L’architetto del tempo, steso da Riccardo Antoniazzi, vuole essere un connubio di storia biografica, descrizione stilistica e storia cinematografica del regista Christopher Nolan.
Leggendo il testo, veniamo introdotti nel mondo di Nolan tanto nel ‘cosa’ ci viene raccontato, quanto nel ‘come’ ci viene raccontato. Ci colpisce proprio quest’ultimo, in particolar modo nel primo capitolo introduttivo, attraverso parallelismi continui tra i vari film che richiede sicuramente un po’ di attenzione in più nella lettura, senza però cadere in preda alla confusione.
Il saggio ci viene presentato attraverso un’introduzione alla persona di Nolan, per poi andare nel dettaglio dei più importanti titoli prodotti dal regista, partendo dal cortometraggio Doodlebug fino ad arrivare ai lungometraggi più amati, come la trilogia de “Il Cavaliere Oscuro”, “Interstellar” e molti altri.
Ogni capitolo, come si può immaginare, parla di una delle sue opere, componendolo sempre con lo stesso modus operandi, ossia quello di generare un mix tra riassunto della storia, delle scelte attoriali, stilistiche e della componente economica della pellicola. Tutto ciò, a lungo andare, potrebbe risultare ripetitivo se non fosse che viene ben calibrato e riesce a trascinare il lettore nel punto di vista di Nolan, facendoci, contemporaneamente, rivivere i film uno per uno.
Durante la lettura, riusciamo a renderci conto di come, voluto o meno che sia, possiamo immergerci nel perfetto gioco temporale che Nolan, in molte delle sue opere, ci vuole far vivere, oltre che leggere i veri obiettivi che vorrebbe raggiungere. Confronti su tutti i lati tra i diversi titoli che vanno ad aumentare man mano che avanziamo nella lettura, partendo, difatti, da una descrizione di trama e stile per quanto riguarda Doodlebug alla presenza costante di confronti frequenti con altri titoli del regista e di altri registi, come per la trilogia de “Il Cavaliere Oscuro”. Tali accostamenti ci permettono di visualizzare molti dettagli che, ad occhi non espertissimi, potrebbero sfuggire, non solo tra i diversi titoli dell’autore ma anche a livello di significato. Bella e molto dettagliata l’attenzione a Bruce Wayne, giustamente il personaggio che più è stato approfondito nella cronologia cinematografica “nolaniana”, del quale andiamo incontro ad una descrizione psicologica e, parallelamente, a brevi, ma interessanti, aneddoti sugli attori che rivestono i diversi ruoli, partendo dal ‘raffinato attore inglese’ Michael Caine e arrivando al ‘noto principalmente per ruoli malvagi o mostruosi’ Gary Oldman, che vengono accostati alle varie pellicole in cui hanno partecipato. Inoltre, particolarmente interessanti, oltre che utili, le fotografie dei vari titoli che ritraggono la bellezza e i momenti specifici dei vari personaggi.
Siamo di fronte ad un lavoro ben scritto, che ci permette di capire la crescita del regista, i suoi pensieri e il suo genio, oltre che il movimento economico che comporta ogni suo film, che scorre tranquillamente.
Ci auguriamo di leggere un’analisi, come tutte quelle che si trovano in questo lavoro, anche per il prossimo film del regista, basato sulla storia del fisico Oppenheimer con un certo Cillian Murphy come interprete principale. Questo saggio è distribuito da Edizioni NPE ed è acquistabile nel sito ufficiale al prezzo consigliato di €16,06.