Eccetto Topolino – la recensione

Eccetto Topolino, un saggio storico sul fumetto che incontra l'inchiesta giornalistica

Il volume di Gaducci, Lama e Gori amalgama il saggio storico con l’articolo giornalistico investigativo, ricostruendo con documenti diversi la storia del fumetto italiano, durante gli anni del fascismo.

Tramite tali documenti, come decreti, note, diari, carteggi e circolari ufficiali, gli autori riescono a ricostruire in maniera precisa, puntuale, pulita ed accurata, ma allo stesso tempo scorrevole e leggera, tutta la questione editoriale ed il controllo da parte del regime fascista, che voleva un controllo totale sulle menti dei giovani, al fine di evitare il rischio di contagio degli ideali e dei valori a causa dei fumetti stranieri, come Flash Gordon o Mandrake, che ispiravano ad uno stile di vita sensuale e basato sulla libertà.

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Ed ora la sinossi di Eccetto Topolino: “Eccetto Topolino spiega ed illustra la storia editoriale degli anni trenta, con particolare attenzione sull’ingresso – e successiva esclusione – dei comics americani, e le reazioni puritane di cittadini e gerarchi fascisti, che tra tutti i titoli, salvarono solo Topolino.”

Per questo motivo un fumetto più leggero, basato più sulle gag e senza possibilità di “deviare” le giovani menti riuscì a rimanere libero e senza tagli esagerati o divieti. Tant’è che il titolo nasce da un foglietto che Mussolini restituì a Ezio Maria Grey come risposta alla domanda su quali fumetti americani dovessero esser tolti dalle edicole italiane.

Come detto l’approccio saggistico si sente, ma la lettura non rimane pesante, e non solo per merito delle vignette, numerose, ma anche per il mood giornalistico investigativo che ben si amalgama con la ricerca storica, che si suddivide in tre periodi temporali ben precisi:
– lo sviluppo del mercato editoriale italiano;
– interessi economici contro il regime ed il Ministero della Cultura Popolare;
– le “pressioni” da parte della stampa americana, che comunque anche nelle stesse pubblicazioni qualche lieve stoccata la dava ai censori.

Come dei novelli Horatio Caine, gli autori non fanno una normale ricerca, ma vanno a spogliare gli Archivi di Stato e in quelli di Guglielmo Emanuel, oltre ad analizzare tutta una serie di comprimari, come la Chiesa Cattolica, Il Vittorioso, L’Audace, e tutto un contorno austero, burocratico e con tanti favoritismi aziendali, con la buona morte della concorrenza leale e del diritto industriale.

Certo, alla fine della storia fa sorridere, in maniera grottesca, il fatto che il fascismo abbia salvato Topolino, facendo emergere una sorta di spiegazione/sotto lettura, ove gli autori mostrano anche una verità sempre in voga, in un mondo dove si parla di poteri forti e microchip: il potere delle forze fasciste ed il loro forte impegno di controllare la formazione dei membri dell’Opera Nazionale Balilla, e quanto potere si dava al media del fumetto, anche in virtù di una considerazione:

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Tutti, o quasi tutti, gli educatori dell’epoca, si schierarono con la censura del regime, opponendosi prettamente ai gialli ed ai fumetti d’azione più violenti in maniera quasi lobbistica, anche per difendere “le menti dei giovani dalla colonizzazione culturale yankee“, a danno di Flash Gordon, Mandrake Falcon ed altri. Nonostante la diceria di una forte stima tra Mussolini e Walt Disney, con il dittatore grande fan di Biancaneve ed i sette nani, la verità è diversa, e non è neanche quella dell’ingerenza dei figli Duce: Mussolini graziò il lavoro di Arnoldo Mondadori, che stampava non solo Topolino, ma tutte le testate fasciste. Chiaramente nulla di particolarmente oscuro come potrebbe sembrare oggi, era abbastanza normale.

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CONCLUSIONI: In conclusione, non stupisce che ancora una volta Nicola Pesce Editore si presenti sul mercato con un nuovo saggio sui fumetti, che va a coprire la storia poco nota di un media sempre più potente nel mondo, tramite un mood esplorativo documentaristico, che ricorda la vecchia Historia degli anni '70. Eccetto Topolino non solo spiega, ma esplora, discerne, analizza e dimostra diverse verità, sempre attuali e sempre da ricordare: la potenza di un regime, il peso della censura, ed il bigottismo.

VOTO FINALE: 8

SCHEDA FUMETTO

  • DATA RILASCIO:
  • SOGGETTO: Fabio Gadducci - Leonardo Gori - Sergio Lama
  • SCENEGGIATURA:
  • DISEGNI: Vari autori
  • COLORI: Vari autori
  • CASA EDITRICE: Nicola Pesce Editore
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