Nell’obiettivo di diffondere il messaggio e la storia dei gruppi k-pop di recente data, Cho Youngsun alla storia e Seo Younghee ai disegni cercano di accompagnare il manhwa I AM BTS – la cui recensione trovate qui – dello stesso Cho, con un compagno di viaggio dedicato al gruppo femminile Blackpink, attraverso il manhwa I AM BLACKPINK.
Trama con pizzichi di commento
Anche qui, veniamo investiti da quella che è la storia di come sono nate e cresciute, artisticamente parlando, le Blackpink, uno dei gruppi femminili più seguiti e conosciuti al mondo. Uno degli elementi che emerge sicuramente in questa, anzi in queste storie, è la presenza necessaria e quasi obbligatoria di un’agenzia che formi, dettando tempi e modalità, le future star. Si vengono, quindi, a creare delle armi di attrazione di massa, volte alla conquista del pianeta attraverso i canali social. Si riesce a vedere, tanto in questo lavoro quanto in quello dedicato ai BTS, sia la passione che questi ragazzi impiegano nel loro lavoro, le sofferenze – per quanto affrontate superficialmente nell’opera – e il tempo impiegato e atteso per vedere realizzato il loro sogno, forse uno degli elementi più trattati. Si evidenzia, anche, la dipendenza che lo stesso sogna crea a chi ne è coinvolto. Si, perché soprattutto qui viene evidenziata la necessità di una fanbase, quasi più idolatrante che ammiratrice, per le ragazze, le quali, al di fuori del gruppo e del lavoro stesso, non hanno relazioni di alcun tipo, eccezion fatta per i genitori. Infatti, in questo contesto si evince maggiormente lo spirito di sacrificio.
Dalla selezione iniziale ad anni di allenamento prima dell’esordio, diventando poi dei simboli a livello mondiale, viene riportata tutta la storia delle quattro ragazze. Inizialmente selezionate in otto, per un altro gruppo, resistettero solamente in quattro, le più tenaci, fondando, per volere della solita storia, il noto gruppo Blackpink.
La trama, di per sé, presenta un’architettura davvero semplice e molto lineare. senza pretese, mostrando, come per il lavoro al maschile, la stessa superficialità nei dialoghi e la pesantezza di lunghe descrizioni, che possono piacere a chi interessato ai tanti dettagli descritti tra un capitolo e l’altro. Lo stile grafico, comune anch’esso ai due lavori, sfrutta colori molto vivi in ogni situazione, senza abbondare mai di giochi cromatici scuri, sottolinenado quanto possa essere adatto anche ai più giovani.
Quindi
Il manhwa, con set di sticker e una illustration card, è acquistabile sul sito di Star Comics o in fumetteria, viene venduto a 17,90€