Uno dei film più attesi degli ultimi mesi è sicuramente il film di Ryan Coogler un po reboot un po sequel della serie Rocky: Creed. Incentrato sulle vicende di Adonis Creed (Michael B. Jordan), figlio del defunto Campione di boxe Apollo Creed. Al centro della narrazione troviamo Rocky Balboa (Sylvester Stallone) cercato dal figlio di Creed per aiutarlo a seguire le orme del padre. Secondo le riviste specializzate di oltre oceano il film si è dimostrato un successo di critica e pubblico, ma secondo una recente intervista, Stallone in origine non voleva che il film fosse fatto nella maniera che oggi possiamo ammirare sugli schermi.
Parlando con Deadline, Stallone ha spiegato che è stata sua moglie, che alla fine lo ha convinto ad interpretare Balboa nella maniera in cui lo potremo vedere in Creed:
“Ho detto a mia moglie: ‘Forse potrei riscrivere la storia su di una persona vicina a Rocky che è malata, e Rocky cerca di aiutarlo. O forse Paulie sta combattendo una malattia, e posso prendere il suo … ‘Lei mi fermò e lei disse:’ No, no, no, no, questo è il punto. Se davvero si vuole andare dove forse non si è mai andati, devi metterti alla prova e vedere di cosa sei fatto. Questo è. Questo è ciò che la gente affronta, ogni giorno. Non si tratta di vanità. Non si tratta di mascolinità. Riguarda l’anima, e tu sei un vigliacco se non lo fai, o se si trova un modo vile per farlo’.”
Creed ci mostrerà veramente un Rocky Balboa come non lo abbiamo mai realmente visto prima, e secondo le prime recensioni positive, la scommessa sembra aver dato i suoi frutti. Piuttosto che indossare i guanti e salire sul ring ancora una volta, Creed dà a Stallone la possibilità di mostrare aspetti più profondi del suo personaggio.
Aria di nomination all’oscar per Sylvester Stallone?