Lo confesso. NieR: Automata è un gioco che mi ha profondamente incuriosito e attirato, fin dalle sue prime comparsate in rete. Mi dava l’idea di poter essere un titolo elegante, intelligente e, cosa fondamentale per un videogioco, divertente. Fortunatamente, con NieR: Automata, Taro e i ragazzi di Platinum Games non hanno smentito le prime impressioni, creando un vero e proprio gioiello!
La storia comincia dopo che una razza di raccapriccianti macchine assassine aliene, ha preso possesso della Terra e costretto quel che restava dell’umanità a rifugiarsi sulla Luna. I nostri simili, battuti ma sicuramente non sconfitti, preparano dunque il contrattacco, spedendo sul nostro ex pianeta una squadra di androidi combattenti, gli YoRHa (scritto così), a riconquistare la Terra. Macchine contro altre Macchine, combatti il fuoco con il fuoco. Iniziamo dunque il gioco nei (succinti) panni di YoRHA numero 2 tipo B o, molto più praticamente, 2B. Realizzata con le conturbanti forme di una splendida figliola, 2B è in realtà una devastante macchina da guerra, apparentemente priva di qualsiasi emozione e che darà prova da subito delle sue capacità belliche.
Dopo la dovuta premessa, ci ritroveremo catapultati in un fantastico action RPG dotato di una storia articolata e affascinante, un elegante racconto in cui troveremo violenza e amicizia, vendetta e speranza. Inoltre, i finali multipli, ci daranno più che un incentivo a rigiocare NieR: Automata, anche perché ogni run può essere molto diversa dalla precedente.
NIER: AUTOMATA É ESATTAMENTE COME SEMBRA. ELEGANTE, INTELLIGENTE E MALEDETTAMENTE DIVERTENTE
Partiamo subito con un tutorial che, a dirla proprio tutta, è una delle parti peggio realizzate di tutto il gioco. Spiega proprio il minimo indispensabile, omettendo anche l’uso di particolari tecniche che si rivelano poi fondamentali per tutto il resto del gioco. Fortunatamente, passata la prima ondata di nemici, si incomincia a capire perfettamente cosa premere e quando, anche grazie al sistema di controllo estremante fluido e intuitivo e potremo dunque inanellare elegantissime e devastanti serie di combo. Nulla di grave, in buona sostanza. Come al solito, avremo a disposizione un attacco leggero e uno pesante che, anche a seconda dell’arma equipaggiata, potremo alternare a seconda della necessità. Oltre a questi attacchi, disporremo anche di un pod, una specie di simpatica lattina volante, in grado di colpire i nemici con proiettili, laser o una buona salva di missili, anche mentre noi stiamo portando attacchi in mischia. Imparare a combinare in maniera intelligente tutti i nostri tipi di attacco è fondamentale, in quanto ogni tipo di avversario, soprattutto i Boss, andranno affrontati con tecniche e approcci differenti. Durante la nostra avventura, non dovremo combattere soltanto sulla superficie. Alcune sezioni ci vedranno infatti in volo, impegnati in adrenalinici combattimenti aerei, che poco hanno da invidiare ai più tosti shoot’em up vecchia scuola!
Tutte le volte che moriremo, respawneremo nel più vicino punto di accesso. Una volta riapparsi, tornando nel punto dove è avvenuta la nostra dipartita, troveremo la nostra carcassa, che ci potrà restituire gli XP perduti e, se riparato, il nostro “cadavere” può anche offrirci assistenza per un breve periodo. Giocando connessi a Internet, troveremo in giro i corpi semidistrutti di altri giocatori morti in quel punto. Anche interagendo con i loro rottami, potremo accaparrarci qualche accessorio utile. Ogni vostra dipartita, teoricamente, potrebbe aiutare qualche altro giocatore. Carina l’idea! Un po’ macabra, se volete, ma molto carina.
Avremo moltissime opzioni per personalizzare la nostra 2B, partendo dalle armi da mischia (spade di varie lunghezze, lance etc), quelle da fuoco per il Pod e dei chip di configurazione, che ci permettono di alterare le caratteristiche a seconda dei nostri gusti. Armi e potenziamenti vari, potremo rinvenirli rovistando tra le macerie del nostro mondo in rovina, oppure acquistarle utilizzando la valuta in game. Le combinazioni realizzabili, tenendo conto anche delle specifiche del pod, sono davvero tantissime, avremo così modo di progettare 2B al meglio per soddisfare le nostre esigenze. E no, lo so a cosa state già pensando, qui si parla solo di combattimenti! Pervertiti!
Visivamente, NieR: Automata è davvero splendido. Gli ambienti di gioco, come le città in rovina ad esempio, sono disegnati meticolosamente, carichi di dettagli ma, c’è sempre un ma, la presenza di molti “muri invisibili” rovina un po’ il concetto di open world che vorrebbero avere le ambientazioni. Mi spiego meglio: se stiamo esplorando una città in rovina, ad esempio, vedremo molte porte, finestre o passaggi tra gli edifici, magari che sarebbero comodissimi per raggiungere il posto dove stiamo andando. Provando però ad attraversarle, ci scontreremo con barriere invisibili e invalicabili, ostacoli insormontabili dove dovremmo avere campo libero! Tutto ciò è un pochetto frustrante, soprattutto in alcuni casi, davvero eclatanti.
Ma tolte queste piccoli difetti, NieR: Automata si presenta come un gioco meraviglioso. Un gioco, come ho detto nell’introduzione, elegante, intelligente e divertentissimo. E poi, personalmente trovo che 2B sia adorabile!
Alla prossima! #StayTuned!