta sulle pagine di Nerdgate cari navigatori del cyberspazio sempre alla ricerca di news interessanti. Oggi, come spesso abbiamo già fatto, vi vogliamo parlare di un interessante albo della Tunuè, casa editrice di cui spesso abbiamo parlato, potete trovare tutto quello che la riguarda e molto altro, nella nostra ricca sezione fumetti; tornando a noi, oggi vi raccontiamo di una nobile raccolta di novelle chiamata “Stagioni, quattro storie (e mezza)” creata da Emergency e un team di grandi professionisti.
In Stagioni, il lettore si troverà volente o nolente, ad aprire gli occhi su crude e tristi realtà che spesso non fanno comodo a nessuno, leggendo questi cinque racconti, guarderemo dritto in faccia l’orrore della guerra e delle sue inconsapevoli vittime, spesso bambini a cui non viene dato la possibilità di essere tali nei pochi duri anni di vita che conoscono.
Conosceremo posti resi tristemente noti dai notiziari per alcune vicende ad essi legati, anche se non se ne parlerà mai abbastanza, questo albo ci porterà in giro per il mondo, partendo dai ricordi di un nonno della nostra patria Italia, passando per l’arido territorio dell’Afghanistan, fino ad arrivare nel duro continente africano, in una terra cosparsa dal sangue di una guerra civile che sembra non avere mai fine, la Sierra Leone.
Leggere questo albo ci apre gli occhi su tristi realtà, cercando di farci vedere il mondo e molte storie di ordinaria quotidianità sotto un altro punto di vista!
Andiamo adesso a scoprire le cinque storie un po’ più nel dettaglio, ovviamente senza raccontarvi mai troppo di ognuna!
– I FIDANZATI DELLA MORTE (PRIMAVERA)
La prima storia, quella che rappresenta la stagione della rinascita, è pienamente in tema con essa, siamo in Italia, precisamente a Livorno nell’anno 1999, un televisore sintonizzato sul TG della sera, trasmette la bella notizia dell’ufficiale entrata in vigore della convenzione di Ottawa del ’97, ovvero quella della messa al bando delle devastanti e tristemente famose mine anti uomo; un atto doveroso contro un arma devastante, portatrice di morte in tutto il mondo, anche qui in casa nostra. Sarà proprio un nonno all’ascolto, che colto da improvvisi ricordi ed emozioni, racconterà tra le lacrime la sua personale storia con questa mietitrice di vite umane, una storia di gente coraggiosa ed eroi dimenticati di molti anni fa.
– SKIN E SKY (ESTATE)
La stagione calda e afosa dell’estate non ci poteva non portare nella bellissima Africa, terra (purtroppo) teatro di infiniti e sanguinosi conflitti e guerre civili in moltissimi dei suoi stati. Uno dei più colpiti duramente è la Sierra Leone, qui conosciamo un bambino di nome Skin di soli 8 anni; un bambino che cerca di vivere una comune giornata come quelle che vivono i nostri figli alla sua età, recandosi a scuola dopo aver salutato la propria mamma. Purtroppo la vita non è uguale in tutte le parti del mondo e questa cruda e dura storia ci ricorderà quanto siamo fortunati a non doverci fare i conti.
– STORM (AUTUNNO)
Il racconto dedicato all’autunno ci fa rimanere ancora nella dura Sierra Leone, come si usa dire qui da noi? “Piove sempre sul bagnato”, già proprio vero, perchè oltre alle terribili stragi della guerra, la gente che abita questa terra dimenticata dal mondo, deve fare anche i conti con un’altra spietata portatrice di morte, una che non guarda in faccia nessuno, la terribile Ebola. Qui conosciamo Kumba e Ike, fratellino e sorellina che fin troppo giovani, conosceranno il dolore di rimanere soli al mondo; un altra storia per farci riflettere, soprattutto quando in televisione vediamo fiumi di gente disperata che cerca la salvezza nelle nostre sicure terre, ecco uno dei mille motivi del perchè lo fanno!
– UNA STORIA LUNGA UN SOGNO (INVERNO)
Nella stagione più fredda dell’anno, ci spostiamo in Afghanistan, regione europea diventata tristemente famosa dopo l’attacco delle torri gemelle di New York. Qui facciamo la conoscenza di Abdullah e della sua triste storia, una storia di orrore, quell’orrore imposto dal regime talebano che continua a devastare una terra che un tempo era magnifica. Scappato dalla sua casa e dalla sua vita, Abdullah ci racconta il viaggio di uno dei tanti profughi di cui i giornali non fanno altro che parlarci ogni giorno, un viaggio verso la terra dei sogni, un percorso pieno di sofferenza, alimentato da una speranza che alla fine (per la gente onesta), si scontrerà con una dura realtà che non li vuole e non ha nulla per loro, un racconto per farci riflettere, sopratutto in questi tempi bui.
– GUBULDIN (MEZZA STAGIONE)
Concludiamo l’albo con questa storia, sempre ambientata in Afghanistan, precisamente in uno dei tanti presidi ospedalieri di Emergency creati per accogliere e salvare la vita alle popolazioni in guerra. Qui lavora Gubuldin, coraggioso e devoto responsabile del pronto soccorso, una persona che ha sempre un sorriso e una parola di incoraggiamento per tutti quelli che lo conoscono, una persona comune ma che di comune ha poco, lui infatti come moltissimi altri, è uno degli eroi che alimentano le missioni umanitarie nel mondo di cui mai sentiremo parlare.
Con questa ultima storia concludiamo Stagioni, quattro storie (e mezza), una raccolta di novelle per farci riflettere e aprire gli occhi su quello che accade nel nostro mondo, ci sentiamo in dovere di ringraziare Tunuè per averci dato la possibilità di leggere questo splendido albo, ringraziamo soprattutto Emergency e tutti i vari professionisti coinvolti nella creazione di quest’opera, un lavoro degno di nota che se acquistato, oltre a farci aprire gli occhi, contribuirà a fare del bene dove ce ne bisogno veramente.
A Presto cari lettori, rimanente sempre con noi per le future novità in arrivo, un saluto dal vostro affezionatissimo Stefano.