GTA VI: Una riflessione sul nuovo trailer

Rockstart Games fa tremare i cuori tra un messaggio e un trailer

10 Mag 2025

GTA VI: Una riflessione sul nuovo trailer

Ma vogliamo parlare, in poche parole, del trailer di GTA VI pubblicato così, senza senso pochissimo tempo dopo l’annuncio del ritardo? Perché farlo in questo modo? Desiderio di sorprendere tutti o semplicemente mancanza di voglia di un fare un’azione pianificata, ha fatto boom. Letteralmente, un po’ come l’elezione del papa nuovo così al volo, l’uscita di questo secondo trailer è stata spiazzante. Ci ha resi felici e soprattutto ha esaudito il desiderio di vedere qualcosa di nuovo e di altamente spettacolare.

Il trailer, che potete vedere nell’articolo del solito Alessandro, ci mostra tanti dettagli di altissimo livello. Dalla qualità dei veicoli a quella della natura, dai movimenti dei vestiti alle abbronzature studiate, dall’apertura della cassa alle espressioni facciali abbiamo tanti elementi. Una potenziale dinamicità degli eventi inerenti all’intervento della polizia e la quantità di azioni mostrate, fanno presagire al meglio possibile. Un mondo aperto, con la qualità che Rockstar Games può conferire dopo anni e anni di lavoro, già mi fa pregustare quel sapore di immersione totale.

Quell’avventura che Rockstar riesce a dare con un misto tra libertà d’azione e di esplorazione. Il trailer numero 2 si apre con una nota fumosa tra passato e futuro di Jason Duval, il protagonista, catapultandoci in un connubio di emozioni. Ci regala un ritmo musicale e cinematografico che segue perfettamente le modellazioni – eccezionali – dei corpi e di tutto il mondo. Jason da l’impressione di un personaggio significativo e che segue una grande storia, potente e spaziale.

Questo bipolarismo vissuto in pochi giorni ci fa avere fame di saperne di più, tanto più che dal nulla – a parte il primo trailer – abbiamo: un rinvio; un secondo trailer; una pagina aggiornata con diversi screen e personaggi. Rockstar, che mi ha fatto rimangiare quello scritto pochi giorni fa, sembra voler evidenziare la società odierna, mettendo al centro il non reinserimento sociale dei protagonisti.

I colori accesi, le gocce di sudore e quel climax cinematografico ascendente descrivono, tra nostalgia e novità, la luminosità di Vice City. La volontà di entrare in quel mondo non fa che aumentare secondo per secondo, generando un buco nero mediatico. I trailer e queste nuove informazioni dovranno essere accompagnati, ovviamente più in là ma speriamo presto, da altre notizie, sperando che la grande R smetta di ghostarci a lungo.

Sicuramente, insieme alla certezza della data di uscita di Grand Theft Auto, il 2026 si candida ad essere un grand anno per i videogiochi, anche solo per la sua presenza. Il vuoto che si creerà intorno ci permetterà di risparmiare i soldi che dovremmo sborsare e che, ahimè, non saranno pochi. Si parla del terribile muro psicologico dei 100€, che diventa via via più credibile a seguito dei tanti aumenti registrati in questi ultimi mesi. Proprio con l’annuntio vobis della Nintendo Switch 2, abbiamo inaugurato giochi e console a prezzi più alti di quello a cui eravamo abituati. Magari sbagliando, magari dovevamo aspettarcelo o potevano farlo gradualmente, ma è stato un aumento fisiologico. Certamente, continueremo a dargli i soldi che meritano, fintanto che i prodotti se lo meriteranno, abbonamenti a librerie (GamePass in primis) permettendo.

Buona attesa, e che il risultato non ci deluda!


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