Ruby Gillman: La ragazza con i tentacoli è il nuovo film di casa DreamWorks diretto da Kirk DeMicco e Faryn Pearl in uscita nelle sale italiane il 5 luglio 2023.
Ruby Gillman è una studentessa di 15 anni della Oceanside High, un prodigio della matematica ed estremamente responsabile. Come tutti i ragazzi della sua età, però, è arrivato anche per lei il periodo della prima cotta o dei primi conflitti in famiglia. Tutto sommato una situazione classica e tipica, se non per un importante dettaglio: Ruby e la sua famiglia sono in realtà Kraken che vivono, mantenendo questo segreto, nella società umana. Sarà premura della madre della ragazza ricordarle di stare lontana dal mare visti i grandi guai che comporterebbe.
Il periodo dell’adolescenza però si sa, è anche il periodo delle prime ribellioni e la nostra protagonista non farà eccezione, scoprendo così un grande segreto che le è sempre stato tenuto nascosto.
Il film vuole presentarci la figura del Kraken da una nuova prospettiva: quella di protettori del mare, in grado di mantenerne l’equilibrio; una visione estremamente positiva nettamente in contrasto con l’immaginario collettivo. Anche le sirene, rappresentate solitamente come creature buone e ammirevoli, qui assumono un ruolo negativo: nonché anche la nomea di nemico principale dei Kraken.
Un’idea sicuramente apprezzabile e ricca di spunti ma che non riesce a convincere particolarmente nelle sue scelte.
Uno dei problemi che più si riscontra durante la visione è la mancanza di giustificazione nelle scelte dei personaggi e i loro comportamenti, spesso eccessivamente semplificati o totalmente incoerenti con la narrativa del film.
Anche la sospensione dell’incredulità non funziona come dovrebbe su uno degli elementi più assurdi: Ruby è blu.
Volendo anche passare sopra le orecchie da pesce e i tentacoli con tanto di ventosa risulta davvero poco credibile che la ragazza e la sua famiglia siano tranquillamente integrati nella società umana nonostante questo aspetto. Sì, nel film ci viene data una giustificazione, ma parliamo di una battuta in grado di far ridere sul momento, ma non davvero in grado di sostenere la situazione che ci viene presentata.
La storia scorre in modo lineare e preciso, senza particolari intoppi e risulta anche piacevole da seguire, ma forse poco ricca di eventi in grado di scuotere il pubblico rendendo così solo l’arco finale del film davvero interessante e suggestivo, nonostante anche quello pecchi in alcuni ambiti.
Dal punto di vista tecnico invece troviamo sicuramente un ottimo prodotto.
Estremamente colorato e dettagliato riesce sicuramente nel presentarci questo mondo e i suoi personaggi. La figura del Kraken ha nel film anche un design lontano e differente a quello a cui siamo abituati: brillante, acceso e sicuramente più umanoide; interessante ma non del tutto convincente. Il mondo marino non viene invece particolarmente approfondito ad eccezione della zona abitata dai kraken, risultando un po’ spoglio e anonimo. Le scelte di design risultano comunque perfettamente riconoscibili, dando da questo punto di vista un’identità al film.