C’è solo un tema in grado di unire storia e mistero, mitologia e fantasia in un modo unico e diverso. C’è solo un argomento capace di affascinare generazione di esperti e di persone di diverso tipo, che siano spettatori, studiosi, appassionati di gaming, di arte, di viaggi. Il tema di cui stiamo parlando, l’avrete capito, è quello dell’Antico Egitto, un vero e proprio serbatoio di ispirazione tanto per il cinema quanto per il settore dei videogame.
Ed è proprio di questo che vogliamo parlare oggi, cercando di rispondere in maniera particolare ad una domanda: ma perché gli Egizi piacciono così tanto. Per farlo proviamo a prendere in esame le parole di Peter Reynaers, esperto di arte antica e di archeologia, che spiega così il crescente e soprattutto costante interesse delle persone verso l’Egittologia: “L’Egitto è sempre stato un paese ipnotico per le persone in generale – ha spiegato in questa intervista – Al di là dell’architettura, l’Egitto è interessante anche dal punto di vista religioso. C’è anche un certo senso di misticismo nell’arte e nei riti degli Antichi Egizi, che è stato un elemento di grande fascino nel corso dei secoli”.
Reynaers fissa anche la data di inizio di questa nuova passio per l’Antico Egitto: il 4 novembre 1922, quando l’archeologo Howard Carter trovò l’ingresso verso la tomba del faraone Tutankhamon. Noi invece possiamo utilizzare come data spartiacque quella del 1983. A quest’anno infatti risale uno dei primi videogiochi ispirato all’Antico Egitto, prodotto da Synapse Software per Commodore 64 e Atari 8-Bit. Il suo nome era “Pharaoh’s Curse” e permetteva di mettersi nei panni di un esploratore intrappolato in una tomba, tra tremendi nemici, trappole letali e tesori nascosti.
Da quel momento la storia d’amore tra Antico Egitto e gaming non si è mai interrotta. Anzi, ha valicato i confini dei generi ed è sbarcato anche nel gambling. Le slot online sull’Antico Egitto sono infatti tantissime, da “Book of Ra”, il titolo forse più famoso del web, cercato da milioni di utenti in tutto il mondo, a slot di nuova creazione. Sphinx, in particolare, si immerge profondamente nella mitologia egizia, portando in primo piano personaggi come faraoni e divinità, che arricchiscono il gioco con un’atmosfera autentica e misteriosa. Ogni simbolo e personaggio di Sphinx è progettato per trasportare il giocatore in un viaggio attraverso il tempo, offrendo non solo intrattenimento ma anche un tuffo nella storia e nella cultura di questo periodo.
Tornando ai videogame due dei capolavori sull’Egitto portano il nome di pietre miliari del gaming legato all’epica. Impossibile, infatti, non citare la serie di “Assassin’s Creed” che nel capitolo Origins, uscito nel 2017, porta il giocatore nel cuore delle città di Alessandria e Menfi, tra deserto e Piramidi, offrendo una panoramica dettagliata e precisa delle tradizioni, della vita, della cultura degli egizi. Espansione di Assassin’s Creed è invece “The Curse of the Pharaohs” che aggiunge un tocco di mitologia e di elementi sovrannaturali, per un’esperienza videoludica ancora più immersiva. L’altro capolavoro del genere è “Age of Mythology” che unisce la mitologia dell’Antico Egitto con la strategia in tempo reale, per un mix veramente unico.
Storia ed elementi sovrannaturali, architettura e arte, il fascino del passato unito alla modernità di un gioco online. L’Antico Egitto non smette di stupire anzi, continua a fare proseliti, soprattutto nel nuovo mondo del web.