Dangerous Animals – La Recensione

Correva l’anno 1975 quando nei cinema di tutto il mondo arrivava un film che ha cambiato per sempre la percezione che abbiamo degli squali. Se prima erano considerati i cacciatori dell’oceano, pericolosi perlopiù per gli altri animali marini, con l’uscita del film di Spielberg Lo Squalo è cresciuta nel pubblico una paura viscerale nei loro confronti, facendo guadagnare a questi predatori una cattivissima (e ingiusta) nomea. A cinquant’anni dall’uscita del fenomeno che ha rovinato la reputazione degli squali, il 20 agosto arriva al cinema Dangerous Animals, film che (probabilmente) vi farà rivalutare le vostre convinzioni, portandovi a chiedervi quale sia davvero l’animale più pericoloso.

Due giovani turisti stranieri in Australia si imbattono in Tucker, il proprietario di una barca che viene usata per organizzare tour nell’oceano per poter vedere da vicino gli squali. Quando la ragazza (Heather) riesce finalmente a superare l’ansia data dalla paura di immergersi in mezzo agli squali, si rende conto che non è di loro che dovrebbe avere paura, ma della loro guida Tucker. Anche il percorso di Zephyr, una surfista americana che passa le sue giornate a cavalcare le onde, va ad incrociarsi con quello di Tucker. Quell’incontro inizialmente amichevole si trasforma in un incubo anche per l’americana che, durante un momento di distrazione, viene aggredita e rapita dall’uomo, che la porta sulla sua barca per chiuderla in uno stanzino insieme a Heather. E mentre le due cercano di escogitare la fuga, Tucker organizza uno show che coinvolge le ragazze e gli squali. Una final girl combattiva e astuta, un killer eccentrico ma decisamente carismatico, scene adrenaliniche ambientate nell’oceano e accompagnate da squali sono gli ingredienti di Dangerous Animals, survival horror dal sapore estivo.

Dangerous Animals si apre con una vera altalena di emozioni (che sarà particolarmente efficace se vi tuffate nel film senza guardare il trailer – o leggere questa recensione) che porta lo spettatore a dondolare tra il pensiero che Tucker sia cattivo e quello che in realtà sia solo un gigante buono. E mentre ci vengono presentati i due personaggi che potrebbero essere i protagonisti, ci vengono regalate delle scene divertenti e delle inquadrature subacquee semplicemente mozzafiato, che sono uno dei punti forti del film. Proprio un attimo prima che la scena d’apertura finisca però, quando ci sembrava che stesse andando tutto stranamente troppo bene, scopriamo che la prima impressione che abbiamo avuto di Tucker è quella corretta e che i due turisti erano più al sicuro nella gabbia anti-squalo piuttosto che sulla barca di Tucker. E se la mancanza di buon senso dei due turisti li ha resi le prede perfette per Tucker, quando ci viene presentata la diffidente e indipendente Zephyr capiamo da subito che lei è la final girl perfetta. Zephyr, una surfista americana, è molto attaccata alla propria libertà ed è disposta a tutto pur di difendere la propria indipendenza – questo include vivere su un furgone e spostarsi alla ricerca dell’onda perfetta, ignorando anche il desiderio di approfondire la conoscenza di un ragazzo con cui sembra essere stranamente compatibile nonostante i due vengano da mondi opposti.

Ed è proprio quel desiderio di libertà e indipendenza che la porta tra le grinfie di Tucker che, vedendola sola, decide di prenderla e portarla sulla sua barca, realizzando fin da subito di aver preso una preda che gli darà del filo da torcere, rendendo il suo gioco ancora più divertente. Nel momento in cui Zephyr si risveglia sulla barca sa di dover iniziare a lottare per sopravvivere e, visto che sembra avere tutti gli strumenti per potercela effettivamente fare, lo spettatore si ritrova a fare il tifo per lei in maniera decisamente naturale. E se di Zephyr apprezzerete l’astuzia e quanto impegno ci metta per cercare di sopravvivere, sarà il carisma e la follia di Tucker a conquistarvi, facendo guadagnare all’antagonista il titolo di vera star del film. D’altronde come si fa a non adorare un cattivo grande, grosso e minaccioso che si mette a cantare Baby Shark? Jai Courtney ha fatto un ottimo lavoro nel giocare con la sua espressività per risultare in certi momenti amichevole e in altri terribilmente minaccioso. Per quanto Dangerous Animals sia un survival horror adrenalinico che funziona proprio grazie alla sua formula di base impreziosita da quegli elementi che lo fanno brillare (l’eccentricità di Tucker, la combattività di Zephyr e quelle meravigliose scene subacquee), ci sono dei momenti in cui la storia sembra inciampare in una ripetitività che fa sembrare il film più lungo di quanto non sia in realtà (pur essendo almeno 20 minuti più lungo di quanto avrebbe dovuto essere). E anche se su questo si può chiudere un occhio – d’altronde con la formula gatto e topo il rischio della ripetitività è sempre dietro l’angolo – il fattore che farà storcere il naso a molti e che, probabilmente, alcuni troveranno imperdonabile, è la stucchevolezza in cui tendono a cadere i dialoghi. Così sdolcinati da farvi cariare i denti e farvi apprezzare meno i personaggi, oltre che a far sembrare le conversazioni forzate e rovinare momenti clou. Se riuscirete a superare questi ostacoli però, Dangerous Animals sarà sicuramente un film in grado di intrattenervi e di farvi passare un’ora e quaranta circa all’insegna dell’adrenalina pura. Tutto questo mentre ripulisce il buon nome dei poveri squali, malvisti e dipinti come i veri e unici “animali pericolosi” del mare fin dal 1975.

CONCLUSIONI: Dangerous Animals potrebbe essere definito una rivisitazione in chiave acquatica di Wolf Creek. Un survival horror adrenalinico, anche se a tratti un po' sdolcinato e ripetitivo, con un cattivo memorabile e una final girl che potrebbe tenere un corso di sopravvivenza per aspiranti final girl, ma soprattutto Dangerous Animals è un riscatto della reputazione degli squali dopo Lo Squalo. Se cercate un film adrenalinico dal sapore estivo, Dangerous Animals vi aspetta al cinema dal 20 agosto (se invece siete talassofobici, allora forse è meglio lasciar stare!).

VOTO FINALE: 6.5

SCHEDA FILM

  • USCITA: 20/08/2025
  • GENERE: Horror
  • REGIA: Sean Byrne
  • DURATA: 93 min.
  • SCENEGGIATURA: Nick Lepard
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