Ma vogliamo parlare, in poche parole, del trailer di GTA VI pubblicato così, senza senso pochissimo tempo dopo l’annuncio del ritardo? Perché farlo in questo modo? Desiderio di sorprendere tutti o semplicemente mancanza di voglia di un fare un’azione pianificata, ha fatto boom. Letteralmente, un po’ come l’elezione del papa nuovo così al volo, l’uscita di questo secondo trailer è stata spiazzante. Ci ha resi felici e soprattutto ha esaudito il desiderio di vedere qualcosa di nuovo e di altamente spettacolare.
Il trailer, che potete vedere nell’articolo del solito Alessandro, ci mostra tanti dettagli di altissimo livello. Dalla qualità dei veicoli a quella della natura, dai movimenti dei vestiti alle abbronzature studiate, dall’apertura della cassa alle espressioni facciali abbiamo tanti elementi. Una potenziale dinamicità degli eventi inerenti all’intervento della polizia e la quantità di azioni mostrate, fanno presagire al meglio possibile. Un mondo aperto, con la qualità che Rockstar Games può conferire dopo anni e anni di lavoro, già mi fa pregustare quel sapore di immersione totale.
Quell’avventura che Rockstar riesce a dare con un misto tra libertà d’azione e di esplorazione. Il trailer numero 2 si apre con una nota fumosa tra passato e futuro di Jason Duval, il protagonista, catapultandoci in un connubio di emozioni. Ci regala un ritmo musicale e cinematografico che segue perfettamente le modellazioni – eccezionali – dei corpi e di tutto il mondo. Jason da l’impressione di un personaggio significativo e che segue una grande storia, potente e spaziale.
Questo bipolarismo vissuto in pochi giorni ci fa avere fame di saperne di più, tanto più che dal nulla – a parte il primo trailer – abbiamo: un rinvio; un secondo trailer; una pagina aggiornata con diversi screen e personaggi. Rockstar, che mi ha fatto rimangiare quello scritto pochi giorni fa, sembra voler evidenziare la società odierna, mettendo al centro il non reinserimento sociale dei protagonisti.
I colori accesi, le gocce di sudore e quel climax cinematografico ascendente descrivono, tra nostalgia e novità, la luminosità di Vice City. La volontà di entrare in quel mondo non fa che aumentare secondo per secondo, generando un buco nero mediatico. I trailer e queste nuove informazioni dovranno essere accompagnati, ovviamente più in là ma speriamo presto, da altre notizie, sperando che la grande R smetta di ghostarci a lungo.
Sicuramente, insieme alla certezza della data di uscita di Grand Theft Auto, il 2026 si candida ad essere un grand anno per i videogiochi, anche solo per la sua presenza. Il vuoto che si creerà intorno ci permetterà di risparmiare i soldi che dovremmo sborsare e che, ahimè, non saranno pochi. Si parla del terribile muro psicologico dei 100€, che diventa via via più credibile a seguito dei tanti aumenti registrati in questi ultimi mesi. Proprio con l’annuntio vobis della Nintendo Switch 2, abbiamo inaugurato giochi e console a prezzi più alti di quello a cui eravamo abituati. Magari sbagliando, magari dovevamo aspettarcelo o potevano farlo gradualmente, ma è stato un aumento fisiologico. Certamente, continueremo a dargli i soldi che meritano, fintanto che i prodotti se lo meriteranno, abbonamenti a librerie (GamePass in primis) permettendo.
Buona attesa, e che il risultato non ci deluda!