Dal 12 maggio, su Twitter gira lo screenshot relativo alla possibile presenza di bambini su GTA VI. O mio Dio, ma come osano? Come possono mettere dei bambini in un gioco in cui la libertà d’azione è pressoché totale? Questa nuova tendenza che è esplosa online non è totalmente ingiustificata né, tuttavia, troppo sensata.
Premetto che non è un articolo particolarmente democratico e che segue una linea stream. È un involucro di pensiero, accettabile o meno, nato in merito a questa notizia speculativa di cui tanto si parla.
GTA VI: Lo screenshot incriminato
Andiamo per gradi. Perché ha suscitato tanto scalpore la notizia? Nella serie Grand Theft Auto, così come in molte serie, la presenza di bambini a cui poter far del male è sempre stata evitata. Insomma, evidenti regole non scritte hanno regolato la presenza, appunto, dei bambini. Parliamo, quindi, di un “confine etico” che Rockstar Games non ha mai oltrepassato e che, verosimilmente, non supererà. In effetti, si capisce l’origine dei tanti commenti increduli da parte dei fan della serie, che non gradiscono far del male ad un ragazzino. Evidente è il caso di InZoi dove il team di sviluppo ha dovuto immediatamente fixare la possibilità di investire i bambini.
Ma siamo proprio sicuri che lo screen ripreso non riporti solo un ragazzo esile o di bassa statura? No, non c’è alcuna certezza sulla natura del NPC ma le speculazioni galoppano veloci e pur di far girare un post si scrive un po’ di tutto. Se poi teniamo in considerazione il fatto che il titolo esce tra un anno e, quindi, che è tutto in divenire fa capire come possa essere totalmente fuorviante fare ora ipotesi.
Rimuoviamo per un attimo questo velo molto sottile di ipocrisia che ci invade un po’ dappertutto. Vorrei partire direttamente con una domanda: qual è la differenza tra il poter investire un’anziana signora, una prostituta (che potrebbe avere 18 anni eh) da quella di investire un quattordicenne o, peggio, uno che di anni ne ha otto? Senza entrare nel campo troppo addentrato dell’etica, perché la vita di un bambino di otto anni è più importante di quella di una ragazza/o di diciotto anni o trenta che sia? Infondo, stiamo parlando di un gioco che non si è mai fatto problemi ad essere scorretto e all’andare in direzione opposta al tanto discusso woke. Avere un elemento ulteriore di libertà, che sia lo sparare ad un bambino, non dovrebbe essere un motivo di discussione planetaria. Se lo vogliono mettere, che lo mettano.
Riflettendoci, potrebbe nascere un problema del limite di età. Per te giocatore che non accetti azioni violente contro NPC con fattezze di bambini, qual è l’età accettabile? 21? 18? 16? 13? 8? Perché un bambino, al di là della convenzione che verrà scelta, se verrà scelta, di 16 anni è meno importante di quello di 15? Basta solo che non sia troppo basso e con fattezze troppo giovani? Quindi vogliamo difendere solo la categoria dei bambini bassi e non quelli alti? “Mi dispiace ma se sei alto 1.70, puoi morire”.
Insomma, se volessimo trovare l’ipocrisia in mezzo a tutto questo vociferare intorno ad una mera speculazione, ne troveremmo davvero tanta. Oppure, parliamo semplicemente di mirato opportunismo al quale sto dando credito anche io con questo articolo.
È chiaro che di alternative ce ne sono a bizzeffe: non metterlo (e sarebbe assurdo se lo sviluppatore lo volesse mettere); rendere intoccabili i bambini (seppur castrerebbe un po’ il realismo delle interazioni con gli NPC); punire molto severamente il gesto (per esempio, trovandosi addosso il mondo della polizia). Insomma, i modi per non dover per forza limitare la fantasia degli sviluppatori ci sono, così come, magari, tutto questo parlarne è inutile. Magari, è solo speculazione e Rockstar Games il problema nemmeno se lo pone perché non ha considerato ab origine la presenza di bambini.
L’importante è che questo gioco lo facciano uscire: ce lo stanno facendo sudare fin troppo!