Federico Cavallaro Fumetti 29 Mag 2019
E’ ormai qualche anno che Bao Publishing porta avanti ambiziosi progetti autoprodotti che spaziano in vari generi. Più che ai volumi autoconclusivi però, mi riferisco a storie che si espandono in diversi volumi, in diversi anni come la tetralogia di Haxa e la trilogia di Kids With Guns, attualmente in corso e che richiedono al lettore un impegno più lungo, ma anche più appagante sotto certi punti di vista. A tal proposito la recensione di oggi ha ad oggetto il secondo volume di Kids With Guns: Tribe, scritto e disegnato da Capitan Artiglio.
Capitan Artiglio è un nome che non dirà molto ai più, ma questo ragazzo, su Facebook, ha dato prova del suo amore verso la cultura pop tramite le tante fantastiche illustrazioni raffiguranti mostri e creature pubblicate sulla sua pagina personale. Sin da quando BAO annunciò il primo volume, Kids With Guns sembrava un fumetto fortemente ispirato a tanti prodotti che hanno pesantemente inciso nella nostra cultura, un mix che ha incuriosito e che, ad avvenuta lettura, ha dimostrato una sua forte personalità. Dopo un anno da quel primo volume (di cui potete trovare la nostra recensione a fine articolo), ci tuffiamo nuovamente nel mondo di Kids With Guns, un mondo western, ma coloratissimo e pieno di elementi bizzarri. Non scenderò in spoiler, ma il nuovo capitolo di questa trilogia riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati l’anno scorso e porta avanti 4 trame differenti a cui Capitan Artiglio cerca di dare lo spazio necessario, ma non riuscendoci completamente e ciò lo porta a sacrificare alcuni punti che magari avrebbero necessitato di un maggior focus. Il punto forte di questo di Kids With Guns: Tribe non è infatti la trama, che soffre della nota malattia del capitolo di mezzo di una trilogia che sostanzialmente arricchisce il primo volume e fa da setting per il terzo.
Capitan Artiglio però recupera grazie ad un ottimo comparto grafico. E’ facile notare come l’autore si è divertito molto a giocare con le tavole e la loro composizione, ma soprattutto ha affinato la sua dote di storyteller grafico, riuscendo ad operare una perfetta sintesi sia di scene d’azione che di momenti personali senza l’uso di balloon e dialoghi e questo fa ben sperare per un esplosivo terzo capitolo.
Kids With Guns: Tribe è il capitolo di mezzo di una storia che si appresta alla sua conclusione e ha il sapore di un capitolo di passaggio. Ma se la trama lascia un po’ a desiderare, questo non vale per i disegni in cui Capitan Artiglio dà il meglio della sua esperienza. Aspettiamo comunque, curiosi, il gran finale di questa storia.
CONCLUSIONI: Kids With Guns: Tribe è il capitolo di mezzo di una storia che si appresta alla sua conclusione e ha il sapore di un capitolo di passaggio. Ma se la trama lascia un po’ a desiderare, questo non vale per i disegni in cui Capitan Artiglio dà il meglio della sua esperienza. Aspettiamo comunque, curiosi, il gran finale di questa storia.
VOTO FINALE: 6.5